Continuarono a lavorare alla serra fino all'una di pomeriggio. Non chiacchierarono più molto, anche se entrambi quasi sperarono di farsi beccare un'altra volta dalla McGonagall, ma non vollero risultare "guastafeste" agli occhi dell'altro. Quindi evitarono di farsi dare più lavoro.
Dopo aver tirato su la serra andarono a mangiare, sedendosi uno difronte all'altro come di consueto.
Lì chiacchierarono ancora, non troppo allegramente ma nemmeno troppo seriamente, e si scambiarono delle "ricette" che avevano creato per rendere il cibo -già buonissimo- degli elfi ancora più buono.«Potter sei disgustoso! Non puoi unire il pollo fritto alla pasta! Credo sia una legge da qualche parte.»
«Beh, secondo me gli italiani lo fanno. Loro mettono la pasta ovunque.»
Malfoy scoppiò a ridere. «Se un italiano ti sentisse in questo momento, ti denuncerebbe e ti farebbe finire ad Azkaban.»
«Ma non l'hai neanche assaggiato!» Harry sembrò parlare seriamente.
«Non credo sia un'esperienza che io voglia fare.»
«Peggio per te.» Harry alzò le spalle, rassegnato all'idea di non far provare quella "delizia" anche a Malfoy.
«Scommetto che ti ha bocciato l'idea anche Lenticchia. E con questo ho detto tutto.» Rispose Draco riportando la sua attenzione sul piatto davanti a sé.
«D'accordo, mi arrendo. Quel capolavoro me lo godrò solo e soltanto io.» E per enfatizzare, alzò il mento mettendo una mano sulla fronte.
«Sei ridicolo, Potter.»
***
Il pomeriggio furono praticamente obbligati -dalla McGonagall- a diseppellire le piante nel giardino per metterle nei vasi dentro la serra che avevano tirato su quella mattina.
Nessuno dei due amava Erbologia, quindi ai loro occhi quella sembrò una punizione a tutti gli effetti. Furono grati del fatto che Neville avesse convinto molte persone ad apprezzare la materia, perché così si sarebbero trovati meno lavoro da fare.«Allora, direi di dividerci in tre gruppi. Un gruppo lavorerà ai Tranelli del Diavolo, un'altro sradicherà le piante un po' meno letali e il terzo preparerà i vasi nella serra. Scegliete voi in che gruppo andare.» Annunciò Neville alla ventina di persone assegnate a quell'incarico.
Harry guardò Malfoy. Avevano raggiunto un buon livello di chiacchiera e aveva paura che se si fossero separati adesso, sarebbero ripartiti da punto e a capo.
Allo stesso tempo, però, non voleva sradicare nessuna pianta e sperava che Malfoy la pensasse allo stesso modo.
Così decise di fare il disinteressato e buttarla lì, sperando che il Serpeverde l'avrebbe seguito.«A me proprio non va di sradicare, mi sa che vado a preparare i vasi. Te che fai?» E Harry si ritrovò a pregare Merlino che Draco dicesse quello che poi disse:
«Vengo con te, non ho molta voglia di avvicinarmi a delle piante letali.»
Harry sorrise.
***
Il lavoro che avevano scelto fu davvero facile, secondo Harry. A Draco, invece, sembrò un po' meno facile, dato il fatto che cercò di svolgerlo senza sporcarsi.
«Ma se ti sporchi che succede? Poi ti lavi.»
«Non è il fatto che succede qualcosa, è che io odio sporcarmi.»
«Ma ti stai affaticando a furia di tenere i gomiti alzati. E poi sei un sacco lento.»
«Hai mai sentito il detto "chi va piano va sano e va lontano", Potter?»
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Lapsus ↠ Drarry
FanfictionLa storia è ambientata nel periodo post-guerra, quindi il racconto parte dall'estate del 1998. Hogwarts è in ricostruzione e molte persone danno una mano alla preside McGonagall. Si presenteranno alcuni problemi di memoria, ma non mi preoccuperei mo...