Leggere apre la mente e tiene il cervello allenato, è vero, ma fa anche male. L'altro ieri ho ricominciato a leggere dopo tanto tempo, e mi ha provocato un dolore immenso e stranissimo allo stesso tempo. Mi sono sentita come se qualcuno rompesse quella rete che avevo costruito per me stessa, per cercare di tenere lontani tutti i pensieri. Ma come tutte le reti al mondo, qualche frase o parola riusciva ad entrare dentro, rovinandomi qualche volta (se non spesso) le giornate. Il libro era davanti a me con una sciabola e, tagliando le reti come un esploratore recide l'erba alta di una giungla, mi diceva "svegliati". Forse avevo dormito troppo quella mattina, o non solo, questi mesi. Ad un tratto è stato (quasi) tutto molto piú chiaro, trasparente, sempre meglio di come vedevo le cose prima. Ero impaurita ma allo stesso tempo affascinata e desiderosa di continuare, anche se mi faceva sentire un completo schifo. Era una giornata di sole in tante di pioggia e le pagine del libro mi urlavano "ricordati chi sei". Forse stavo perdendo me stessa e non me ne stavo rendendo conto. Sicuramente non è stato solo il libro, sarebbe potuto accadere con qualsiasi attività che sia in grado di far pensare. E io avevo bisogno solo di questo, di una strigliata, di farmi una doccia di parole e levarmi di dosso tutte le fissazioni che avevo in testa. Probabilmente questo è un nuovo inizio, credo di averlo capito proprio ora che sto scrivendo. E non puó essere decretato da un nuovo taglio di capelli o da forarsi o bucarsi la pelle con piercing e tatuaggi, anche se pure io lo pensavo. Questo momento incomincia quando tu ne prendi consapevolezza. E con questo non ti sto dicendo di prendere in mano un libro e leggere, questa cosa è valsa per me ma magari per te no. Semplicemente non ti abituare a ciò che tenta di trascinarti giù, e non vederla come una nuova versione di te. Perchè agli altri puoi mentire, ma non potrai mai ingannare chi sei.
Helen
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Pagine stracciate.
Short StoryCose che non ho mai detto, cose che ho sempre pensato, cose che non riusciró mai a dire davvero, e cose che invece ho buttato fuori.