CARICOTONICO

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"Come ti sei vestito?" Non so se ridere è piangere, è buffo, ma non l'ho mai visto vestito cosi bene.

"Sto male?" Mi chiede tutto preoccupato

"Non sei mai stato più perfetto" è felice, mi sorride e poi mi bacia con una felicità tangibile a mani nude.
Si stacca da me, mi prende il volto con le mani e mi bacia la fronte, poi mi sorride e mi abbraccia

"Sopra il palco" dico guardandolo negli occhi, il suo sorriso aumenta ancora di più

"Sì faccio il panico" e infine sale sull'Ariston per la finale dei Giovani. Ritorno nel suo camerino per vederlo esibirsi in uno schermo minuscolo.

"Ti va di andare a fumare una sigaretta? Sto in ansia" guardo GG annuisco e assieme andiamo fuori.

"Secondo te vincerà?" Mi guarda dritto negli occhi

"Comunque vada voi vincerete in ogni caso, avete un talento incredibile, assieme siete spaziali, e se non arriva primo qui rimarrete comunque i primi nei cuori dei vostri fan"

"Avevo bisogno di sentire qualcuna delle tue perle" mi abbraccia e si accende un'altra sigaretta, sorrido

"Non preoccuparti, avete già vinto"
Poco dopo ci mettiamo vicino all'entrata degli artisti per poter vivere la cosa dal vivo, senza uno schermo davanti a noi. È rimasto in finale, io so che può farcela. È il migliore, è sempre stato il migliore.

Fra le mani adesso mi sono rimasti i suoi dischi, questi non potrò mai buttarli, dentro c'è la nostra storia, la sua storia. Li prendo e li metto in bella vista sullo scaffale vicino al piano. Mi sdraio sul divano, ho quasi finito di inscatolare e sistemare tutte le sue cose, è un processo che richiede tempo e fin troppo sforzo emotivo. È un lavoro duro da fare. La porta di casa si apre, mi volto verso di essa, sono sfinita, ma appena vedo chi entra mi alzo dal divano e gli salto addosso.

"Che fine avevi fatto? GG mi sei mancato tantissimo" lui sorride e mi rimette per terra

"Sai, dopo quel che è successo volevo stare solo da solo, ma poi ho pensato a te, non potevo abbandonarti tutto il tempo e quindi sono qui, adesso"

"Manca anche a te vero?" Lui annuisce

"Tu come stai?"

"Non so come faccio ad andare avanti sinceramente, ogni cosa mi ricorda lui, così un mese fa ho iniziato a mettere a posto le sue cose, ma so che non le butterò mai, le conserverò e basta" lui annuisce di nuovo

"Ho portato qualcosa per divertirci un po' o per distrarci, dipende come la vuoi vedere" sorrido curiosa e lui tira fuori una busta con dentro un po' di erba

"Oh mio dio, sai che non fumo da un botto?"

"Sei sempre stata una ragazza ordinaria, eravamo noi a portarti nella cattiva strada" sorride ed io con lui, è vero, la prima canna l'ho fumata con loro due, dopo una loro piccola esibizione.

"In cambio però mi devi suonare qualcosa" mi guarda dritto negli occhi, io vado sedermi al piano e lo guardo intensamente, non l'ho ancora suonato.

"Sai, non lo suono da" la voce mi si spezza, gli occhi si riempiono di lacrime

"Ehy tranquilla, se vuoi lo suoniamo assieme" si siede accanto a me, mi coccola un po' e infine inizia a suonare, subito riconosco il pezzo e lo accompagno

Quando ti vedo dico Oh mio Dio // FasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora