Prologo

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Il sole sorge alto in quella mattina d'estate a New York e il nostro caro ragazzo protagonista di questa storia è ancora ignaro di quello che sta per accadere nel corso delle sue vacanze estive...e di quella dei suoi due amici.
Il nostro protagonista, Roberto (per gli amici Rob), è un ragazzo...uhm...beh...abbastanza...come posso dire, "particolare", con qualche rotella fuori posto, porta i capelli neri e gli occhi azzurri e adora molto la famosissima saga di Kingdom Hearts, anzi, ci è molto legato, e alla saga di JoJo.
Come stavamo dicendo, era una mattina d'estate molto tranquilla e il nostro Robierto stava ronfando beatamente sul suo comodissimo letto, così comodo che potresti dormire per l'eternità rimanendo in uno stato comatoso, fino a quando non sentì la sveglia, o meglio, vibrazione continua del suo cellulare, ma visto che la maggior parte delle volte si addormentava con il telefono in mano, gli scivola, manco fosse un'anguilla, sulla parte inferiore del fusto e vicino alla zona dell'apparato riproduttivo e con questo vi lascio immaginare la scena.
A primo impatto Rob non lo sente molto forte, dato che era ancora nella fase in trans, ma dopo un paio di minuti cominciò a sentire un leggero fastidio, come se qualcuno lo stesse toccando sul suo punto proibito con dei intervalli regolari tra una vibrazione e l'altra per poi smettere del tutto.
Terminata questa sessione mattutina non programmata, Rob si alza dal suo letto, ancora mezzo addormentato, ma, non appena fece un paio di passi, percepiva qualcosa di umido nel suo unico indumento notturno di cui era provvisto e decise di controllare.

"Che palle...non di nuovo." disse con molto fastidio notando una chiazza bianca traslucida presente nei suoi boxer rossi dovuta ad una sessione di venuta involontaria a causa della vibrazione del cellulare e decise, quindi, di farsi una doccia.

Adorava sentire scorrere l'acqua sul suo corpo abbastanza magrolino, lo rendeva calmo e rilassato, era un luogo dove niente ha importanza e il tempo sembra essersi fermato redendo quel posto...eterno, il suo tuffo nel cuore.
Finita la doccia, Rob nota che nel suo telefono ci sono quattro notifiche da parte di un suo amico di Roma, Gianmirco (per gli amici Mirco), un ragazzo molto speciale dal punto di vista del nostro Roberto essendo molto spiritoso e giocoso, porta sempre...ehm...uhm...(di che cazzo di colore ce l'ha i capelli, boh mi invento qualcosa) porta i capelli castani e gli occhi color nocciola (non so che aspetto ha Mirco, quindi ho improvvisato).

Mirco:

Hey Rob, ti ricordi del nuovo bar aperto in centro ? (11:00)
Beh...oggi è il giorno, quindi mettiti qualcosa di figo, non metterti quei du stracci da poraccio, ok ? (11:02)
Ah, viene anche Seba. (11:05)
Fra poco esco a prenderlo in stazione. (11:07)

Rob:
A che ora ci becchiamo ? (11:10)

Mirco:
Per te va bene alle sette e mezza ? (11:12)

Rob:
Va benissimo, quindi ci vediamo alle sette e mezza al bar. (11:13)

Finta la conversazione in chat, Rob spense il telefono e andò a fare colazione prendendo un uovo all'occhio di bue e una fetta di pane tostata, meno cibo del solito, a quanto pare oggi non ha particolarmente fame e a malapena riuscì a finire il suo pasto accendendo poi la TV per vedere se c'era qualcosa di nuovo stendendosi sul divano sentendo le sue palpebre appesantirsi e pian piano a chiudere gli occhi.
Passò molto tempo in men che non si dica e Rob si alzò, ignaro del fatto che lui avesse dormito per le rispettive 6 ore.

"CAZZO !" esclamò il ragazzo correndo a vestirsi decentemente, prese il portafoglio e le chiavi, chiuse casa, accese la macchina e partì verso il centro a gran velocità, ignorando i limiti da rispettare per non mancare all'appuntamento.

Nel frattempo Mirco, il quale stava ascoltando la musica, non sentì arrivare il treno da cui scese il suo amico Sebastiano (per gli amici Seba), un ragazzo più grande di tre anni di Rob e Mirco, porta degli occhiali che coprono i suoi occhi castano scuro e capelli dello stesso colore.

"Mirco ?" disse Seba cercando l'amico, il quale stava con la musica a palla non sentendolo.
"Mirco ?" continuava a chiamarlo, ma non ricevette nessuna risposta, così cominciò ad andare verso il luogo dell'incontro, mentre il castano sta ancora con le cuffiette non accorgendosi che il suo amico se n'era già andato.

Si fanno le 19:35 e Seba arrivò tranquillamente al bar, o meglio poteva arrivare tranquillamente se non fosse che una macchina non lo stava per investire.

"Oh...ciao Seba.
Do sta Mirco ?" era Rob che non si era accorto del tentato omicidio del suo amico occhialuto.
"Mi stavi per investire."
"Guarda il lato positivo, almeno non sei morto." disse Rob scendendo dall'auto e dando una pacca sulla spalla all'amico.

Improvvisamente il telefono di Seba squillò, di sicuro si tratterà di Mirco...e infatti si trattava proprio di lui.

"Seba, dove sei ?
Ti sto aspettando da un po' di tempo in stazione." disse Mirco un tantino preoccupato.
"Che vuoi da me, pensavo fossi già al bar, quindi sono qui con Rob che mi stava per investire." spiegò Seba, il quale guarda male il povero Rob.

Dopo un po', arrivò anche Mirco a salutare e abbracciare il caro Seba per poi entrare nel bar che dall'aspetto è molto old school con una bella selezione di alcolici, liquori e grappe molto interessanti.

"Scusi, per caso ci può dire il bagno ?" disse Rob sentendo stranamente le mani appiccicose, nonostante se le fosse lavate più e più volte.
"In fondo al corridoio, prima porta a destra." Disse il barman indicando con il dito.

Rob andò verso il bagno e si lavò tranquillamente le mani e la faccia per rimanere abbastanza lucido per la serata, ma appena si girò verso l'uscita notò da una delle porte del bagno una fessura luminosa; curioso di cosa si trattasse, la aprì e venne inondato di luce.


Continua...

Kingdom Fuck: La terra dei cazzi [e dei furry] (Rob x Mirco x Seba)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora