Kingdom Fuck: La terra dei cazzi [e dei furry] (Rob x Mirco x Seba)

Capitolo 1: Il portale

Passarono una decina di minuti da quando Rob andò al bagno e Mirco si stava leggermente preoccupando.

"Starà bene Rob ?
Seba andiamo a controllare." disse il castano alzandosi dalla sedia.
"Aspetta, sta per partire la partita della Champions-"
"Non me ne frega un cazzo, ho detto andiamo." annuì l'occhialuto minacciato dal castano.

Mirco e Seba andarono verso il bagno notando però che non c'era più Rob, ma notarono anche loro la porta con la fessura luminosa e decisero di contollare.

"Rob, sei qui de-" non finì la frase quando venne travolto, insieme a Seba, dalla luce accecante che colpì precedentemente anche Rob per poi ritrovarlo davanti ai loro occhi, il quale li abbraccia con molta gioia.
"Forse è meglio uscire, i nostri ordini saranno di sicuro pronti." disse Rob indicando ad uscire.

Ma una volta usciti da quella porta qualcosa era cambiato; improvvisamente tutti i clienti e il personale avevano un aspetto completamente diverso, sembravano...animaleschi.

"Ti prego, non ditemi che siamo finiti in qualche fantasia furry." disse Mirco con molta preoccupazione nei suoi occhi.
"Non per mandarti nel panico, ma non è che sei finito dentro come spettatore...sei dentro come personaggio." infatti Rob fa notare ai suoi amici come loro stessi sono diventati dei furry; abbiamo Rob che ha le sembianze di una volpe rossa con occhi azzurri, dalla coda molto lunga con la quale rompe le palle al povero Seba, il quale è un tigrotto grigiotto (fa anche rima) con occhi rossastri a cui gli è stata data un tantino di pancia in più; e per finire abbiamo Mirco che è un lupo di colore nero con occhi gialli.
"Ma co- MA CHE CAZZO ?!
PERCHE' SONO UN FURRY !"urlò Mirco attirando l'attenzione dei clienti.
"Puoi stare calmo, ci stanno guardando tutti." disse Rob cercando di calmare il castano.
"Ah, quindi siete anche voi umani ?" disse il barman di prima, ma, come dicevo prima, ha anche lui un aspetto completamente diverso.

Infatti ora ha le sembianze di un alce dalla pelle color castano scuro, porta una barba molto corta sul mento e una piccola cicatrice sulla guancia sinistra.

"Aspetta, vuole dire che ci sono altri umani in questo luogo ?" domandò Rob incuriosito dalla risposta antecedente del barman alla sua domanda.
"Veramente questo non è un semplice bar, ma una sottospecie di portale tra il nostro mondo e il vostro.
Chi entra da quella porta non può più tornare indietro."
"Quindi ora siamo nel mondo dei furry ?" domandò Seba osservando con molta preoccupazione il suo telefono.
"Alla buon'ora, finalmente ci sei arrivato.
Comunque come mai ce lo chiedi ?" chiese il lupetto.

Improvvisamente il tigrotto cadde in ginocchio per poi sbattere contro il pavimento, rimanendoci del tutto.

"La Mia vita non ha più un senso." disse con molta depressione rimanendo incollato al pavimento.
"Scusate, ma che ha il vostro amico ?" chiese l'alce notando il nostro amico disperato sul pavimento.
"Oh, niente di che, soltanto che è un fissato del calcio e dato che qui non esiste la Champions League...glielo lascio immaginare come si sente." spiegò brevemente il volpetto al barman con molta tranquillità e con l'aiuto del lupetto trasportarono il corpo depresso del loro amico nel piano superiore del bar, il quale era accessibile solo ai dipendenti, ma per loro è stata fatta un'eccezione.

Presa una delle stanze vuote, Rob e Mirco buttano il tigrotto nel letto, il quale non fa una piega rimanendo ancora in quello stato facendo preoccupare i suoi amici che cercavano di risollevarlo in tutti i modi: gli buttarono l'acqua gelata come fosse acqua santa, gli fecero il solletico, gli buttarono roba a caso e fecero qualche finta telecronaca di calcio, ma niente, impassibile.
Ormai erano passate un paio d'ore a cercare risollevare il povero cristiano disperato e decisero, quindi, di lasciarlo lì con la sua depressione e fare un giro nella New York furry, la quale era identica alla loro New York, se non per alcuni piccoli dettagli, come la statua della libertà, la quale aveva le sembianze di una lupa o il logo di Starbucks che, a differenza del nostro mondo, ha le sembianze di una cerva.