Blu.
La prima cosa che aveva visto una volta riaperti gli occhi, era stata il blu.
Un blu scuro, quasi nero.
Sentiva gli occhi pizzicare, forse a causa dell'acqua dell'Atlantico, alcune gocce ancora incastrate tra le sue ciglia. Strizzò le palpebre, nel tentativo di scacciare quel fastidioso bruciore e di mettere a fuoco l'ambiente circostante.
Non riusciva a capire se il blu che vedeva difronte a sé fosse acqua o il cielo e le sue condizioni fisiche non lo aiutavano di certo. Si sentiva pesante e leggero allo stesso tempo, dolorante e stremato.
Richiuse gli occhi, forse consapevolmente o forse a causa della stanchezza. Prese un respiro pronfondo, con grande sforzo, la cassa toracica doleva terribilmente. Una serie di colpi di tosse lo colsero alla sprovvista, il diaframma che si contraeva mandava scariche di dolore a tutto il corpo, mentre sputava quella poca acqua che gli era rimasta nei polmoni.Un lamento alla sua destra attirò la sua attenzione, improvvisamente conscio di non essere solo, ovunque si trovasse. Aprì stancamente gli occhi e con enorme fatica girò la testa quanto bastava per individuare la figura che gli era accanto, che giaceva inerme proprio come lui.
Strizzò nuovamente gli occhi per metterla a fuoco e appena la vide, si sentì mancare il respiro, come se i suoi polmoni si fossero riempiti nuovamente d'acqua.
Hannibal.
In un attimo tutti i ricordi gli riaffiorarono alla mente: Dolarhyde, il piano escogitato con Jack, la fuga con Hannibal. La morte del Grande Drago Rosso, per mano sua e del Dottor Lecter.
L'abbraccio. La caduta dalla scogliera.
Tutto si fece più chiaro nella mente di Will. Il blu che aveva visto era il cielo, il terreno su cui i due uomini giacevano era sabbia. Il rumore che sentiva erano le onde che si infrangevano sui loro corpi, quasi cullandoli, come se il mare li richiamasse a sé.
Will tentò di parlare, di pronunciare il nome dell'uomo a pochi centimetri da lui, ma dalla bocca uscì solo un debole rantolo. La faccia gli faceva malissimo a causa della pugnalata di Dolarhyde. Non riusciva neanche ad aprire la bocca per parlare, poteva solo gemere ed emmettere suoni. Deglutì, tentando nuovamente di attirare l'attenzione di Hannibal, immobile accanto a lui. Respirava, notò Will e questo fu motivo di sollievo per lui. Non avrebbe dovuto esserlo, ma in quel momento non riusciva a pensare lucidamente. In quel momento Will voleva solo che Hannibal si svegliasse, che aprisse gli occhi e lo guardasse. Voleva che stesse bene. Che vivesse.
Mentre tentava nuovamente di chiamarlo, affondò una mano nella sabbia bagnata sotto di lui e improvvisamente realizzò come i due fossero finiti lì, salvi, al sicuro dall'acqua, dall'FBI, scampati alla morte.
Hannibal era riuscito a trascinarli entrambi su quella riva, nonostante fosse ferito, nonostante fosse stato Will stesso a spingerli giù.Emise un altro lamento, un po' più acuto, mentre usava tutte le sue forze per girarsi su un fianco, allungando una mano verso Hannibal. Riuscì finalmente e girarsi, anche se non completamente, e a posare la mano sinistra sul petto del dottore, stringendo convulsamente la sua maglia, in un ulteriore tentativo di risvegliarlo.
"Will..."
Will alzò di scatto la testa, un movimento che pagò con un lancinante dolore alla mandibola e al collo, ma decise di ignorarlo per il momento. Strinse la maglia di Hannibal con più forza, la poca che gli era rimasta, e provò a scuoterlo, riuscendoci debolmente.
"Will, sta calmo", sussurrò con tono paziente, la voce rauca, ma sicura e calma. Will sentì gli occhi pizzicare, stavolta non per l'acqua salata dell'oceano. Era impressionante come anche in una situazione simile, Hannibal riuscisse a rimanere lucido, calcolatore, composto. Era persino ferito, un colpo d'arma da fuoco su un fianco, ma sembrava quasi che la cosa non lo turbasse minimamente.
Hannibal posò una mano sopra quella tremante di Will, chiedendogli tacitamente di lasciarlo.
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The Song of the Lamb [Hannigram] *ITA*
Fanfiction"Non posso prometterti di non provarci di nuovo", Will ruppe il silenzio. Hannibal annuì, intuendo a cosa si riferisse: "Immagino sia difficile accettare questa parte di te. Sarebbe più facile uccidermi e sperare di vederla morire con me". "Sei la m...