Capitolo 6. All'insaputa

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Mi voltai ed il mio sguardo si incontrò con quello di Nathan:

<<Ciao Amore>>

<<Ei!>>, sorrisi e lo baciai sulle labbra.

Entrammo dentro casa.

<<Hai programmi questa sera?>>, domandò avvicinandosi sempre di più al mio viso, con sguardo assuefatto e con voce sensuale.

Sorrisi leggermente, <<No amore. Cosa vuoi?>>, poggiai la borsa e andai a lavarmi le mani per preparare il pranzo.

Mi seguì, <<Ho comprato il tuo film preferito!>>

Mi asciugai le mani sulla tovaglia e lo guardai, <<Davvero amore?>>, domandai stupefatta.

<<È nella mia valigetta. Beh dopo te lo farò vedere>>, si avvicinò a me e mi baciò abbracciandomi.

Gli sorrisi e mi diressi verso la cucina:

<<Amore oggi pasta con tonno>>

<<Ma dai! Perforza?>>, sbuffò cambiando espressione.

<<Professorone dovresti saperlo che il pesce in una dieta equilibrata è fondamentale!>>, risi.

<<Già...e va bene!>>, sorrise e iniziò a pulire il tonno e a cucinarlo, mentre io apparecchiavo la tavola.

<<Tutto bene al lavoro?>>, si girò un istante.

<<Per adesso credo che vada bene...>>, mi avvicinai per prendere lo scottex e lui si voltò verso di me bloccandomi per il braccio con l'altra mano, <<Non ci sta provando con te quello stronzo di Laurence...vero??>>

<<No no. Nathan. Sta tranquillo! Mi è ostile e presuntuoso, e molto molto pretenzioso>>

<<Non mi stai dicendo nulla di nuovo, questo è uno dei motivi per il quale abbiamo litigato>>, muovendo in verticale la padella, girò il salmone con una mossa da chef.

<<Wow! Sei eccezionale>>, lo abbracciai.

<<Come la mia mogliettina! Ed eccoti servita!>>, sorrise e decorò il piatto di pasta con il salmone e la rucola a pezzettini.

<<Oggi mi sostituisci?>>, risi e mi voltai verso di lui mentre portava i piatti a tavola.

<<Ahahah mai potrei eguagliare la chef Ania!>>, poggiò i piatti sul tavolo l'uno difronte all'altro e mi baciò da dietro sul collo. Mi girai leggermente verso di lui per accarezzarlo quando vidi il suo sguardo impallidirsi d'un tratto guardando la finestra e sussultò.

<<Tesoro tutto bene?>>, mi girai verso di lui preoccupata.

Scosse la testa e sgranò gli occhi, poi si avvicinò alla finestra come per guardare se ci fosse qualcuno fuori. Mi avvicinai a lui che mi venne incontro e si sedette a tavola in atteggiamento pensieroso.

<<Nath che cosa..>>

<<mi è sembrato di aver visto una persona che ci stesse guardando>>, m'interruppe freneticamente.

Indugiai un attimo, <<Sarai stanco...>>

<<Può darsi>>, si limitò dicendo e terminò il pranzo con me, per poi mettere la tuta e andare a correre. Asseriva che gli sarebbe servito per rischiarare la mente.

Nel frattempo io decisi di sdraiarmi e riposare nella camera da letto.

A svegliarmi provvidero diversi rintocchi del campanello, così scesi le scale mi avvicinai alla porta, sbirciando dall'occhiolino, vidi il viso di Nath.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 24, 2020 ⏰

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