Capitolo 7

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"Me lo stai chiedendo sul serio?" risponde lui, serio.

Lo guardo un po', non so cosa dirgli, è diventato all'improvviso così freddo con me.

Aspetto che sia lui a riprendere il discorso ma considerato il modo in cui continua a fissarmi in silenzio, deduco che non succederà molto presto, così parlo io.

"Senti Luca, mi dispiace non avertene parlato prima ma te lo giuro, ho avuto la conferma solo ieri, io-"

"E ieri non hai trovato due minuti liberi per avvisarmi?" ah quindi gli è tornata la voce...

"No, ero troppo impegnata a festeggiare con la mia famiglia" rispondo io secca, mi sta facendo innervosire.

Davvero non capisco perché se la stia prendendo tanto, non pensavo avrebbe reagito così male, non lui...

In risposta alza le sopracciglia, penso non si aspettasse questa mia risposta.

Rimane in silenzio e per un po' anche io, poi ricomincio.

"Non ve l'ho detto ieri perché pensavo fosse più giusto dirvelo di persona invece che per telefono."

Lui ancora non apre bocca.

"Avevo anche paura delle vostre reazioni, ed evidentemente nel tuo caso ho fatto bene ad averne"

"Ah adesso sarei io quello dalla parte del torto?" ricomincia, scuotendo la testa e appoggiandosi al mobile dietro di lui.

"Si esatto, guarda come mi stai trattando, ti sembra normale? Secondo te io l'ho fatto per dispetto di non dirtelo? Beh prima che tu possa rispondermi, no, non volevo farti un torto, semplicemente volevo trovare il momento giusto per dirlo, ma evidentemente ho sbagliato qualcosa" mi dispiace alzare la voce con lui, è il mio migliore amico, ma mi sta facendo davvero innervosire, non capisco proprio perché stia continuando a parlarmi in modo così arrogante, non l'ha mai fatto prima.

"Sei davvero incredibile, te la stai rigirando come vuoi tu adesso!Pensavo fossimo migliori amici sai? E di solito i migliori amici si dicono tutto subito, ma evidentemente mi sbagliavo."

"E tu sai anche che solitamente i migliori amici non si aggrediscono come tu stai facendo con me?"

Continua a scuotere la testa e incrocia le braccia al petto.

"Che poi, adesso che ci penso, Bea non ha battuto ciglio prima, perciò evidentemente sono stato escluso solo io"

"Seriamente è l'unica cosa che ti viene in mente di dirmi in questo momento? Mi stai davvero rinfacciando di averlo detto prima a lei che a te? Luca non siamo più alle elementari, e poi ti ripeto che non è stato intenzionale"

"Si ma-"

"No basta, non voglio più ascoltarti!Ma ti rendi conto che mi stai facendo una scenata da dieci minuti solo perché non ti ho detto subito, ma UN giorno dopo che parto?"

"Noe io-"

"E poi cosa pensi? Che io sia felice di dovervi lasciare per un intero anno? Non lo sono, mi mancherete tantissimo e stasera avrei proprio avuto bisogno di un tuo abbraccio. Pensavo che saresti stato proprio tu a tirarmi su di morale, a tranquillizzarmi sul fatto che andrà tutto bene...e invece guardati"

Luca abbassa lo sguardo, poi si avvicina a me. Questa volta sono io a incrociare le braccia.

Mi appoggia le mani sulle spalle e inizia a parlare guardandomi dritto negli occhi.

"Senti Noe io non vole-"

"Ei pronta a essere umiliata?"

Pietro entra in cucina con il pallone in mano ma si blocca appena si accorge che non sono sola.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 08, 2020 ⏰

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