Un inizio pessimo

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La sveglia delle 06:40 risuonò gracchiante per la stanza, una mano sbucò dall'ammasso di coperte e la spense con un colpo secco; Takuto si mise seduto e, ancora con gli occhi chiusi, sbadigliò assonnato. La giornata era già partita male, aveva dovuto posticipare la sveglia 2 volte in più del solito, per poi alzarsi comunque malavoglia, sperando in un continuo migliore per quella giornata di merda.

Come volevasi dimostrare, picchiò il mignolo del piede cotro lo stipite della porta, cadde dalle scale e mentre percorreva la strada verso scuola si mise a piovere.

Arrivò a scuola bagnato fradicio, ma almeno, constatò osservando gli altri ragazzi, non era l'unico ad aver scordato l'ombrello. Sospirò e si diresse in classe.

Era in quella scuola solo da settembre e, comportandosi come un alunno come gli altri, fallendo appositamente qualche test per non eccellere e non mettendosi in mostra, era riuscito ad evitare compagni fastidiosi e prese in giro.

Sospirò per la seconda volta, ricordando gli anni d'inferno passati all'inizio delle superiori, quando uno specifico individuo lo aveva preso di mira.

Immerso nei suoi pensieri arrivò fino alla propria classe, dove si sedette in seconda fila, vicino alla finestra, per poter guardare il freddo di gennaio che trasformava le gocce di pioggia in leggeri fiocchi di neve, mentre gli ultimi studenti ritardatari entravano di corsa nell'istituto.

La professoressa di lettere, una donna di 40 anni dai capelli neri, entrò in classe annunciando l'inizio della lezione; <Buongiorno ragazzi, ho un annuncio da farvi: un nuovo compagno che si è trasferito da poco sarà in classe con voi> estordì, andando dritta al punto mentre fece cenno ai ragazzi di sedersi ai propri posti, <Vedete di comportarvi bene, non fatemi fare una brutta figura>.

Gli occhi di tutta la classe, inclusi quelli di Takuto, si rivolsero verso la porta, poco prima che questa si aprisse.

Takuto ci mise un attimo a realizzare; capelli bianchi come la neve fuori dalla finestra e occhi colore ametista. Poteva essere soltanto una persona.

E quella persona era Ibuki Munemasa.

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Yoo that's it
Ricordo che non ho idea di quando pubblicherò la seconda parte.

Detto questo, chissà come si evolverà la cosa 0.0

I guess we'll never know. (Cioè io lo so, ma voi no lol)

~Yoshi

I Canged You, You Changed Me ~ Munetaku ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora