YOU

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Passai giorni tranquilli, nessuno che entrava di notte in casa mia, i voti andavano bene sempre nella media ne più ne meno, ancora non potevo vedere Elen, con gli altri era tutto ok.

Sembrò che tutto andasse bene, a parte la mia memoria, era assurdo, a volte dimenticavo quel che dicevo, quel che dovevo fare e le cose che facevo.

Sam e gli altri erano convinti che stessi diventando davvero pazza, forse era come dicevano.

Non ebbi sogni strani, nessuna preoccupazione ma quella voce ogni tanto mi rientrava in testa.

Mi venne in mente che la gente sui siti di fan fiction romanticizzava certe cose, pensandoci bene non c'era nulla di figo nel ritrovarsi qualcuno che non conosci in casa, sere fa ho rischiato una paralisi.

Era già sabato, Sam ci aveva invitati tutti alla sua esibizione, era divertente vederlo gasarsi per tutte le canzoni che avrebbero cantato e che aveva scritto di suo pugno, metteva tutto se stesso nella musica.

Stavo pensando proprio alla passione di Sam, guardavo fuori dalla finestra dell'aula di matematica ero seduta al mio banco. Assorta nei pensieri notai qualcosa muoversi dietro quei misteriosi cespugli che dividevano la scuola dalla foresta, era una ragazza stava camminando per conto suo...che ci faceva la? Da sola, non sapevo chi fosse non riuscivo a vederla. Guardò nella mia direzione mi si gelò il sangue nelle vene, il fischio ancora quel maledetto fischio.

<<Holt!>> la prof mi risvegliò.

<< si?>>

<<Holt è finita la lezione...da un po>>

<< oh si mi scusi>>

La prof mi guardò preoccupata mi fermò un momento a parlare con lei.

<< Penelope ti vedo distratta ultimamente...se c'è qualcosa che non va a me puoi dirlo sappilo>>

<< no va tutto bene prof...>>

<< ok>> il fatto che la prof cercasse di aiutarmi mi tranquillizzò un poco.

Poche ore dopo ero a pranzo gli altri non erano ancora arrivati, ripensai alla ragazza nel bosco, sembrava guardasse dritta proprio di me.

<< Hey Penny la pazza...>> era arrivato Sam tutto euforico.

<< cos'è quel muso lungo? Ho fatto qualcosa?>> sembrava davvero preoccupato.

<< il tuo panino è troppo deprimente? Ok non dirlo a nessuno eh segreto nazionale...>> era così imbarazzante e così tremendamente divertente, che avrei potuto definirlo quasi adorabile.

<< non lo dico a nessuno croce sul cuore...>> feci una X con l'indice li dove all'incirca sta il cuore.

<< ok ok>> tirò fuori da un sacchetto di carta che aveva avuto tutto il tempo due budini, cosa d'inestimabile valore in quella scuola.

<< come?>>

<< ho corrotto Carl il bidello a tenermene un po da parte...>> sorrise soddisfatto del suo bottino.

<< e il primo premio va a Samuel Franchi per aver reso la giornata meno grigia e più cioccolatosa...>> lui si alzò fece un inchino molto teatrale e si risedette.

<< ora devi darmi il premio...>>

<< abbiamo i budini...>>

<< mh ok io chiedevo un bacio ma i budini vanno bene lo stesso...Timida>> rise.

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