"HO FAMEEEEEE"
Il mio stomaco continua a lamentarsi.
La mia pigrizia mi impone di rimanere sul divano a guardare il mio anime, ma la fame mi sta uccidendo.
Mi divora.
Arrivata in cucina comincio a frugare tra gli scaffali per trovare un pacchetto di patatine o altro.
"Trovato!"
Comincio a saltare per cercare di afferrare lo spuntino tanto ambito, ma niente... non ci arrivo.
<Uffaaa!>
Urlo senza pensare.
Ad un tratto sento una mano poggiarsi sul mio fianco, l'altra invece afferra il pacchetto da quel dannato scaffale.
Sobbalzo per lo spavento.
Non l'ho nemmeno sentito entrare...
<Oddio! Cosa ci fai qua?!>
<Ahahahah, anche io sono contento di vederti amore, mi sei mancata anche tu>
<Ma non dovevi tornare tra 2 giorni?>
<Sorpresa!>
<...>Non riesco ancora a realizzarlo, è finalmente tornato da me...
Dopo mesi di pianti è finalmente qui, davanti a me.Appena realizzato che non fosse un sogno gli salto addosso scoppiando in lacrime.
<Y/n...> sto piangendo sul suo petto dalla felicità, mi è mancato così tanto.
Ho passato 6 mesi a piangere disperatamente ogni giorno, ogni notte...
La ragione per cui non ho lasciato questo appartamento è tornata.
Durante la sua assenza pregavo di vedere il suo viso angelico in giro per casa, speravo di trovarlo in cucina a preparare la colazione per poi darmi il buongiorno con uno dei suoi fantastici sorrisi.
<Credo di esserti mancato> la frase viene seguita da un sorriso dolce e gaio.
Nei suoi occhi si leggono scintille di gioia, probabilmente causate dal rivedere la persona che ama.
Due dita mi sollevano il mento portandomi a guardarlo negli occhi.
<Dai nana, dammi un bacio e andiamo a guardare un film mangiando le patatine che ti ho preso>
<Va che nemmeno tu sei un gigante> dico lasciandogli un bacio a stampo.
<Beh, sono lo stesso più alto di te e anche di abbastanza>
Roteo gli occhi.
Skip time
Durante il film sento la presa dell'abbraccio aumentare...
Non capisco perché... non stiamo guardando un Horror, è un normalissimo Drama.
Mi giro verso di lui.
Velocemente prende e il telecomando e spegne la TV.
Cerco spiegazioni con lo sguardo.
<Y/n... non ce la faccio più>
Non riesco a capire...
<??...> Uno sguardo perplesso si forma sul mio volto.
<Y/n io... io ho fatto qualcosa che non dovevo fare...>
Quelle parole mi lasciano con il respiro affannato e il cuore in gola.
La gioia che sino a pochi secondi prima mi pervadeva viene bruscamente gettata da parte.