Parte III: Impiattamento

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«Lord Gangemort. Il ponte è allestito.»
«Avete radunato tutti?»
«Tutti, o terribile. Persino gli operai. Persino i macchinisti e i manovali. Ci segue anche sua nonna in differita dalla nebulosa della luce pulsata.»
«Perfetto. L'intero universo deve assistere al mio debutto! Sono pronto, accendete gli schermi intergalattici!»
«Fermi! Lodevo dire io se Lord Sparatut è pronto! Venga qui, mi mostri.»
«Sì, chef! Ecco, chef!»
«E questo... questo... sarebbe un impiattamento?! Canavacciuolo una volta s'è seduto su un cane e il risultato era più armonioso!»
«Maledizione, e adesso come faccio?»
«Si tolga il grembiule e si metta davanti ai giudici. Il tempo è scaduto, ciò che è fatto è fatto.»
«Quali giudici, c'è soltanto lei.»
«Giusto. Lei qui, come ha detto che si chiama?»
«Capitano Perfidius, chef!»
«Dato che è così glabro, lei da adesso è Bastianich. Vada lì.»
«Lì?»
«No, lì.»
«Subito, chef.»
«E quel piccoletto laggiù con gli occhiali e la faccia da scemo?»
«Tenente Svilingus, per servirla chef!»
«Lei sarà Barbieri. Giudici, iniziamo!»
«...»
«...»
«...»
«...»
«Chef?»
«Sì?»
«Mi perdoni, ma che dobbiamo fare?»
«Niente. Stare zitti e guardarlo per 64 minuti. Male, possibilmente. E incrociate le braccia. In onda!»
«Ma non le abbiamo. Le braccia.»

La storia di come C. Cracco salvò la galassiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora