Echoes • of •Infinity • Stones
«You make me feel like the one Make me feel like the one
The one I don't know where we are going now So take a look at me now»Dakota – Stereophonics
Capitolo I. Gemma dello Spazio
A Peter hanno insegnato che lo spazio è il vuoto che esiste tra i corpi celesti. Eppure – lui lo sa bene – definirlo tale è un po' riduttivo. Lo spazio contiene, al suo interno, una bassa densità di particelle, e dunque niente, ma proprio niente, può essere considerato davvero privo di contenuto. Nemmeno l'anima lo è. Non è un intercapedine vuoto, ma una fiamma che campeggia tra le pareti della carne e delle ossa. Qualcosa che non si spegne mai, nemmeno quando non la si sente più bruciare. Una fiammella che è lì, debole a volte, ma che non smette mai di scaldarlo.
Come quando Tony non lo guarda; si sente meno vivo, è vero, ma questo non significa che non lo sia davvero. A volte lo avverte, quel muro che li divide, che divide lo spazio che li circonda ma non lo sono mai davvero. Non lo sono mai, perché quando poi gli occhi di Iron Man si posano sui suoi, c'è sempre un sorriso a solcargli il volto maturo. Come se, in qualche modo, lo ringraziasse involontariamente di qualcosa. Forse di esistere. Forse di far parte di quello spazio – il suo – colmandolo con qualcosa di concreto. Manipolandolo, ma Peter non sa neppure come ci riesce. Sa solo che lo vede, quell'astratto movimento della realtà che si ingarbuglia intorno a loro e apre uno spiraglio; nasconde il resto. Non c'è semplicemente. Si chiede se sia l'amore, a comandare lo spazio. Si chiede se siano quelle farfalle bollenti nella pancia, a sprigionare — dal battito delle loro ali, quella polvere magica che rende tutto dannatamente incantevole. Si posa una mano sul cuore, mentre Tony fa un gesto ai ragazzi dell'Internship dando loro appuntamento a più tardi. Forse non li ha liquidati perché lo ha visto lì, ad aspettarlo sulla soglia, in quella che è una visita inaspettata. Forse semplicemente pensa sia cortese avvicinarsi e salutarlo, nulla più. Eppure Peter ci spera, che ci sia altro, nascosto dietro a quella camminata sicura e a quel sorriso stupito, che gli sta rivolgendo. Come se, all'improvviso, fosse spuntato il sole nel grigiore di quei macchinari e di quelle pareti un po' spente.
Deglutisce aria, e ricambia quel distendersi di labbra, quasi meccanicamente. Ha le mani dietro la schiena e dondola sui piedi. Si sente stupido come un bambino che deve consegnare una lettera d'amore, ma non può non ammettere che, quelle sensazioni, gli fanno bene al cuore. Lo strappano, lo tirano, lo pugnalano, lo strizzano come uno straccio pieno di lava incandescente, ma lo stomaco è colmo di note musicali, suonate da un violino struggente che gli fa tremare la pelle. Tony è così vicino che l'odore della sua colonia lo inonda. Vorrebbe chiedergli la sua giacca, per portarla a casa e dormirci abbracciato. Si sente così stupido, eppure non gli importa niente.
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Echoes of Infinity Stones - Starker - Tony x Peter
Fanfiction(conclusa) Una raccolta di One Shot ispirata alle Gemme dell'Infinito. 1. Gemma dello Spazio. (1/6) 4. Gemma del Potere (4/6) 2. Gemma della Mente. (2/6) 5. Gemma della Realtà (5/6) 3. Gemma del Tempo. (3/6) 6. Gemma dell'Anima. (6/6)