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L'Amore.
Il più puro e genuino.
Il più sacro e il più profano.
L'essenza più ancestrale
anche più di Te.
Un frutto esotico e proibito
proprio come Te.
Perché non assaporare questo dolce male
che Tu ci donasti?

Oh mio Padre, a noi concedesti solo una parte
di ciò che volevi diffondere:
eravam portatori d'Amore stesso,
e non c'era concesso provarlo.
E con tristo consenso dal basso
io sorreggevo la tua Luce
per far sì che gli altri ne potessero goder.

Cosa son io?
Cosa non son io?

Rifiutai me stesso dinnanzi a Te.

E l'Amor che tu mi donasti per la tua profana prole, te lo restituì insieme a me medesimo.
Questa forza così struggente,
avvolse la mia candida aura
fino a corromperla.
E avevo quasi timore di sfregiar la tua Purezza
con questo mio libidinoso bisogno.

Mi rovinò, ebbene sì, codesta mia passione,
ma se ciò significava poterti stare accanto
allora, Mia Beatitudine,

che Amore possa martoriarmi in eterno.

L'Angelo nato dall'Aurora.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora