Cercavo in tutti i modi di evitare di incontrare il suo sguardo penetrante. Fu così che cominciai a fissare il camino che si trovava alle sue spalle. Le fiammelle sembravano quasi danzare, le fissai talmente intensamente che poco dopo mi sembrò di vederle cambiare colore. Passarono al viola, poi all'azzurro e infine al verde; a quel punto distolsi lo sguardo, mi sembrava di essere diventato un matto. Provai a cercare una qualsiasi altra cosa su cui appoggiare lo sguardo ma i miei occhi non riuscivano a fermarsi su nient'altro, sballonzolarono a destra e a sinistra, in alto e in basso ma l'unica cosa su cui si riuscirono a fermare furono gli occhi del vecchio. A quel punto mi resi conto che non sarebbe più stato possibile spostarli da dove si erano andati ad incastrare. Nella stanza regnava il silenzio.
Il vecchio custode infilò una mano all'interno di una tasca e ne estrasse una piccola fiala che conteneva un liquido bianco. Se non fosse stato che si trovava all'interno di una fiala e non di una scodella avrei detto che fosse latte.
Il vecchio me la porse "ti consiglio vivamente di berlo giovanotto, a meno che tu non voglia rimanere verde per sempre e non penso che questo rientrì nei tuoi piani". Nel mentre lo diceva sul suo volto si era dipinto un sorriso, uno di quei sorrisi caldi, che riescono a farti sentire sereno, al sicuro e che ti fanno passar via dalla testa tutti i pensieri più tristi. "In effetti direi che non è mai rientrato nei miei piani per il futuro e nemmeno ci entrarà mai" sorrisi a mia volta, poi bevvi quello strano intruglio che stava dentro quella fiala. Mi aspettavo che avesse un saporaccio, magari come quello degli antibiotici o del latte scaduto, invece sorprendentemente era davvero buono: sapeva quasi di vaniglia e c'era una specie di aroma al limone. "Ma è buono!" Il vecchio rise "da come lo stai dicendo direi quasi che stessi temendo che ti potessi avvelenare! In ogni caso i nostri aromi sanno fare miracoli... non penso che tu ci tenga davvero a sapere che cosa c'è lì dentro". Inutile dire che dopo tale affermazione mi venne voglia di vomitare. Ma prima ancora che il mio cervello potesse cominciare a fare mille viaggi mentali su tutti i tipi di schifezze e di assurdità che ci sarebbero potute stare lì dentro mi cadde l'occhio sulla mia mano; il verde stava pian piano scomparendo. Fu così che in poco tempo mi ritrovai di nuovo normale."Bene, ora ci dobbiamo fare più seri. Tu non sai chi siamo, dove ti trovi ne perché ti ci trovi. Dunque... tu sei speciale Liam, tutti noi qua siamo un "po' " speciali. Noi tutti siamo in grado di fare cose che le persone normali non sono capaci di fare e che nemmeno si spiegherebbero.
Noi abbiamo dei poteri; dei poteri molto forti, che ci permettono di controllare la natura con la sola forza del pensiero. Non siamo però in grado di controllare tutta la natura; è troppo immensa per essere controllata in tutte le sue parti. È per questo che alcuni di noi riescono a controllare l'acqua e altri invece non lo sanno fare ma sono capaci invece di controllare l'aria o la luce piuttosto ancora della roccia. Ci sono un sacco di ordini e non sarò io a spiegarteli uno ad uno, quello che ti posso dire è che ognuno, all'interno di ciascun ordine, ha delle particolari e soprattutto personali capacità... per esempio, non è detto che tutti i ragazzi dell'ordine dell'aria siano in grado di volare o ancora per esempio di sollevare raffiche di vento in grado di distruggere interi grattacieli. Spesso alcuni ragazzi si ritrovano con dei poteri che si possono far risalire a più di un ordine, ad esempio ci sono ragazzi dell'ordine dell'acqua che riescono a controllare perfettamente il ghiaccio, cosa che in verità spetterebbe all'ordine del freddo e ci sono alcuni dell'ordine della roccia che riescono a controllare anche la crescita delle piante, potere che in verità spetterebbe all'ordine della terra. Tu appartieni proprio a questo ordine, è per il colore che ha preso il tuo sangue che lo possiamo dire.
Devi sapere che ogni ordine ha delle origini diverse rispetto a quelle di tutti gli altri ordini; possono essere origini greche, latine, antartiche o ancora vichinghe per esempio. Da queste origini si ereditano dalla nascita certe determinate tendenze, come il modo di parlare ad esempio: è per questo che ognuno di noi ha il proprio modo di chiamare la "profezia". Quando l'hai chiamata così, Kyra è rimasta stupita proprio perché noi ci aspettavamo che tu la chiamassi come la chiamano quelli dell'ordine della terra... però l'hai chiamata come quelli dell'ordine della luce"
"a me non sembra tanto... grave, nel senso è solo una parola, non dipenderà tutto da questo"
"certo, ma di solito non succede, penso che dovremmo aspettarci tante cose da te Liam".
La testa mi stava scoppiando, non volevo assolutamente tutta questa responsabilità sulle mie spalle, avrei voluto alzarmi da quella maledetta sedia e andarmene via. Eppure ero come bloccato. Il mio corpo sembrava essersi trasformato in un macigno pesantissimo e anche la più piccola forza mi aveva abbandonato. Le parole del vecchio continuavano a risuonarmi martellanti nella testa.
Volevo fuggire in quel momento, ecco cosa volevo fare. Eppure ero rimasto quasi come totalmente paralizzato, tutto si era fermato, attorno e dentro di me. L'unica cosa che continuava a muoversi era il fuoco: le sue fiammelle danzavano di qua e di là. Tutti i pensieri invece erano rimasti immobili nella mia testa, confusi, disordinati.Mi stavo sforzando di trovare qualcosa da dire, insomma delle parole adatte a quella situazione, ma prima che potessi arrivare a una qualsiasi conclusione qualcuno bussò alla porta e il vecchio si alzò per aprire.
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Through The Dark
AdventureMi avevano detto che mi sarei perso, in molti lo avevano già fatto. Eppure ci andai lo stesso, non perché mi credevo chissà chi o perchè avessi un orgoglio che saliva alle stelle ma perché dovevo, per forza. Questo era l'unica cosa che mi avevano p...