Capitolo 6

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Scegliamo come capitani Paolo e Greta e alla fine le due squadre che vengono fuori sono Paolo, Matteo, Bea, Cami, Valerio e Pietro contro Greta, Massimo, Anna, Alberto, Luca ed io. Daniele invece ha scelto di fare da arbitro.

Iniziamo subito a giocare e il primo goal di Valerio non tarda ad arrivare.

Il risultato rimane lo stesso per altri dieci minuti, quando Anna segna il pareggio.

Oggi non fa altro che stupirmi, sta finalmente tirando fuori un po' di grinta e anche gli altri sembrano averlo notato, mi fa piacere vederla così libera.

Un altro goal lo segna Alberto che, per esultare, corre verso Cami e le fa una linguaccia per poi baciarla subito dopo. Ripeto, quei due sono davvero carini.

"Oh Cami!Non fraternizzare con il nemico!" la riprende scherzosamente Bea che, da quando Katia è sparita, sembra tornata di buon umore.

"Hai ragione ma quelle labbra...non riesco proprio a resistergli" scherza Cami, facendo sorridere e anche un po' arrossire Albe.

Matteo fa una faccia schifata verso Paolo che risponde imitando un conato di vomito, tutti scoppiamo a ridere.

Mi sto divertendo davvero un sacco, era un po' che non giocavamo a calcio tutti insieme. Mi è sempre piaciuto giocarci, anche se non sono mai stata molto brava.

Ovviamente sono d'accordo su ciò che ha detto prima Anna, anche a me da davvero fastidio quando qualcuno fa differenze su sport e giochi da maschio e da femmina, penso che ognuno debba fare un po' quello che gli piace e basta, senza troppe storie.

A distrarmi dai miei pensieri sul calcio è Luca che mi urla qualcosa che non riesco a capire e mi passa il pallone.

Incredibilmente riesco a stopparlo e, tra la sorpresa dei miei amici e la mia, corro verso la porta avversaria, dove Pietro mi aspetta con i guanti da portiere ben allacciati e lo sguardo puntato sul pallone.

Guardandolo mi distraggo un attimo e per poco non mi inciampo sul pallone, vedo Bea con la coda dell'occhio scoppiare a ridere, poi mi riprendo e, quasi senza più fiato, continuo verso la porta.

Al momento decisivo, non so come, ma improvvisamente i miei piedi che solitamente sembrano due banane riescono a buttare il pallone in porta.

Esulto incredula e sento qualcuno venire ad abbracciarmi, è Luca, seguito subito dopo da Greta e Alberto.

Terminato l'abbraccio vado verso Pietro sorridendo come una mongoloide.

"Ti facevo più bravo, sai?"

"Oh andiamo, non l'ho presa perché avevo il sole negli occhi" scoppia a ridere e io lo seguo.

"Sarà, eppure sono quasi le otto di sera, il sole penso l'abbia visto solo tu" continuo a stuzzicarlo, strappandogli un'altra risata.

Mamma mia quando ride è ancora più bello.

"Non ti conviene fare tanto la furba, la prossima volta te lo paro"

"Vedremo..."

Mi fa una linguaccia e va in porta mentre io, con le guance in fiamme, torno nella nostra metà campo.

Volevo abbracciare di nuovo Luca per festeggiare il goal ma mentre mi avvicino a lui, si gira dall'altra parte ignorandomi e va a parlare con Valerio di qualcosa che non riesco a capire, va bene...

Incrocio appena lo sguardo di Bea che subito mi fa un occhiolino e sento Greta, dietro di me, sussurrarmi "La prossima volta non guardarlo troppo o ti inciampi per davvero"

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