(Sigke: l'immagine è mia, quindi se volete utilizzarla per scopi personali vi chiedo gentilmente di contattarmi e mettere i crediti se la pubblicate. Grazie)
Era notte fonda, quella sensazione di essere osservata non mi abbandonava.
Guardavo il soffitto, poi tutto d'un tratto, cominciò quel fischio fastidioso, seguito da una cantilena cupa, sembravano tante persone che si lamentavano.
Non mi sentivo più in me, aprii la finestra sperando che un po d'aria fresca mi facesse bene, non l'avessi mai fatto, i raggi di luna colpivano diretti un uomo, dalle sembianze disumane era lo strano essere.
Guardava dritto verso di me anche se in realtà non potevo esserne certa voleva che andassi con lui, ovviamente cercai di resistere
<< non hai alcun potere su di me...questo è un brutto sogno>> mormorai terrorizzata, indietreggiai qualcuno mi bloccò e mi tappò la bocca per non farmi urlare, ancora più spaventata cercavo di ribellarmi, ma più mi ostinavo e più quel rumore assordante aumentava, più il qualcuno dietro di me aumentava la presa, potevo sentire il sangue caldo colarmi dalle orecchie lungo il collo.
<< f-ferma raga-azzina>> disse chiunque fosse stata la persona dietro di me mentre io cercavo di divincolarmi in tutti i modi.
<< non r-resist..>> gli tirai un pugno con le poche forze che avevo, lo feci a mio sfavore e caddi completamente stordita.
Di colpo fui svegliata dalla sveglia, un sogno al quanto strano.
Passai davanti alla specchiera, la manica del pigiama era sporca di sangue, ma non era il mio sangue, stessa cosa per il viso, sporco di sangue.
Corsi in bagno, mi sciacquai la faccia, ma quando alzai la testa vidi mia sorella che mi guardava.
<< sei una di loro...>> disse lei, si avvicinò ed indicò la mia mano.
<< cosa? Cosa stai dicendo?>> io non capivo perché mia sorella fosse così strana.
<< non devi tirare pugni ai tuoi compagni>> disse poi, se ne andò.
Mi cambiai, guardai la mia mano, non c'era nulla. Dopo colazione salii in camera mia per prendere lo zaino e trovai un biglietto sulla specchiera, era uno dei miei post it gialli, c'era scritto:"per il pugno sei perdonata, non posso ucciderti perché altrimenti il capo s'arrabbia... p.s ringrazia Molly per i biscotti alla cannella" non era firmato e avevo fatto anche fatica a leggere la calligrafia. Confusa lo lasciai li sulla specchiera.
<< Penelope!>> mi chiamò mia madre dal piano di sotto.
Scesi anche perché dovevo andare.
<< potresti portare tu Molly a scuola mi hanno chiamata in ufficio e devo andare...>>
<< non la può portare papà?>>
<< no è già uscito...>> annuii e andai.
Stavamo camminando tranquille.
<< Penny secondo te al tuo amico di ieri notte sono piaciuti i biscotti?>> rimasi sorpresa da quell'affermazione.
<< chi?>> dissi io.
<< il tuo amico di ieri notte, era un po strano faceva un rumore strambo con la testa>> cosa avrei dovuto pensare? O fare?
<< credo di si...ma sicura di non essertelo sognato?>>
<< era troppo vero per essere un sogno...e poi gli amici immaginari non fanno per me>>
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Creepywoods
Horrorin una cittadina normale, vicino ad un bosco pieno di storie e cose nascoste, cose che nemmeno l'occhio umano può scovare.