I protagonisti siamo noi

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Pov Martina

Dopo quella scarica di adrenalina era impossibile non essere su di giri.
Ci guardavamo tutti increduli.

Abbia coronato il nostro sogno, siamo nella scuola più famosa d'Italia  che ognuno di noi da bambino guardava con occhi sognanti in televisione ed ora i protagonisti di questa storia siamo noi.

-Raga ditemi che non sto sognando- dice Talisa guardando il vuoto con un'espressione assurda.

-No, Tali è tutto vero- dico passandole una mano davanti al volto per farla riprendere.

-Oddio non ci credo- urla Gaia.

-E invece ci devi credere- le dico abbracciandola.

Dopo poco entrano alcuni ragazzi della produzione che ci spiegano le modalità delle lezioni e delle puntate. Il programma a cui attenerci d'ora in poi con il realativo regolamento.

-Ragazzi essendo che ci sono altri studenti dobbiamo revisionare le camere fino a che l'hotel non sarà completamente a nostra disposizione-

Io e Gaia ci guardiamo per qualche secondo, un po' intimorite da dover separarci o dal capitare con qualcuno che non conoscevamo ancora.

-Le disposizioni sono:
409 Beltrami e Ravagnani;
410 Gozzi e Lopez;
411 Molino e Pinternagel- recita il ragazzo.

Gaia mi guarda un po' dispiaciuta.

Siamo state divise.

Io almeno sono capitata con Talisa, lei con Giorgia che ha avuto modo di vedere per la prima volta solo ora.

Una volta enunciate le nuove disposizioni abbiamo modo di conoscere meglio gli altri ragazzi.

Si avvicina così Giorgia.

-Piacere Giorgia- mi porge la mano la ballerina.

-Martina- le dico assecondando la stetta.

-Tu sei Gaia, giusto?- chiede verso occhi blu.

-Si- risponde tempestivamente Gaia.

-Complimenti sei una bomba, spero andremo d'accordo- dice sorridendo.

-Lo spero anche io- le dice assecondandola.

-Ragazzi potete tornare all'hotel, lunedì si comincia con le lezioni- ci annuncia la produzione.

Giorgia e Gaia percorrono il tratto dal pullman agli studi insieme, stanno cercando di conoscersi, spero che vadano d'accordo.

Giorgia è davvero una brava ballerina ed una ragazza super energica, sembra non riuscire a stare ferma un secondo.

Saliamo così sul pullman ma stavolta io e Gaia non siamo vicine.

<Marti ti dispiace se mi siedo con Giorgia? Sai, stiamo cercando di conoscerci meglio>mi chiede.

Sembra un po' dispiaciuta, intravedo un velo di tristezza nelle sue parole e  ne comprendo il vero motivo.

< Si certo> le dici abbozzando un sorriso.

Mi siedo così vicino a Talisa.

<Compagna di stanza!> esclama Talisa prima di abbracciarmi.

Assecondo l'abbracccio ma non con il medesimo entusiasmo e Talisa se ne accorge immediatamente.

<Marti, cosa c'è?> mi chiede sciogliendo l'abbraccio per guardarmi negli occhi.

Resto in silenzio, in realtà non so neanche io il reale motivo di quella sensazione di malinconia.

Perché non ho Gaia in camera? Perché temo che Giorgia se la porti via?

Non so niente, non sono capace di dare una risposta e l'americana sembra aver capito più del dovuto attraverso quel silenzio.

<È per Gaia vero? Amore devi stare traquilla, sono di fianco a noi, puoi sempre vederla e magari io e Giorgia qualche volta vi lasciamo la camera> dice l'ultima frase ammiccando e facendomi tornare il sorriso.

<Hai ragione dai> ammetto.

<Ho sempre ragione> esclama fiera.

<Se vabbè> dico dandole un leggero colpetto sul braccio.

Arriviamo dopo poco all'hotel e ci dirigiamo nelle vecchie camere per prendere le nostre cose e riporle nelle nuove.

Mi dirigo verso la mia vecchia camera e la apro soprirando rumorosamente.
Sono arrivata prima di Gaia, magari si sarà trattenuta con i ragazzi giù.
Mi dispiace lasciare tutto questo, più che altro condividere la quotidianità con Gaia. Sono certa che ci saremmo viste tra le lezioni etc...sicuramente non come prima. Non avremmo più avuto quei momenti solo nostri, dove ci guardavamo negli occhi e ci eravamo già dette tutto. Comunque non è la fine del mondo sarei sopravvissuta.

Raccolgo le mie cose nella valigia un po' disfatta, controllo di non aver lasciato niente e vado sul balconcino per fumare una sigaretta.

Osservo il cielo azzurro, Roma da lontano. Il tempo sembra essersi congelato in quel frangente, mentre avvicino di nuovo il filtro alla bocca per aspirarne il contenuto. Sento un rumore dietro di me, ma non ci faccio troppo caso, fin quando qualcuno mi abbraccia da dietro facendo combaciare il mio corpo con il suo.
Non serve che mi giri, so già perfettamente chi è, lo riconoscerei tra mille quel tocco.

Mi lascia dei baci lievi fra i capelli mentre il fumo della sigaretta si sparge intorno a noi.

<Siamo state sfortunate> dice in un sussuro.

<È andata così> dico sospirando.

Gaia abilmente mi sfila la sigaretta di mano e se la avvicina alla bocca per aspirare del fumo. Resto un po' tra il divertito e l'ammirazione.
Gaia è stupenda in ogni azione che compie.

<Sa di te> dice appoggiandosi alla ringhiera e facendo un secondo tiro.

<È il sapore che sento quando ti bacio> continua scrutando concentrata il paesaggio.

Sfrutto la sua distrazione per abbracciarla da dietro e poggiare la testa sulla sua spalla.

<Ah si> le dico all'orecchio.

<Si> mi dice prima di gettare via la sigaretta.

Si gira e mi guarda come solo lei sa fare e mi lascia un bacio a fior di labbra.

<Gai..> entra Giorgia, ma non riesce a finire la frase.

<Scusatemi vi ho interrotte> dice visibilmente in imbarazzo.

<No, tranquilla stavo raccogliendo la mia roba, ho solo salutato Gaia> dico per smorzare la tensione.

<Non sapevo stesse insieme> dice abbozzando un sorriso.

Gaia resta in silenzio, non dice niente, né Si né No. Quel silenzio mi uccide, mi trafigge più di mille lame, non mi aspettavo una risposta positiva da lei, lo avevamo già chiarito questo, ma il silenzio era l'ultima cosa che mi sarei aspettata, la cosa che poteva farmi più male.
Io e lei siamo solite perderci nei silenzi, ma in quel caso il silenzio non aveva fatto altro che scaturire quei sensi di inaguatezza che ho lasciato da parte per lei, perché lei mi fa sentire sicura, basta un suo sguardo e le insicurezze vanno via, ma in quel caso sono tornate troppe cose, tra le tante anche la paura di non essere abbastanza.

Raccolgo la mia roba saluto entrambe ed esco dalla camera per andare da Talisa.

Raga finalmente c'è stata la chiamata Beltrozzi che tutti noi aspettavamo, Gaia che dice  " mi manchi" rotta dal pianto mi ha smosso un po' lo stomaco devo dire la verità. Manca meno di una settimana alla finale , mai come quest'anno ho seguito Amici, ma per questo devo ringraziare sia Marti che Gaia. Tutti gli altri ragazzi tra cui Talisa che è stata determinante nel percorso di Gaia e Martina, Nyv che è un'artista con la A maiuscola, con la sua musica arriverà in alto e di questo ne sono certa. Ho imparato tante cose da questa edizione, ovviamente la storia continuerà anche dopo. Grazie per il supporto che mi state dando perché senza di voi questa storia si sarebbe fermata al secondo capitolo. Lasciate qualche commento, come sempre noi ci sentiamo nel prossimo capito.
Vi voglio bene❤

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