Questa é una giornata di quelle, quando sento che la mia vita sta assomigliando sempre di più l'angolo del salotto in cui solitamente sto al computer. Lì tengo molte cose, come: il filo della stampante, la ricarica del computer, la mia lampada, il wi-fi. Tutte attaccate ad un'unica presa, la ciabatta.
Ed è in giornate come queste, che passo tutte le ore a cercare di mettere a posto quei dannati fili, perchè appena ne riesco a prendere uno, tutti gli altri cadono a terra. Quando c'eri tu, i fili erano tutti in ordine. Li avevi legati tra loro con dello scotch, e non potevo spostarne neanche uno. Dovevano stare lì fermi, attaccati alla zona computer.
Io peró non ci riesco! Io ho bisogno di muoverli, di prenderne uno e di lasciare lì gli altri, necessito di questo. Al contempo però, ingarbuglio tutto.
E alla millesima mattina in cui so che dovrò affrontare tutto questo, inizio a non mettere più a posto i fili.
Perchè tanto so che la mattina seguente saranno di nuovo aggrovigliati.
E perció a lungo andare ci faccio l'abitudine, senza accorgermi che mentre studio, guardo un film, prenoto un biglietto del treno, i fili aumentano a dismisura.
Non stanno solo conquistando il salotto, ma raggiungono le camere da letto, il bagno, la cucina, la mia testa, le mie ossa, il mio cuore.
E non riesco piú a riconoscere l'inizio e la fine di tutto questo.
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Pagine stracciate.
Short StoryCose che non ho mai detto, cose che ho sempre pensato, cose che non riusciró mai a dire davvero, e cose che invece ho buttato fuori.