Erano passati solamente cinque giorni da quando mio padre, l'unico genitore che mi era rimasto, è passato a miglior vita, che Dio lo abbia in gloria. Insieme al suo migliore amico e socio in affari, il signor Jeon. Entrambi vittime di un terribile incidente stradale mentre tornavano da un viaggio di lavoro. In cinque giorni ho dovuto organizzare un funerale, lasciare libero tutto il mio dolore, ringraziare con centinaia di lettere ed e-mail tutte le persone che hanno avuto un parola di conforto, un abbraccio per me e un momento per dare un ultimo saluto a mio padre e ovviamente anche al signor Jeon, il migliore amico di mio padre, socio e un secondo padre per me.
Adesso mi ritrovo a vivere di nuovo a casa dei miei genitori, mio padre a quanto pare aveva già scritto il suo testamento. Sono seduta sul divano a fissare lo schermo piatto davanti a me mentre bevo una bottiglia di vino in questa enorme casa tutta da sola. Cosa posso farmene di una casa così grande? Con ben con quattro camere da letto, ognuna fornita di bagno personale, una soffitta, una cucina dotata di qualsiasi cosa, un salotto enorme, lo studio di papà che comprende la libreria, la mia stanza dei giochi che negli ultimi anni era diventata il mio luogo sicuro dove potevo dipingere in tranquillità. Questa casa contiene molti ricordi della mia infanzia, molti ricordi con la mamma, prima che il cancro me la portasse via, ricordi con papà e momenti indimenticabili ma anche momenti terribili.
Il mio telefono prende vita, mi volto e vedo che l'avvocato di papà, Mr Smit mi sta chiamando, prendo il telefono e rispondo.
《Pronto Mr. Smit》 dico con un tono preoccupato.
《Buonasera miss Blacke, la disturbo?》 Chiede con tono pacato.
《Affatto. È saltato qualcosa di nuovo sull'incidente? 》 chiedo cercando di mantenere i nervi saldi.
《No Miss. La chiamo per chiederle se domani lei e Mr. Jeon potreste raggiungermi in ufficio. 》 dice con un tono insicuro oserei dire.
《Io e Jungkook? Perché?》 Chiedo confusa.
《È meglio che io vi dia delle spiegazioni di presenza. Vi aspetto domani mattina. Alle nove in punto nel mio ufficio. Buonanotte Miss Blake 》 dice mr. Smit in modo sbrigativo.
《Va bene.. Buonanotte Mr. Smit》 dico preoccupata.
Mr Smit riattacca. Poggio le spalle contro il divano, fisso il vuoto mentre mi chiedo di che cosa possa trattarsi perché io debba incontrare Mr. Smit e soprattutto perché anche Jungkook. Noi due, nonostante le nostre famiglie siano sempre state unite non siamo mai andati d'accordo, forse perché Jungkook, l'unico figlio di Mr. Jeon, si è sempre comportato da bullo con me, mi prendeva in giro davanti ai suoi amici, parlava in coreano prendendomi in giro, erano rare le volte in cui stavamo insieme senza insultarci e senza litigare, le nostre madri, che Dio le abbia sempre in gloria, speravano che un giorno di questi io e lui potessimo diventare amici, anch'io avrei voluto essere sua amica, ma con il crescere ho visto Jungkook diventare un bellissimo ragazzo. Ha i capelli neri come la notte e lisci come la seta, la pelle pallida come una bambola di procellena, i tratti coreani che mi hanno sempre affascinato e il suo corpo diventare uguale a quello di una statua di Michelangelo. Col tempo mi sono resa conto che provavo qualcosa che superava l'amicizia, ma lui non ha mai smesso di vedermi come quella sorellina che sta tra i piedi e con il crescere mi sono allontanata da lui e questo a fatto soffrire le nostre madri, ma per quelle poche occasioni in cui eravamo costretti a vederci avevamo imparato a comportarci come due adulti. E domani lo avrei rivisto per chissà cosa avevano combinato i nostri genitori.
Non sono riuscita a chiudere occhio per tutta la notte al pensiero di quello che Mr. Smit dovrà dire a me ed a Jungkook tra solo venti minuti. Mi sono alzata, mi sono fatta una lunga doccia, indossato l'intimo, un vestito lungo nero, un po' di trucco, il capello a visiera tonda, tacchi, i miei accessori, gli occhiali da sole e la borsa, il mio autista Austin mi ha accompagnato allo studio legale e adesso stavo aspettando seduta su una poltrona in sala d'attesa. Le porte dell'ascensore si aprono ed ecco che compare Jungkook in tutta la sua magnificenza, i capelli neri sono mossi, lasciano intravedere poco la fronte, indossa una t-shirt nera, jeans aderenti con strappo alle ginocchia, la giacca di pelle, alle orecchie i suoi inseparabili orecchini, hai piedi gli stivali, ha i guanti e il casco, deve essere arrivato con il suo giocattolino.
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Un Matrimonio per Affare ~ Jeon Jungkook ♡
FanfictionAstrid Blacke e Jeon Jungkook non sono mai andati d'accordo, nonostante lei ci provasse ad essere sua amica, ma lui non ne voleva proprio sapere di lei. I due però sono legati dalle loro famiglie, le mamme migliori amiche da una vita, i padri miglio...