AS THE WORLD FALLS DOWN

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Vagavo per il bosco, al freddo pungente dell'inverno mi percuoteva nell'interno era tardo pomeriggio.

Avevo il viso macchiato di sangue non mio.

Sola in quel posto silenzioso da farmi impazzire, non avevo più la mia giacca, i capelli corvini erano impiastrati di sangue raffermo emanavano un odore ferroso insopportabile, trovai un ruscello, mi lavai tutto dal viso e dai capelli, i vestiti stranamente non erano sporchi.

Seguivo il sentiero, in quella quiete che ogni tanto veniva interrotta da un fischio sordo e da parole, che in quel momento non capivo.

Il bosco non mi aveva mai fatto paura, quando ero piccola gli adulti ci raccontavano tante di quelle cose sui mostri che ci vivevano, ma io non avevo paura, perché averne?

Con la coda dell'occhio intravedevo una lunga figura camminare affianco a me, lo sentii poggiarmi qualcosa su la testa, era il mio cappello con i para orecchie.

Alzai lo sguardo per vedere chi fosse la presenza affianco a me, ma non c'era nessuno.

Camminai lungo il sentiero che portava a CreepyWoods la cittadina dove vivevo.

Però intravedevo sempre la stessa figura camminarmi affianco, era lui che faceva quel fischio strano? E che mi parlava?

Mi usciva sangue dal naso e dalle orecchie tanto che quel fischio mi stava stordendo, svenni cadendo sul terreno umido pieno di foglie.

Mi risvegliai in camera mia senza ricordare nulla, la mia salopette era sporca di sangue, mi alzai, vidi nello specchio della specchiera che il mio viso era altrettanto sporco di sangue.

Tutta la mia visuale era semi distorta, come se fossi in un sogno.

Scesi andai nella sala da pranzo, non c'era nessuno.

Tornai su, in bagno, mi sciacquai la faccia e il sangue, cercai dei vestiti puliti nell'armadio, ma c'erano solo salopette : "che strano" pensai, perché era tutto così strano, non si sentiva alcun rumore, tutto fuori era luminoso.

Mi cambiai, tornai giù in sala da pranzo, la luce fuori dalle finestre era così bianca e così accesa che mi facevano male gli occhi, c'erano quattro figure che non riuscivo a mettere a fuoco, sedute a tavola, una di esse si allungò verso di me, cercando di farmi sedere, poi prima che mi disse qual cosa udii un rumore fastidioso di un nastro che non funziona, era tremendo e si faceva spazio in quel silenzio e mi svegliò. Era la sveglia...come fossi realmente arrivata a casa non lo so, la figura nel bosco mi ci aveva riportata?

Mi lavai e mi vestii, scesi di sotto e mia madre mi aveva fatto la colazione, la mia preferita, pancake con il miele.

Amo il miele è così dolce.

<< dormito bene piccola?>>

<< si Mamma...tu Molly dormito bene?>> mia sorella non mi rispose, sembrava assolta nei suoi pensieri, mentre beva il latte.

<< Molly su ti stai sbrodolando tutta>> disse mia madre pulendole il mento con il tovagliolo.

<< mh?>> si girò di scatto, sembrava un po strana ultimamente.

Presi la bici e andai a scuola.

Davanti al portone di quella scuola penosa, mi venne in mente che Elen mi aveva chiesto una cosa molto importante. Così presi coraggio mi girai ed andai nel parcheggino davanti alla scuola, dovevo parlare con la combriccola dei Monsters.

Mi avvicinai decisa ad Agata, l'unica con la macchina e l'unica che accompagnava gli altri a scuola la mattina. Sapevo che con lei avrei incontrato Matt, BJ (Billie Jane) e Sam.

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