L'inizio di tutto

6.1K 69 3
                                    

Eccomi qui, davanti alla scuola più prestigiosa d'Italia, sembra quasi un sogno. Ricordo ancora quando urlai contro mio fratello perché mi aveva iscritto a mia insaputa e troppo poco convinta delle mie capacità mi abbandonavo all'idea che non mi avrebbero mai presa eppure sono qui.
Certo manca ancora l'ultimo step per il banco, ma arrivata a questo punto ho cominciato a crederci un po' di più.

Qualcuno mi urta e mi fa riprendere dal mio stato di riflessione, sto per imprecare, ma non neanche il tempo che già e sfrecciata via.

-scusami- mi dice in lontananza mentre corre con la valigia.

Osservo meglio la figura da lontano: era una ragazza, capelli castano chiaro, figura slanciata. Chissà se è lì per Amici.

Guardo l'orologio, cazzo, sono in ritardo, dovevo essere lì alle 10:00 e sono le 10:15. Comincio a correre come una forsennata e finalmente vedo in lontananza il gruppo di ragazzi che erano lì, affiancati dalla produzione.

-Beltrami- urla una ragazza della produzione.

-Martina Beltrami- ripete abbastanza irritata guardando l'orologio.

Alzo la mano per far capire che sono io e la ragazza non mi rivolge uno sguardo molto gradevole.

-Beltrami è il primo giorno e sei già in ritardo, andiamo proprio bene- dice molto stizzita.

Abbasso la testa, molto dispiaciuta per l'accaduto, non era mio solito essere in ritardo e mi sentivo ancora più in colpa poichè il ritardo era dipeso solo da me.

Qualcuno mi poggia una mano sulla spalla, mi giro e mi ritrovo una ragazza con i capelli ricci che mi sorride.

-Hey tranquilla, capita a tutti di fare tardi- mi dice con sguardo sicuro.

-Sì, ma è l'occasione della mia vita, non voglio fare una brutta impressione- dico abbassando lo sguardo.

-Ma dai non esagerare, un ritardo non ridurrà di certo il tuo talento, sennò non saresti nemmeno qui- dice sorridente.

Sorrido di rimando perché effettivamente aveva ragione.

-Comuque piacere Nyv- dice porgendomi la mano.

-Piacere M..- provo a dire ma mi interrompe subito.

-Credo di sapere come ti chiami, quell'esaurita l'ha urlato fino a due minuti fa- dice e ridiamo entrambe.

In poco tempo ho già fatto amicizia e ne sono davvero contenta almeno non sarei rimasta da sola.

-Gozzi- urla la ragazza.

-Eccomi- risponde una voce in lontananza.

-Eccola qui un'altra ritardataria, tu e Beltrami potete darvi la mano- dice in modo dispregiativo.

-Mi scusi- risponde dispiaciuta la ragazza.

-Tieniti pure le tue scuse e unisciti agli altri, ora vi dirò le disposizioni delle camere e non le ripeterò sappiatelo- dice scocciata.

-Acidina la ragazza- dico sottovoce a Nyv che trattiene a malapena una risata.

La ragazza ( molto simpatica) comincia a darci delle norme di comportamento da rispettare all'interno dell'hotel. Cerco di ascoltare più attentamente possibile, ma irrimediabilmente il mio sguardo si posa su una ragazza che somiglia molto a quella che poco fa mi aveva urtato, deve essere lei visto che è vestita praticamente uguale. È lì in disparte, con lo sguardo puntato a terra.

Avrei tanto voluto guardarla negli occhi, mi aveva incuriosito e questo non potevo negarlo.

La ragazza della produzione finisce di spiegare le norme e finalmente comincia ad assegnare le camere.
Man mano i ragazzi si avviano verso le camere assegnate e restiamo in pochi.

-Beltrami vai con Gozzi nella 410, a quanto pare oltre a condividere il ritardo condividerete anche la stanza- dice con un sorriso falsissimo.

Sorrido in risposta ancora più falsamente e mi avvicino a Nyv.

-Purtroppo non saremo in stanza insieme- dico amaramente.

-Tranquilla ci vedremo sicuramente, io sono nella 411 con Talisa- dice sorridente.

-Sempre se passo- dico alzando le spalle.

-Sono certa che passerai, a dopo- dice prendendo la sua valigia e facendo per andarsene.

Una figura a me già conosciuta si para davanti e mi porge la mano.

-Piacere Gaia Gozzi o meglio conosciuta come la compagna di ritardo- dice facendo un lieve sorriso.

In quel momento finalmente la vedo in volto e mi soffermo a guardare quegli occhi di un azzurro così intenso forse un po' più del dovuto.
Mi guarda confusa e mi passa una mano davanti agli occhi.

-Ci sei?- mi chiede sorridendo.

-Si, si, comunque piacere Martina Beltrami, la tua compagna di ritardo> dico ridendo.

Dopo una stretta di mano veloce si gira verso di me.

-Okay, ci siamo presentate direi di cominciare a scaricare la roba in camera e poi magari possiamo cominciare a conoscerci meglio- dice sorridendo.

Oltre agli occhi ha anche un sorriso stupendo, di quelli che ti fanno perdere la testa.

Martina calmati non è neanche un'ora che sei qui e già ti prendi una cotta...andiamo bene.

Ci dirigiamo verso l'hotel e vedo Gaia un po' in difficoltà con la valigia ed il borsone. Così mi avvicino a lei.

-Ti vedo in difficoltà, vuoi una mano?- le chiedo.

-No tranquilla ce la faccio- dice fingendo un sorriso.

Le chiesi più volte durante il tragitto se avesse bisogno di una mano, ma ogni volta la risposta fu negativa. Non appena arriviamo davanti all'ascensore leggo una scritta che in quel momento non avrei mai voluto leggere.

"Ascensore guasto, servirsi delle scale"

Gaia mi guarda confusa.

-Dimmi che non c'è scritto quello che credo- dice sconsolata.

-Non leggi?- le chiedo confusa.

-In realtà sono miope, quindi leggere è un parolone- dice ridendo.

-Oltre ad essere ritardataria, anche miope Gozzi, ma sei perfetta- dico ironica.

-Tanto lo so che che mi adori- dice infine.

Le mie guance avvampano in un secondo e mi affretto a salire le scale per evitare il suo sguardo.

Che cazzo mi stava facendo quella ragazza...

Salve, oramai sono innamorata delle beltrozzi. Ho deciso quindi di scrivere questa storia, che probabilmente non seguirà tutte le vicende di amici, ma la storia sarà a sé, quindi inventata di sana pianta. fatemi sapere che ne pensate e se vale la pena continuarla.❤

"Come io a te"  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora