Capitolo 1

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La vista di quella enorme casa fuori la sua finestra le toglieva l'aria, era soffocante avere un gigante di mattoni e cemento davanti e non poter vedere cosa ci sia dietro. Ogni volta che Astrid chiedesse ai suoi genitori a chi appartenesse quel mostro abbandonato da un pezzo, loro si affrettavano a dire con aria futile ma quasi come se fosse una leggenda, che era di un Ølben molto anziano, forse morto ma che comunque aveva traslocato, e che non la riguardasse. A dir la verità ad Astrid non interessava molto se ciò che le dicessero i suoi era vero oppure no, e non aveva intenzione di verificarlo.
Non aveva mai visto nessuno in quella casa però si era sempre aspettata che da quell'aspetto cupo ne uscisse fuori qualcosa di magico, cioè come nei racconti che spesso leggeva, dove di solito le case abbandonate riservano sempre qualche storia, e di solito sono residenza di qualche fantasma, beh in realtà non era molto lontano da ciò che i suoi genitori le avevano detto, le è sempre stato raccontato che gli ølben erano degli esseri strani, che vivevano nelle miniere ed erano il peggior incubo di qualsiasi operaio ma a dir la verità nessuno li aveva mai visti.
Suo padre le raccomandava sempre che se si fosse trovata un ølben di faccia non avrebbe dovuto interagirci, ma a lei sembrava quasi una barzelletta, cioè se nessuno li ha mai visti come avrebbe fatto a riconoscerli? Ma soprattutto come faceva a sapere che esistevano? In realtà lei voleva crederci e avrebbe sempre sperato di essere la prima a trovarne uno, ma se avesse saputo che quella era solo una storiella raccontata ai bambini insistenti, beh forse non avrebbe sprecato così tanto tempo a cercarli.
Gli anni passarono, e da ingenua bambina di 8 anni divenne una 15enne. Il tempo non passò solo per lei, ma anche per gli altri, e sopratutto per la casa, la stessa che un tempo la incuriosiva così tanto, venne venduta ad un asta e acquistata da un ricco uomo e ridotta nella sua residenza estiva. I genitori di Astrid ormai non si amavano più come un tempo, e litigavano su tutto: Da chi avrebbe dovuto guidare l'auto fino a cosa cucinare per cena. Direi un po' inquietante il fatto che appena la figlia gli chiedesse qualcosa o semplicemente gli andasse vicino, fingevano di amarsi così tanto, ma i loro beffardi sorrisi non riuscivano ad ingannare neanche lei. Ma ad Astrid non importava, perché sapeva che da lì a poco avrebbero divorziato, e non che non ci sarebbe rimasta male, solo che non sarebbe cambiato molto, tranne il fatto che ci sarebbe stata un po' di calma in casa, o ne avrebbe avute addirittura due.
Tolti questi pensieri dalla testa, la vita di Astrid è come quella di ogni altra 15enne del girone Beta. Ah dimenticavo di dirvi che esistono 3 gironi: Alfa, Beta e Delta.
Non sono né pianeti, ne città, né nulla. Sono "mondi", "realtà".
Delta è quello più misterioso, ancora deve essere scoperto del tutto. Popolato da anime tormentate che non sono andate ancora nel limbo, e quindi assetate di vendetta, e da creature oscure, che si nutrono di sogni, o meglio della polvere di cui sono fatti. Tutti quei sogni che dimentichi secondo te dove vanno?
Beta è la nostra realtà, quella in cui viviamo e dove vive Astrid. Qui si possono trovare solo 2 specie: Umani e Ølben, gli uni invisibili agli altri.
E poi c'è Alfa, il mondo più grande, quello che ospita gli spiriti buoni e i dei, quello più sicuro e impenetrabile perché solo 3 tipi di individui possono entrarci: Chi è nato già lì, i bambini e quelli a cui l'anima pesa meno di un granello di sabbia, infatti si pensa che ogni bugia che si dica, la propria anima si appesantisca sempre di più.
Questi tre mondi sono collegati internamente da 2 portali: 1 per ogni mondo ai poli di essi.
Una volta oltrepassati i portali, per motivi di sicurezza non ti troverai direttamente nel mondo scelto, ma sulla sponda di un dirupo, dove attraverserai un ponte per andare dall'altro lato. Sei piedi sotto di te ci sarà un fiume nero, un fiume di buio, e non di acqua, si dice che chiunque ci sia caduto o abbia provato a nuotarci sia finito nel limbo, dove vanno anche le anime di chiunque muoia.
A volte è rassicurante pensare che anche se ci sono così tante differenze tra i 3 mondi, alla fine il limbo è lo stesso per tutti.


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