Buon Anno

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Mi ricordo bene com'era il 2020...

Facemmo una grandissima festa nel garage del mio migliore amico, con tanti alcolici e tanti amici. Ero fidanzata da poco con Andrea, un ragazzo a cui tenevo molto, di cui mi affezionai subito. La festa fu un completo disastro ma ci divertimmo comunque. Iniziarono i festeggiamenti con musica e alcool e finì con la rottura di 2 mobili e ragazzi che stavano molto male, tra cui io. Ero ubriaca fradicia e invocavo Andrea sperando potesse raggiungermi per farmi stare meglio. Denis, il mio migliore amico, mi aiutò a scrivere messaggi mentre ero ubriaca fino a che ad una certa non è collassato anche lui.
Iniziò così il 2020, tutti felici e speranzosi che quell'anno poteva essere l'anno della svolta (come ogni anno). Ognuno aveva i suoi buoni propositi, in particolare io iniziai l'anno in bellezza fidanzandomi ufficialmente con Andrea e mettendomi in testa di voler portare avanti quella relazione in cui credevo tanto. Dopo la festa di capodanno, tutti tornarono a casa barcollanti ma allegri e la vita sembrava rinata. Anno nuovo, vita nuova!
Tutto il mese di gennaio non si fece altro che parlare della terza guerra mondiale che sarebbe dovuta scoppiare tra America e Iran, per via di una minaccia causata dall'America. Si svilupparono numerose teorie e ogni giorno stavamo con il fiato sospeso aspettando nuove notizie.
Io in particolare non sapevo che pensare e quale teoria accreditare poiché non era nemmeno molto chiara la situazione e le intenzioni.
Oltre questo particolare, vivevano normalmente la nostra noiosa e monotona vita, alle prese con i mille impegni e lo stress quotidiano dovuto alle centinaia di cose che in particolare io avevo da fare. Facevo palestra, canto, andavo a coro, scuola, teatro e tanto altro e il tempo era sempre poco. L'unica cosa che mi faceva stare bene era Andrea, il ragazzo di cui mi innamorai follemente. Dopo poco capii che lui era il ragazzo della mia vita e non riuscivo a stare senza di lui. Avevo voglia di vederlo ogni giorno perché per me era l'emblema del ragazzo perfetto. Era alto, simpatico, solare e tanto dolce, ma sopratutto era vero. Era tutto ciò che volevo e lui non perdeva occasione per dimostrarmi che anche per lui era lo stesso. Ci amavamo, anche se il tempo passato insieme allora era relativamente poco, ma sentivamo che qualcosa ci legava. Avevamo le stesse ambizioni e passioni e entrambi ci sentivamo noi stessi stando insieme provocando così un sentimento molto forte che ci ha legato molto. I miei amici lo adoravano ed erano felici che io dopo tanto tempo fossi riuscita a trovare un ragazzo che fosse capace di rendermi felice.
Iniziò la scuola dopo le vacanze di natale e l'epifania e la noia scolastica andava via via crescendo sempre di più. Stare 6 ore in un banco a fare lezione era noiosissimo, ascoltare professori che parlano così tanto tempo era sempre più pesante e il sonno si faceva sentire. Andavo a scuola unicamente per vedere Andrea la mattina e passarci un po' di tempo ma per il resto avrei tanto preferito stare a casa. La storia tra America e Iran si faceva sempre più intricata e iniziavo sempre di più a preoccuparmi del fatto che sarebbe potuta scoppiare una guerra e rischiare di tornare alla leva militare. Tutti stavamo con il fiato sospeso ad ogni notizia che usciva ogni giorno su internet, tanto da far diventare la questione l'argomento principale delle nostre lezioni scolastiche. Ne parlavamo con i professori, con gli amici, insomma si parlava soltanto di quello.
Nelle settimane a seguire la questione sembrò a quanto pare risolta e più o meno a metà del mese si smise di parlare della questione America Iran.
In quel periodo si vociferava di un virus simile all'influenza che colpì la città di Wuhan, in cina, ma si sapeva relativamente poco del virus poiché era in fase di studio.
Era soltanto una notizia raccontata così, quasi per caso di cui nessuno si fregava poiché appunto stava soltanto in Cina. Se ne parlava come si parla di cose banali e l'origine del virus venne dichiarata dal popolo con frasi del tipo 'eh vabbe ma quelli si mangiano i serpenti, è normale che il virus si diffonde'. Non si sapeva ancora nulla, ne l'origine ne come fosse fatto, la chiamavamo semplicemente influenza diversa. Io continuavo la mia vita normalmente senza pensare a nulla poiché io già di mio avevo tante cose a cui pensare e mi limitai soltanto a leggere qualche notizia e fregarmene altamente.

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