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Non ho mai avuto un buon esempio per quanto riguarda l'amore, quando avevo solo 6 anni vidi davanti ai miei occhi la mia famiglia sgretolarsi e dividersi per sempre, ovviamente come tutti i bambini che vivono una situazione del genere c'è sempre la speranza di una riunificazione, perché ammettiamolo a sei anni cambiare città e ritrovarsi in una nuova casa senza tuo padre non è tanto semplice, la piccola speranza che tutto possa tornare alla normalità c'è ma ovviamente è solo frutto di un illusione che si crea per far si che il mondo sembri più bello. Ricordo ancora il primo giorno di prima elementare, ero il bambino problematico con la famiglia distrutta che andava dallo psicologo più per far contenta la madre che per una vera e propria necessità, sono quasi convinto che all'epoca servisse più a lei che a me ma ovviamente un bambino di sei anni non ha la possibilità di dire la sua su queste "cose da adulti"  mia madre era convinta che mi avrebbe fatto bene e cosi la feci contenta andai dallo psicologo per 2 anni ma servì a ben poco, la mancanza di un padre si sente a prescindere e sicuramente un uomo seduto dietro la scrivania non era il modo migliore per aiutare un bambino di 6 anni. Comunque questa è solo una delle cattive decisioni che ha preso la mia dolce madre.                                                    Avevo 10 anni forse la prima volta che dissi "che carino quel bambino" probabilmente mi riferivo a qualche bambino biondo con gli occhi verdi ( si lo so sono scontato ma capitemi il mio idolo era Zac Efron non potevo andare lontano), ovviamente a 10 anni il mio ultimo pensiero era "hei sono gay ho detto che un bambino è carino",  pensavo fosse una cosa che pensavano tutti, così lo dissi senza problemi ad un mio Compagnetto di classe, ora come ora penso fosse meglio che non lo avessi  mai fatto perché iniziò ad urlare che ero gay ( molto precoci i bambini di oggi) e mi senti letteralmente il mondo cadermi addosso, non avevo mai preso in considerazione una cosa del genere, ma probabilmente fu quello il momento in cui nel mio piccolo cervello da bambino scatto la scintilla dell'omosessualità e no non vi dirò che a quel punto il mio mondo si colorò di colori arcobaleno perché non sono sicuramente quel tipo di gay. A undici anni vivevo una vita tranquilla, si forse guardare le Winx e sperare che sky mi dichiarasse il suo amore eterno non era proprio una vita normale ma a me andava benissimo così, comunque si sa ad undici anni iniziano le prime storielle e si diventa più consci del proprio corpo e della propria vita ( per quanto un bambino di undici anni possa fare) inizia a vedere i primi film più seri e notavo sempre di più che  i miei amichetti facevo apprezzamenti sulle belle donne mentre io non riuscivo a togliermi dalla testa l'immagine di Zac Efron senza la maglietta in High School Musical 2, ma la scenata dell'anno precedente mi aveva insegnato a tenermi alcuni pensieri per me ed a evitare di esternare i miei gusti davanti a tutti, forse fu proprio quello il periodo più buio della mia infanzia, mi sentivo solo senza nessuno che potesse capirmi o accettarmi e così iniziai ad allontanarmi un po' da tutti i miei vecchi amichetti, non andavo più a casa loro e non invitavo più loro da me forse è strano da credere ma si un bambino di undici anni era pronto ad escludersi per evitare di essere preso di mira. Nello stesso periodo mio padre ci presento una delle sue prima fidanzate dopo mia madre e inutile dire che questo non mi aiuto a comprendere il concetto dell'amore, mia madre era già fidanzata con uomo ma non so perché vedere mio padre andare avanti probabilmente distrusse la figura che avevo di lui, mi cadde un mito e probabilmente li per la prima volta capì cosa significava avere paura della solitudine, la sola idea che mio padre potesse ricostruirsi una famiglia mi distruggeva, non riuscivo a credere che potevamo diventare la sua vecchia famiglia.                                                                                                            Era maggio del 2012 quando per la prima volta feci qualcosa con un ragazzo ( si lo so molto precoce il ragazzino ma come ben sapete sono altri tempi) forse è sbagliato definirlo solo un ragazzo qualsiasi, era il cugino di mia cugina quindi eravamo pure mezzi imparentati quando per la prima volta in una casetta di plastica gli toccai il pene senza indugio e senza paure, forse la cosa che mi convinse del tutto era che lui era d'accordo.

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