18. Non vuol dire niente

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Harry era stufo e arcistufo di sopportare le provocazioni di Malfoy. Il solo sentirlo parlare lo mandava fuori di testa.
Per questo quel giorno mandò all'aria ogni buon proposito di trattenersi. Il corridoio era vuoto e la faccia beffarda del biondo era proprio davanti a lui.

In pratica la mano gli partì da sola. Andò a scontrarsi chiusa a pugno sulla guancia pallida di Malfoy senza preavviso, e il biondo rimase talmente sorpreso e si ritrovò steso a terra a fissare il moro con gli occhi e la bocca sbarrati.

Harry non era il tipo che ricorreva spesso alle mani, ma quel giorno Malfoy lo aveva fatto proprio incazzare. Così tanto che di nuovo si ritrovò con le mani strette al colletto della camicia della serpe per costringerlo a tenerlo bloccato a terra anche mentre riprendeva a tirargli pugni sugli zigomi e sul naso.

Malfoy gridava e tentava di proteggersi ma era stato colto alla sprovvista e non gli era stata data la possibilità di reagire. Provò a levarselo di trono scalcando e muovendo a casaccio le mani, ma Harry parve non accorgersene.

La bocca di Malfoy aveva preso a sanguinare, il labbro inferiore si era spaccato e ora il sangue creava un pigmento tutto nuovo sulle labbra altrimenti chiare del biondo. Harry lo notò. E poi si sorprese di averlo notato. Ma quello che più lo sorprese fu quello che fece dopo, perché  il suo corpo si mosse nuovamente per conto suo e andò a finire che le labbra di Harry si ritrovarono incollate a quelle di Malfoy.

Malfoy d'altro canto si stupí ancora di più, tanto che inizialmente lo lasciò fare, prima di accorgersi che non era propriamente un'atteggiamento consono alle loro abitudini. Forse avrebbe preferito continuare ad essere pestato perché non era sicuramente abituato a quel trattamento. Ed Harry era talmente concentrato su quello che stava facendo che Malfoy riuscì a scansarlo con una spinta.

<<Potter! Allontanati!...ma cosa stai facendo?>> balbettò il biondo, ancora scosso, non si capì se per il bacio improvvisato o per i lividi causati al suo bel volto, o entrambi.

Harry si allontanò da lui, come gli era stato chiesto e rimase per un po' ad osservarlo per capire se la situazione potesse essere sconsiderata normale.

<<Ti stavo baciando>> disse infine pacato, continuando a guardarlo come se non fossero appena passati dal picchiarsi al baciarsi.

Malfoy ricambiò lo sguardo, e gli diede fastidio la risposta del moro, perchè non poteva essere l'unico ancora sconvolto.

<<Beh, non farlo più! Non mi toccare>> sbottò infine, alzandosi da terra e allontanandosi dal moro in fretta.
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Harry se ne stava tranquillamente seduto all'aperto a mangiarsi delle noccioline ricoperte di cioccolato prese da Mielandia e a leggere il capitolo che il professore gli aveva dato da studiare per quel pomeriggio.
Era piuttosto rilassato, e non si scompose nemmeno quando si vide arrivare davanti Malfoy e la sua faccia furiosa.

Alzò gli occhi dal libro e sorrise <<Ciao Malfoy, che cosa vuoi?>> chiese tranquillamente, infilandosi in bocca una nocciolina.

Malfoy gli strappò il libro e il sacchetto di noccioline di mano per cercare la piena attenzione del moro <<Tu>> cominciò, bruciandolo con lo sguardo <<Come hai potuto farmi questo?>> chiese poi, assottigliando gli occhi.

Harry corrucciò le sopracciglia <<Farti cosa?>> domandò, lasciando però correre lo sguardo sui lividi violacei ancora visibili sulla pelle di Malfoy.

Il biondo non prese bene quella risposta <<Farmi cosa? Tu...tu mi hai preso a pugni! E poi...>> si bloccò e si girò per un attimo dall'altra parte in un movimento nervoso, per prendersi il tempo di pensare.

<<È colpa tua se non riesco a...smettere di pensarci>> aggiunse infine, girandosi di nuovo verso di lui.

Gli occhi di Harry brillarono per mezzo secondo prima che si stringesse nelle spalle e parlasse <<Anche io non riesco a smettere di pensarci>> ammise, guardando sicuro negli occhi grigi e scossi dell'altro.

Malfoy corrucciò le sopracciglia spaventato <<Cosa vuol dire?>> chiese, mente Harry si alzava in piedi per raggiungere la sua altezza.

<<Niente. Non vuol dire niente>> disse tranquillo <<E proprio perché non vuol dire niente, posso rifarlo, perché non ha proprio nessun significato>> aggiunse poi, con sicurezza, prima di andare ad afferrare Malfoy per la nuca e tirarlo verso di se per baciarlo ancora, questa volta più dolcemente. E questa volta Malfoy ricambiò senza protestare, perché in effetti, non voleva dire niente.
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Per tutte le settimane -forse mesi- successivi Potter e Malfoy furono più volte beccati dai loro amici, e non solo, a tenersi la mano, a baciarsi, ad accarezzarsi i capelli mentre uno dei due era intento a leggere e ad abbracciarsi, e quando Pansy un giorno chiese a Draco <<Ma tu e Potter state insieme?>>, il biondo si girò verso di lei con espressione confusa <<Certo che no, perché?>>.

Pansy si grattò la testa e cercò di trovare un modo per entrare nella testa del ragazzo e cercare di capirlo <<Siete sempre insieme...vi baciate, vi tenete la mano...>>

<<E allora?>> chiese il biondo <<Non vuol dire niente>>

Eccomi qua non sono morta.
Ritorno con una piccola one shot che ho scritto io in un momento di ispirazione, spero possa piacervi.
🌈🌈🥰

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 09, 2020 ⏰

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