Quando arrivai a casa ricevetti una chiamata. Era Sofia. La mia migliore amica.
La persona più speciale della mia vita.
"Pronto amore" esclamai con gioia.
"Ciao Sà!" mi rispose
"Sai che ho incontrato un ragazzo bellissimo?" Le dissi
"Ah si? Come si chiama?"
"Marco credo.."
"Ed é simpatico"
"Bho.. cioé sembra... anche se é fidanzato con una troia."
"Sicuramente non é più bella di te Sara."
"Sofy io non ho speranze con lui.
Sono una sfigata."
La telefonata continuó a lungo finché io non divetti andare a cenare.
Scesi sotto correndo. Mia madre era da un po' di Giorni che non stava bene. Aveva giramenti di testa e vomito.
"Come stai mamma?"
La abbracciai chiendendoglielo.
"Tutto ok amore"
Mi guardó sorridendo .
Il suo sorriso.
Il mio unico punto di riferimento.
Dopo mangiato dovevo uscire a fare spese.
Indovinate chi incontrai?
Si. Lui.
Marco era nuovamente davanti a me e stava con amici seduto su una panchina in un parco abbandonato, chissà che schifezze si fumavano. A terra mozziconi di sigarette e filtri.
In mano lui teneva una canna. Era fatto e per lo più ubriaco marcio.
Erano più o meno le 20.00
Mi appostai dietro ad un albero e gli spiai.
Per un po'.
Quegli scemi parlavano di noi ragazze della scuola.
Votavano il loro fisico.
Quando arrivó il momento di votare me.. si misero a ridere.
Mi accasciai a terra cercando di trattenere le laccrime.
Marco disse.
"Non ha un brutto viso ma.. il corpo e orribile. Sembra una balenottera, si veste male, quegli occhiali sono troppo da bambina ed é una sfigata."
Non ce la feci più!
Scappai più veloce che potevo
Andai in camera mia e mi chiusi dentro.
Infilai una mano tra la fessura tra il materasso e il comodino.
Lì c'era una spaccatura nel muro. Coperta da un poster.
Ne estrassi una scatolina, la aprii e tirai fuori una decina di lamette.
Tutte belle affilate.
Ne estrassi una. La tenevo tra il pollice e l'indice della mano destra.
La osservai a lungo poi la appoggiai sulla pancia.
"Mi odio"
Esclamai.
Per un momento ho pensato di tagliarmi tutto il grasso della pancia,delle cosce e del girovita.
La premetti più forte.
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Changed
Novela JuvenilMi trovavo qui, in piedi sul tetto di casa mia, con un piede nel vuoto e una bottiglia di Rum nella mano destra. Cosa stavo per fare? Cosa mi aveva portato a tutto ciò? Per capire meglio la mia storia bisogna partire dall'inizio. Quando la mia vita...
