Chapter 3

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Il primo giorno in quella scuola era andato abbastanza bene.
Conobbi molti amici di Luke, e a quanto pare anche Kate riuscì a fare amicizia già con qualche sua compagna di classe.
In fin dei conti era una bella scuola, tranne per i professori, che sono tutti senza voglia di vivere e incapaci di insegnare decentemente.
Nella vecchia scuola era tutto il contrario!
Compagni che non riuscivano mai a farsi i fatti propri e professori che, giorno dopo giorno, alimentavano la voglia di studiare che c'era in me.
Soprattutto il professore di filosofia, era riuscito nelle sue brevi lezioni (che passavano velocissimamente) a farmi appassionare così tanto, che la filosofia divenne per me ormai una vera e propria passione!
Nella vecchia stanza avevo inciso diverse citazioni del filosofo Platone,
in cui per me era un vero e proprio punto di riferimento.

"L'amore è il mezzo che ti permette di rimettere le ali e raggiungere la felicità"

Non c'è cosa più vera, peccato che non troverò mai l'amore vero.
Tutte le relazioni che ebbi avuto sono state tutte tossiche!
Mi ricordai della mia ultima relazione, che era diventato un vero incubo.
Mentre riaffioravo i vecchi ricordi di quegli anni orribili, una ragazza con solo una maglia addosso (che somigliava a quella di Luke) spalancò la porta e la chiuse a chiave.
"È stato difficile trovare la camera giusta senza farsi beccare, allora dove siamo .." non finì la frase e inizio a urlare.
Devo dire che bella accoglienza!
Ormai era la terza ragazza che sbagliava camera, quindi mi alzai e mi avvicinai a lei.
"Non c'è bisogno di urlare! Se cerchi la camera di Luke e in fondo a corridoio, l'ultima porta."
"Ehm grazie e scusa del disturbo" arrossendo un po' uscì dalla camera in punta di piedi.
Ma io mi chiedo: proprio quelle più sceme si deve prendere??
Guardando l'ora mi accorsi dell'ora e scesi per fare colazione.
"Buongiorno Kate" dissi a mia sorella mentre entrai in cucina.
Era sdraiata sul divano e sembrava completamente in stato di riflessione, mentre fissava il vuoto.
"Kate? Kate sei viva?" dopo vari richiami, si accorse della mia figura leggermente preoccupata e uscì dal suo stato attuale.
"Ma cosa vuoi, stavo pensando!" sì scusó e si alzò per cercare del latte.
Stavo per replicare, ma arrivò la ragazza di prima ( questa volta vestita) che lanciò un occhiataccia a Kate, per poi uscire dalla casa.
Luke, a petto nudo, entrò in cucina e prese il pacchetto di biscotti che stava mangiando Kate, per poi sedersi sul divano.
Sono io, oppure qui c'è qualche problema?
"Ma quelli li stavo mangia.." Kate non finì la frase, perché venne interrotta dal suono della campanella.
"Vado io, sennò mi finisce qualche divano in testa" dissi prima di uscire dalla cucina per recarmi nella porta d'ingresso.
Chissà chi era a quest'ora.
Aprì la porta e la figura che mi ritrovai di fronte, senza neanche salutarmi, mi passò davanti la faccia per recarsi in ricerca di qualcuno.
"Cosa ci fai qui?" le mie domande vennerò completamente ignorate dal ragazzo "solitario".
"Luke sei pronto? Non ho tutto il giorno, muovi quel culo!" disse molto cortesemente a mio cugino, che in tutta risposta, si mise la maglia e salutò l'amico.
"Se magari ti sposti riusciamo a passare eh" certo che aveva coraggio il ragazzo a presentarsi qui!
"Ah aspetta bro che devo prendere una cosa, intanto se vuoi puoi litigare con mia cugina" scoppiò a ridere Luke per poi svanire.
Cosa avrei dovuto dire, se non prenderlo a calci?
Mi resi conto che questa domanda, non la dissi tra me e me, infatti lui fece una smorfia per poi, andare a vedere i quadri appesi in corridoio.
"Fammi vedere la tua camera" mi obbligò il ragazzo.
"Perché dovrei? Sei stato scortese e anche antipatico, quindi perché dovrei farlo?".
"Come si chiama tua sorella?"
"Kate, no ma cosa vuoi fare?" mi preoccupai appena si recò in cucina, e iniziai a inseguirlo.
"Ei Kate ti va di mostrarmi la casa?"
domandò a mia sorella, che vedendo un ragazzo più grande parlarle, si accolló subito a lui.
"Sì certo, cosa vuoi vedere"  avrei preso a pugni Kate quando se ne sarebbe andato.
Ma quanto ci mette Luke!
"Dalla camera di Sophia" disse il ragazzo facendomi l'occhiolino.
Sapeva il mio nome, facciamo progressi... Peccato che io non sappia il suo.
Kate un po' dubbiosa da questa richiesta, acconsentì portando il ragazzo al piano di sopra.
Li seguì infastidita dal comportamento del ragazzo, e arrivati davanti camera mia, chiese a Kate di lasciarci da soli.
Chissà cosa avrà pensato Kate.. non voglio nemmeno immaginarlo!
"Senti, non voglio fare nulla e se mi tocchi chiamerò Luke, è chiaro?"
"Ma calmati sorella, sto solo guardando" mi tranquillizza sapere che non vuole fare nulla, ma allora che caspita fa in camera mia?
Osservò i vari libri sopra la mia scrivania, e lì notò anche il libro di filosofia.
"Non ti facevo ragazza amante di filosofia, soprattutto di Platone" si stupì il ragazzo fissandomi negli occhi.
Era la prima volta che visti un luccichio negli occhi del ragazzo, e in un certo senso mi rasserenava.
Stavo per fargli qualche domanda, ma Luke entrò in camera mia e sorpreso di vedere il ragazzo lì, si infastidì un po' ma non fece nulla.
E menomale! Ci mancava solo il cugino geloso e sangue in camera mia.
"Ma quanto ci hai messo, tua cugina mi ha trascinato in camera sua!"  sì giustificò il ragazzo, che a quanto pare tranquillizzò Luke.
Non avrei replicato, sempre per il motivo di prima.
Uscirono finalmente dalla casa, e io finalmente pottetti pensare a ciò che era appena accaduto.
Ma è ovvio che non gli importasse di me, ci eravamo appena conosciuti!
Però sentivo come se non avrei fatto a meno di lui col tempo, e un certo senso non mi sarebbe dispiaciuto.

s.a :

We we, spero vi sia piaciuto e mi scuso per eventuali errori grammaticali.

Al prossimo capitolo 👼

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 03, 2020 ⏰

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