╰☆╮ 𝐉𝐈𝐍'𝐒 𝐏𝐎𝐕╰☆╮

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FedeKpop00 storia dedicata a mia Moglie🥺

Era una giornata calma e tranquilla.
Il sole splendeva sulla caotica e affollata Seoul.
Stavo sorseggiando il mio cappuccino tranquillamente,seduto a un tavolino di un bar poco distante da casa mia.
Quando il mio sguardo si ferma su una vetrina non poco distante dalla mia visuale, che non avevo mai notato prima d'ora.
Mi dava l'aria di essere un negozio di antiquariato perché era messo molto male a primo impatto, ma era anche molto carino e la curiosità fu troppa, che mi venne in mente di andarci.


《Signore, il conto》
Disse la cameriera che mi aveva portato il mio cappuccino.
Le sorrisi caldamente e poi lasciai sul tavolino il conto e anche la mancia per la ragazza gentile, agguantai il mio zainetto posto sulla sedia su cui ero seduto e poi, mi incamminati all'altro lato della strada per andare a vedere da vicino il locale.

Arrivato davanti all'ingresso del locale,
la prima cosa che saltava all'occhio
era la scritta vecchia e quasi decadente "Dollhouse"
《Che strano perché non mi era mai saltato all'occhio questo negozio?》
Posai una mano sulla maniglia della porta e poi entrai.
Il tipico "Ding" del campanellino posto sulla porta mi fece sorridere.
Davanti a me c'erano diversi scaffali con candele profumate, essenze e varie cose.
Poi c'era il bancone della cassa, dove per ora il cassiere del negozio non era presente.
Mi incamminai all'interno del piccolo locale facendomi spazio fra i vari scaffali di profumazioni e arrivai davanti alla cassa.
Non c'era nessuno così, mi addentrati alla destra del bancone dove vi era presente una sezione chiamata "Human Doll"
La parola mi fece un po ribrezzo e un brivido mi risalì lungo la schiena.
Bambole umane? Speriamo sia solo
Il nome per cui sono caratterizzate
Poi le guardai meglio.
Alcune erano come le bambole di porcellana che siamo abituati a vedere noi, mentre le altre erano delicate al tatto, di un materiale diverso rispetto alla porcellana.
Erano bellissime.

《Sei interessato a comprarne una?》
Sobbalzai per la domanda improvvisa e mi voltai a guardare il mio interlocutore da cui erano appena uscite le seguenti parole e arrossì credo, perché avevo le guance leggermente accaldate rispetto a prima.
《I-io n-no le stavo solo- ecco cioè... l-le guardavo!》
continuavo a guardarlo in quel modo e alla fine lui rise un po.
Usci da dietro il bancone ed era piuttosto alto.
Aveva le spalle ben piazzate ed era ben formato, le sue braccia erano abbastanza possenti e muscolose e aveva un viso terribilmente rassicurante e carino.
《Ti piacciono le bambole?》
Mi chiese osservandomi cauto.
《Si, l-le trovo affascinanti degli oggetti da collezione praticamente, perfetti》
Mi accorsi che adesso lui cambiò posizione mettendosi a braccia conserte mentre mi ascoltava e una mano poggiata sotto il mento.
《Praticamente ciò che penso io,ho sempre pensato che noi esseri umani, siamo come delle bambole, ma praticamente.. imperfetti, siamo esseri che sono stati plasmati per uno scopo ben preciso, ma in realtà le bambole ci rappresentano perché, noi eravamo destinati a essere come loro.. ma siamo quella creazione che al mondo appare imperfetta》
Disse lasciandomi senza fiato, senza parole per poter replicare. In un modo o nell'altro non c'era niente che io potessi dirgli o un modo per replicare perché aveva.. colto nel segno e aveva ragione.
《Sono d'accordo con te..》
《Allora vieni ti mostro una sezione molto particolare del mio locale, solo le persone speciali come te, possono.. beh vederla e dato che non ho molti clienti e non sempre me ne capitano come te, voglio mostrartelo》
Sono arrossito di nuovo perché adesso, le guance, mi stanno esplodendo di calore.


Ci addentriamo nel retro del locale.
Lo vedo alzare una saracinesca, poi accende una lampadina da soffitto tirando la cordicella e mi invita a seguirlo.
Si dice che la curiosità uccide, e in questo caso, mi stava facendo morire dalla voglia di vedere cosa si celasse al suo interno.
La vista che avevo di quell'angusto locale era sensazionale e anche.. abbastanza inquietante se devo dirlo.
C'erano delle bambole a grandezza umana poste in fila indiana in file da 3 come fossero dei manichini ecco, solo che avevano tutto, capelli, vestiti qualsiasi cosa, non mancava nulla.
《Puoi avvicinarti e.. puoi anche toccare con mano il lavoro che c'è dietro tutto questo》
Mi dice il mio interlocutore sorridendomi.
Io non rispondo, mi limito ad abbassare lo sguardo e con leggerezza, accarezzo una mano di uno di quei manichini bellissimi e la sensazione che mi da è davvero forte.
Mi è sembrato di toccare un altro essere umano, mi è sembrato di toccare una persona non una bambola. Ma sapevo benissimo che quella era una bambola.


《Non credi al "tuo tatto" in questo caso vero?》
Disse il ragazzo misterioso ridendo.
La sua domanda fece ridere anche me e scossi la testa.
《È sensazionale come questa bambola al mio tatto è sembrata così reale che pensavo di stare toccando una persona, wow dovresti venderle sai?》
Lui però non sembrò molto convinto di quello che avevo appena detto perché si scurì un po in volto.
《Mi dispiace deluderti ma queste sul mercato non andrebbero, sono per delle persone che ne capiscono di queste cose, non sono da tutti》
Poi si spostò meglio gli occhiali sul viso in un gesto carino e fulmineo e sorrise di nuovo.
Quel cazzo di sorriso mi fece perdere un battito.
《Io sono Kim Namjoon, scusa la maleducazione, con chi ho il piacere di interloquire?》mi chiese in modo garbato e particolarmente educato. Aveva un linguaggio forbito molto affascinante.
《Mi chiamo Kim Seokjin, hai un nome davvero carino sai?》
Mi ritrovai ad arrossire e in questo caso si sarebbe visto dato che, percepivo il calore fin sulla punta delle orecchie.
《Ah! Che gentile grazie, anche il tuo
Lo è e dimmi.. ti piacerebbe domani
Incontrarci davanti al mio locale e poi
Andarci a prendere qualcosa da bere?》
Mi chiese in modo altrettanto gentile.
《O-oh io.. ecco- c-certo! Perché no》
Sorrisi in modo altrettanto dolce e mi accompagnò fuori dalla stanzetta richiudendola, poi tornammo accanto al bancone e per non essere maleducato, presi una candela profumata alla vaniglia e melograno e poi la posai sul bancone.
《Prendo questa prima di andare》
Lui mi guardò negli occhi con uno strano bagliore che gli faceva risultare gli occhi quasi argentei.
《Certo, sono 6618,42 won (5€ italiani) 》
Posai i soldi sul bancone e le nostre mani per un attimo, anche se piccolo si scontrarono provocandomi dei brividi non poco evidenti che mi fecero arrossire di nuovo.
Aish questo ragazzo mi ammazza.
Letteralmente, come.. come devo fare?
《Allora, ci vediamo domani Kim Seokjin
Alla stessa ora?》
Chiese posando i gomiti sul bancone e mettendo le mani sotto al viso per guardarmi più da vicino.
Io annuì vistosamente e deglutì, cercando di non sembrare scemo.
《C-certo! Alla stessa ora si...
A-allora ci vediamo, Namjoon》
Poi uscì dal locale e percepì un flebile
《A domani Jin..》

E arrossì camminando via dal negozio, poi tornai all'altro lato della strada e prima di andarmene, spostai lo sguardo dalla strada di nuovo al locale e mi sembrò come se Namjoon mi stesse guardando poggiato alla porta.
Mi inquietai leggermente ma non ci feci caso.
Magari me lo ero solo immaginato.
Poi, mi avviai verso la strada di casa.

Questo è solo l'inizio Jin, solo l'inizio
Di un inquietante storia d'amore.

EHILÀ GENTE
COME BUTTA, HO SFORNATO
UNA NUOVA STORIA, SPERO CHE VI PIACCIA
PER ORA NON CI SARÀ NULLA DI ECLATANTE SOLO QUALCHE ACCENNO A COME SARÀ LA STORIA,
MA TRANQUILLI, NULLA DI SOFT OVVIAMENTE👍🏼🤣
SPERO TANTO CHE LA LEGGERETE IN MOLTI.
SINCERAMENTE MI INQUIETO ANCHE IO
PER COSA STA SFORNANDO LA MIA MENTE QUINDI PREPARATEVI👌🏻😏
PERCHÉ ALCUNE SCENE NON SONO DA
PUBBLICO SUGGESTIONABILE.
-Sugasugaryoongi🥀

╰☆╮♡𝐃𝐎𝐋𝐋𝐇𝐎𝐔𝐒𝐄♡╰☆╮|| 𝐍𝐀𝐌𝐉𝐈𝐍🔞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora