hoseok è come la vita

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Ti vedo strano, Hoseok. È la mia mente distorta o la tua faccia che somiglia ad un quadro di Picasso?
Sei sempre stato quadrato? I tuoi occhi sono sempre stati lunghi e magri? Da quanto tempo sei diventato blu?
Forse sono io, Hoseok. Forse sto male, forse sto morendo. Magari non è nulla, invece, magari ho solo tanto sonno.

Ho paura, Hobi. -

Forse sta male solo la mia mente, o la mia anima. La zia vecchia e con le caramelle sempre in tasca me ne parlava, lo diceva spesso: Yoongi attento al tuo animo, non farlo ammalare. Forse l'ho delusa quando a tredici anni invece è successo, e stavo morendo lentamente, ci ho sperato.

Hoseok ti ricordi quando ti conobbi a scuola e non mi vedesti per due settimane? Volevo liberarmene, al tempo, volevo togliere l'anima sporca e rovinata che avevo. Ma Hoseok tu brilli così tanto che quella notte in camera mia c'era una luce accecante, non vedevo più ad ogni pensiero con te dentro. Hoseok, mi dispiace, sei diventato il faro di una nave piena di buchi.

Hoseok, Hoseok hai preso il gatto randagio pieno di pulci e l'hai portato a casa. Non sei il mio padrone ma ti aspetto con ansia sul divano, lasci sempre una scatoletta sulla tua finestra triangolare per me.
Hoseok, Hoseok, lo senti il prurito addosso? Prenderanno anche te, ti morderanno. Sarà così forte il prurito che vorrai strapparti la pelle di dosso, finché non arriverà all'anima e non vedrai tutto a quadri e triangoli. Hoseok, ancora, mi dispiace.

Adesso muoio.- i pallini rossi disegnati sul soffitto sembrano volermi cadere dentro gli occhi.
Non morirai.- mi dici. Sei sempre così sicuro Hoseok eppure ti vedo tremare il pollice destro, hai paura anche tu?
Hoseok capisci tutto e non vuoi farti capire. Leggi libri grossi e pesanti come mattoni ma non vuoi farti leggere.
Mi ricordi tanto quel Van Gogh che non ti piace, Hoseok, quello che ti innervosisci solo a sentirlo nominare perché forse anche tu ti rivedi in lui. Che disegnava tutto in modo colorato e forte, era tutto acceso e nessuno sapeva nulla di lui finché non è arrivato a tagliare via parti di sè stesso. Farai anche tu così per colpa mia? Sarò io la causa del tuo orecchio mancante?

Che cazzo ne vuoi sapere tu.- quasi urlo, ma tu fai finta di nulla. - non sei stanco? - ti chiedo senza alzare lo sguardo perché Min Yoongi è tante cose: un gatto pulcioso e senza strada di ritorno verso casa, una nave piena di acqua, alcuni forse mi chiamerebbero sfascia famiglie, ma sicuramente non uno sfacciato.

Fai no con la testa.
Ma a te di questa vita che cosa piace?- mi chiedi. Ma a te che cambia? a te che importa se vivo o no?
Niente. - dico, perché alla fine che mi piace?
- Io ci ho provato, - continuo - a farmela piacere anche solo un po', quel che basta, ma è sempre stata una stronza lei.-  
Dici? -
Dico. - 

Resti in silenzio e ti lecchi il labbro tutto screpolato mentre guardi le mie piene di rossetto. A te di questa vita che cosa piace? Me lo sono chiesto sempre e mi sono risposto ogni volta che sorridevi perché gli alberi erano in fiore, Hoseok.

Hai ragione, in effetti, è sempre stata una stronza. - a te della vita piace la vita stessa. - ma alla fine è questo che ti ha fatto innamorare di lei, no?- Col tuo occhio più lungo guardi verso di me.

A te la vita non piace, è vero, tu ne sei proprio innamorato. Che sia perché è una stronza o una puttana, tu ne sei innamorato. Che alla fine del giorno, alla fine di tutto, alla fine di ogni pianto disperato che ti fa sentire i polmoni pieni di ghiaccio e i mattoni sotto gli occhi, tu questa vita la ami, Yoongi. -

Che per quanto dici di voler morire vuoi solo viverla il doppio. Sbaglio? - Perché non vuoi lasciarmi morire.

Sei innamorato del modo in cui ti sbatte al muro certe notti, il modo in cui devi stringere i denti per alzarti la mattina perché ti fa sentire forte, ti fa sentire indistruttibile, ti da un nuovo modo di vedere le cose. - picasso- una nuova melodia per il pianoforte. Oh, Yoongi non sai quanto mi mancano quelle. Suona ancora per me qualche volta - suona ancora per me. Ma a te che cambia s'io suono o sto in silenzio? Voglio morire in silenzio.

A te della vita piace la vita stessa. - mi dici lasciandomi senza fiato. Siamo poi così diversi tu ed io? Vuoi morire anche tu?

Perdona la franchezza, Yoongi, ma tu senza sofferenza che saresti? - Che sarei? non ho mai provato altro se ci penso.

Non rispondi? Non lo sai? - Sono sempre stato silenzioso, quasi muto; dalla mia stanzetta blu e buia sentivo sempre parlare di me dagli altri: "è sempre zitto, mi fa pena. mi duole saperlo solo e silenizoso, e s'avesse qualcosa?". ero l'ultimo di sette fratelli, dieci gravidanze, un morto tra le braccia di mio padre da qualche parte fra queste, neanche lo ricordo. mia madre, bella come poche e rovinata come ognuno di noi.

Fottiti. - perché noi siamo questo, un copione di battute dette e ridette, un'onda di parole dritte al petto, se non fossimo noi sarebbero pura cattiveria.

Tratti tutto quello che ami con disprezzo, che ti facciano star bene o meno poco importa, ci sputerai sopra senza rimorso. - mi sento ancora morente sul divano beige del tuo salotto e con gli occhi rossi e quasi chiusi ti guardo star seduto sul pavimento e i piedi sul tappeto preso in Cina.

"ma che, è solo viziato. Doyun l'amico mio, il medico, dice che vogliono attenzioni quando son così. Come se non gliene dessimo abbastanza." rispondeva mio padre che puzzava di sigari e tabacco, con le mani grandi e ruvide di cui avevo  paura solo al pensiero. Son stanco dei rumori, voglio morire in silenzio.

Sei solo speciale, Yoongi. Sei bisognoso di emozioni.- per la prima volta non mi sento protetto da te, non in modo cattivo, forse è quello che serviva. Forse sei sempre stato troppo buono con me, forse ho sempre dipeso troppo e dato meno del dovuto. Brilli comunnque nella stranezza del tuo viso. Lasciami andare, hoseok.

Sei innamorato e non lo sai. - lo so. - sei perso e vivi di tossicità.-
anche tu. -
Anche io, altrimenti non sarei qui.-
Mi guardi le ginocchia nude e color latte.

Che ci siamo mai dati io e te? - ti chiedo.
Che possono mai darsi due persone uguali come noi, Yoongi, se non altra merda su cui lavorare?-  Sospiro quando incrocio il tuo sguardo. Mi accechi ancora. Lasciami andare. Anche adesso, quasi quattordici anni dopo, provo a togliere la parte più marcia di me ma tu mi accechi ancora dall'angolo della stanza. Tutto si riavvolge e sento quasi le note della canzone che suonavo il giorno in cui ti ho visto. Io mio rossetto direttamente sulle tua labbra e la mia cipria sparsa ovunque.

Nel trambusto non avevo notato che sei rimasto senza orecchio.

Segui una luce che non esiste ed io provo a toglierti pulci che ormai ti si sono attaccate alla pelle. Non potremo mai darci niente di bello. Solo tanta merda. -

Chiudo gli occhi e non rispondo. Tu e la vita siete uguali per me, ed ho un debole per gli stronzi onesti e senza peli sulla lingua.

Eppure forse è questo che ti ha fatto innamorare.- 

il gatto ed il faro, myg jhsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora