Buon Compleanno, Kojiro

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Tsubasa e Taro stavano tornando a casa

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Tsubasa e Taro stavano tornando a casa.

Non avevano allentamenti per questo erano stati in città a parlare del più e del meno.

Un ragazzo con la palla al piede passò poco distante da loro portando con sé delle cassette di frutta.

Taro notando lo sguardo perplesso dell'amico disse: «Non sapevi che Kojiro lavora?»

«A dire il vero non ne avevo idea» ammise lui osservando il corvino voltare l'angolo continuando a correre.

Curioso di scoprire qualcosa di più disse: «Andiamo. Voglio vedere cosa fa»

«Non è che per caso ti interessa lui e non quello che fa?» gli chiese Taro sorridendo divertito.

«Ma stai zitto!» esclamò lui correndo lungo la stessa strada fatta poco prima dal ragazzo.

Per tutto il giorno lo seguirono senza farsi notare.

Solo a sera tardi Kojiro tornò a casa venendo travolto da tre bambini.

Per un attimo Tsubasa si morse il labbro osservando quella scena come se vedesse veramente il corvino per la prima volta.

Taro lo guardò perplesso per qualche minuto posandogli la mano su la spalla dicendo: «Andiamo devo dirti delle cose»

Il ragazzo annuì poco dopo seguendolo.

Su la strada di ritorno, Taro, lo guardò dicendo: «Kojiro lavora ogni volta che può per aiutare la madre. Tutti i soldi che guadagna li da in casa»

«Capisco. Vorrei poterlo aiutare in qualche modo» ammise senza pensarci troppo.

Taro gli scompigliò i capelli dicendo: «Cerca di essere per lui un avversario in campo per farlo distrare da tutto il resto, ma poi cerca di diventare suo amico ed essere sincero almeno un po' dato tutto questo suo interesse per lui»

I due si separarono alcuni minuti dopo per tornare alle loro rispettive case, ma Tsubasa decise di fare una chiamata a Genzo.

Il ragazzo perplesso rispose al telefono: «Pronto?»

«Ciao, Genzo. Ho bisogno di un favore» rispose Tsubasa.

«Dimmi tutto, Tsubasa» rispose lui mettendosi comodamente seduto su la sedia.

«Tu per caso hai il numero di Ken? So che è molto amico di Kojiro per questo vorrei sapere se può darmi qualche piccola informazione su di lui» ammise il ragazzo senza giri di parole.

«Sì. Ho il suo numero posso chiamarlo, ma cosa vuoi sapere di preciso?» gli domandò curioso il ragazzo.

«Solo due cose...» ammise lui interrompendosi un attimo: «Il giorno del suo compleanno e i suoi piatti preferiti»

«D'accordo. Chiamo a Ken e ti faccio sapere» rispose lui senza giri di parole per poi staccare la chiamata.

Tsubasa rimase in attesa per la chiamata da parte dell'amico camminando avanti e indietro sotto gli occhi divertiti della madre.

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