Amelia.
Dopo pochi convenevoli sulla giornata, non diciamo molto.-ci fermiamo in pizzeria?- chiede Ignazio spezzando il silenzio.
Vuole proprio prolungare la mia agonia.
-in realtà sono un po' stanca. Preferirei prendere qualcosa da Mcdonald's e portare a casa.
Lui annuisce mentre si dirige al Mcdonald's dove ci fermiamo di solito per un Mcflurry.
Scendo io a prenotare e ritirare il cibo.
Mentre aspetto, il brusio della sala mi distrae da quello dei miei pensieri.
Ma l'attesa dura troppo poco e mi ritrovo a ritirare i sacchetti e rientrare in auto per un altro viaggio silenzioso.
Quando rientriamo a casa aiuto Ignazio con le buste del take-away nonostante le sue proteste, pur di fare qualcosa e non sentirmi inerme.
Il Mcdonald's per una sera non ci ucciderà. Anzi, forse la dose esagerata di patatine che ho ordinato potrebbe aiutarci.Mangiamo sul tavolino davanti al divano, ma è tra un morso e l'altro che mi ritrovo a fissare Ignazio.
Non ci siamo praticamente detti nulla.
Lui se ne accorge e si volta verso di me, mette giù il panino.
-posso chiederti una cosa?- esordisco sentendomi una bambina stupida.
Lui annuisce, io continuo- ti ha dato fastidio oggi lo strudel, vero?
Lui sospira e annuisce- mi sento uno stupido. Scusa.
Scuoto la testa- non devi scusarti. Me ne sono accorta ma non ho trovato le parole per chiarire, e sono stata male tutto il giorno.
-anche io.-dice- mi spiace di essere stato silenzioso durante il viaggio stamattina.
-adesso rispondi a questa domanda. Ti ha dato fastidio che io abbia preso un dolce per lui o che io abbia preso lo stesso dolce sia a te che a lui?
Lui sospira- la seconda.
Lo guardo- non era per paragonarvi, Ignazio. Tu e lui non siete allo stesso livello per me, se è questo che ti è passato per la testa. Lo sai cosa sei per me. Chi sei. Lui è un amico e un collega, nulla di più. E il mio voleva essere un gesto gentile per un collega. Ho visto gli strudel e ho pensato che essendo un dolce tipico trentino potesse essere una specie di souvenir, un pensiero carino per un amico. Lo avresti fatto anche tu se ci avessi pensato. E se avessi capito che c'era anche Piero a lavoro con te lo avrei preso anche per lui.
Ignazio ride- gli ho dato il mio, perdonami.
Scoppio a ridere- hai fatto bene. Non ti comprerò mai più uno strudel.
-per carità. E comunque queste cose le so già tutte. È che sono uno stupido di tanto in tanto, tutto qui. Ora posso chiederti io una cosa?
-si.
-hai pensato che non fossi venuto a pranzo perché ero arrabbiato?
-il pensiero mi è baluginato davanti, sì. -ammetto.
Mi guarda negli occhi- non era per quello, giuro. Ero davvero impegnato. -dice dolcemente.
-e io ti credo. -gli rispondo sorridendogli. -e poi sono stata in buonissima compagnia. -mi prendo una piccola ripicca.
Lui deglutisce e si sforza di rimanere impassibile- con Franz?
Rido- no, testone. Con Gianluca.
La tensione sul suo volto si scioglie e sorride-scelgo Gianluca tutta la vita.
Rido, non ho mai voluto che questo argomento potesse diventare un taboo, perché i taboo sono sempre pronti lì, per sbucare nei momenti più sbagliati, per ferire e dividere e diventare armi di distruzione.
-Non la pensavi esattamente così qualche anno fa. -ammicco.
Lui ride e alza le mani - questo perché qualche anno fa eravate in rapporti diversi. Ora siete come due fratelli.
Quasi mi sale la nausea- ti pregooo! Lo sai che detesto quando dici cosi!
Lui scoppia a ridere. Non posso associare Gianluca a qualcosa di fraterno. È vero che il rapporto che ci lega oggi non ha nessuna implicazione romantica, ma il fatto che siamo stati insieme in maniera carnale non mi fa paragonare neanche lontanamente Gianluca a mio fratello. Mai e poi mai. Il solo pensiero è raccapricciante. E Ignazio lo sa bene.
Se la ride di gusto, io scuoto la testa-vergognati.
-temi di risultare incestuosa?
-zitto o ti ficco in bocca il cartone delle patatine. Svergognato.
-preferirei qualcos'altro.
-puoi scordatelo. Dopo questa immagine resterò casta per un paio di settimane.
Lui ride- non ce la faresti.
-forse no.-ammetto.
Finiamo di mangiare, poi guardiamo insieme un film stupido prendendo in giro gli attori e il doppiaggio patetico.
Terminiamo serenamente quella che è stata una giornata pesante.
Poi andiamo a fare la doccia insieme.
Stavolta non mi addormento tanto presto.Ma proprio nel momento in cui Ignazio cede al sonno, a me viene in mente una cosa che mi sveglia del tutto. Anzi due.
Il ciclo non è ancora arrivato, un giorno in più da aggiungere al conto, invece che ai miei soliti, puntuali 27 giorni, siamo a 34. Ancora troppo poco per preoccuparsi, continuo a ripetermi.
E poi...quale sarebbe la distrazione positiva tanto recente e tanto assillante di Franz? Probabilmente non voglio neppure saperlo. No, decisamente non mi interessa.
Mi giro e rigiro nel letto.
Alla fine decido di combattere l'insonnia alzandomi. Socchiudo la porta della camera da letto e vado a lavorare un po' al capitolo.Concentrazione: assente.
Incanalare energie? Impossibile.Holaa! Ieri non pubblicato perché Wattpad mi sta dando qualche problema, non pubblica i capitoli, mi nasconde le views e i commenti, non mi carica le storie degli altri. Oggi ci provo, satemi sapere se vedete il capitolo correttamente e se anche a voi dà problemi al momento per favore 😭😭.
Comunque: il chiarimento era d'obbligo, anche se ancora non si dicono tutto trascurando dettagli importanti. Il ritardo ancora non sembra troppo grave, che dite? Cosa pensate che accadrà? Vi bacio!
Spero a domani ❤
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Ovunque sei é vicinissimo. Ignazio Boschetto.
FanfictionSEQUEL DI "Non esiste altra via, che non sia tua e mia" e "Come nessun altro al mondo". Sono passati sette anni da quando Ignazio e Amelia hanno superato insieme la bufera che aveva quasi distrutto la loro storia. Adesso sono insieme, più uniti che...