<Sono a casaaaaaaaaaa!!>
Urlo dimenticandomi che come al solito l'appartamento è vuoto.
In casa non c'è nessuno, i miei lavorano ogni giorno e mio fratello è in Tour con il suo gruppo.
È come se vivessi da sola.
Nessuno, il silenzio mi assale, diventa assordante facendomi tornare alla mente i ricordi di quando ero bambina, le risate, gli scherzi e i salti sul divano con Tae.
Tutto d'un tratto il telefono squilla, e lo schermo di quell'affare demoniaco si accende rivelando il numero del mio tutor.
"Kang Yeosang"
+82 9********Rispondo
<Sei in ritardo vedi di muoverti>
È l'unica cosa che dice prima di chiudere la chiamata."Non so, ti ha lasciato la tipa per chiudermi il telefono in faccia?"
Rimetto gli occhiali per poi uscire di casa.
Cazzo sono le 16:00, sono in ritardo di 40 minuti.
Comincio a correre immaginandomi la ramanzina che mi aspetterà appena arrivata a casa sua.
<Perché sono sempre così rincoglionita> dico sbattendomi la mano sulla fronte.
Arrivo davanti a casa sua col fiatone per via della corsa.
Davanti al portone di casa sua comincio a scimmiottare il possibile rimprovero che mi aspetterà.
Non faccio in tempo a risistemarmi che la porta si apre davanti a me rivelando la figura del ragazzo poco più grande di me.
I suoi occhi scuri mi scrutano dall'alto in basso, lasciando il viso inespressivo.
<Sei in ritardo>
Sono le uniche parole che escono dalla sua bocca prima di tirarmi dentro casa sua."Intrattenere una conversazione no? È brutto?"
In quell'istante mi ricordo del nostro accordo.
"Dovevamo vederci Giovedì, ma aspetta oggi è martedì!"
<Yeosang, mi sa che hai sbagliato i tuoi programmi. Noi dovevamo vederci Giovedì, oggi è Martedì.>
<No.> la risposta esce immediata dalla sua bocca con voce profonda, fredda e disinteressata.<Potrò essere stupida quanto ti pare, ma so ancora i giorni della settimana> rispondo io abbastanza infastidita dalla sua risposta.
<Y/n> il mio nome pronunciato dalla sua voce sembra essere la cosa più bella del mondo.
Sento la sua presenza dietro di me, mi giro per guardarlo negli occhi.
<Io non ho detto che eri in ritardo per le ripetizioni> mi sussurra con voce calda all'orecchio.
Migliaia di brividi percorrono il mio corpo per via del contatto tra la mia pelle e i suoi respiri caldi.
In questo momento sono alquanto perplessa, quella chiamata per cos'era allora?
Tutto d'un tratto mi prende i fianchi sbattendomi al muro chiudendomi tra lui ed esso.
<Y-yeosang> non faccio in tempo a terminare la frase che le sue labbra fini e rosee scontrano con le mie.
Cerco di allontanarlo, ma è tutto inutile.
Mi arrendo, la mie mani arruffano i suoi capelli, approfondendo ancora di più il bacio.