Capitolo 6

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JUNGKOOK POV'S

Stavamo parlando del più e del meno quando esce fuori l'argomento genitori, ho notato che il viso di Taehyung si fa subito cupo e gli occhi lucidi 'sono preoccupato perché ha reagito cosí' quando deve parlare lui scappa in bagno si stava alzando Jimin ma lo precedo »vado io non ti preoccupare» corro verso il bagno ma Tae é già entrato, entro lo vedo appoggiato al lavandino guardandosi allo specchio «Taehyung» «Taehyung, non so perché sei scappato ma sono preoccupato,perfavore girati» non si gira, voglio che si fida di me «ti imploro, fatti aiutare perfavore» addolcisco la voce forse si fiderá, si gira ma rimane con la testa bassa «guardami, non ti faccio del male fidati di me» metto due dita sotto al suo mento per fargli alzare la testa «Taehyung  perfavore fatti aiutare» apro le braccia per abbracciarlo , mi ci si butta addosso e scoppia in un pianto disperato lo stringo più forte che posso senza fargli del male passando la mano su e giú sulla sua schiena.

TAEHYUNG POV'S

Mi butto tra le sue possenti braccia, scoppio «gr-azie» «non mi devi ringraziare, sappi se vuoi parlare o sfogarti vieni da me» «co-me far-rei sen-za di te» «adesso mi dici perché piangi?mh» «mia ma-dre é mo-rta per co-lpa di mio pad-re se lo pos-sso chi-am-are cosí» «ti ha toccato?» ha il viso rosso dalla rabbia «non ti preoccupare é in carcere adesso» «mi dispiace, se lo vedo gli faccio vedere io» «gra-zie» ricomincio a piangere singhiozzando «ehy ehy calmati ci sono io adesso non avere  paura» mi stringe forte «cosa far-ei sen-za di te» «niente» ride e io lo imito «grazie» «ti ho già detto che non mi devi ringraziare, adesso é meglio che andiamo sta per suonare la campanella» usciamo ma non c'era nessuno, guardo l'orologio sono le 13:30 cosa?! «dobbiamo muoverci»!!  Ci mettiamo a correre mi lascia fuori alla mia classe, mi abbraccia e un bacio sulla guancia 'calmati ti ha dato un bacio sulla guancia niente di che vero?!' meglio entrare «scusi prof ma non mi sentivo bene» «questa volta passo ma non farlo mai più, torna al tuo posto» sento tutti gli occhi addosso mi siedo al mio posto a disagio, dopo un paio di minuti suona la campanella di fine lezione mi affretto a mettere tutto nel mio zaino. Esco dalla classe e mi arriva un notifica,

Mochi⚡
Tae mi dispiace ma sono dovuto andare a casa per un'emergenza.

                                                                      Tu
                               Non ti preoccupare, me la   
                                        devi dire dopo eh.

Esco da scuola e vedo un esemplare si Jungkook che mi sta aspettando appoggiato su un muro con il telefono appena mi vede lo mette in tasca e viene da me.

JUNGKOOK POV'S

Sto aspettando Taehyung per chiedergli se posso venire a casa sua, non voglio lasciarlo da solo eccolo é uscito mi affretto a raggiungerlo «ehy Tae volevo chiederti se posso venire da te oggi?» «ve bene, adesso vivo da solo» ci in camminiamo per andare a casa sua lo vedo un po' triste quando apre la porta lo abbraccio «cosa vuoi fare essendo che é venerdí possiamo anche non fare i compiti» «hai la PS4» «si vuoi fare una partita»  «siiiiiii» urlo saltellando suo posto «prima devo andare in bagno» «sali le scale penultima a sinistra» «grazie» salgo le scale entro nella stanza indicata da Taehyung, quando mi lavo le mani vedo una lametta piena di sangue 'aspetta non dorme che?!' mi affretto a asciugarmi le mani porto la lametta con me per chiedergli delle spiegazione «Tae non dirmi che ti tagli vero?» «Jungkook si che stai parlando» lo vedo confuso ma anche terrorizzato gli mostro la lametta «di questo non dirmi che ti tagli perfavore» si fa cupo appena vede la lametta «Jung-kook, non ce la fa-cevo» incomincia a piangere «Tae perfavore non lo fare mai più, fammi vedere il braccio» mi mostra il braccio pieno di cicatrici tagli ancora freschi altri secchati, vado a prendere il kit di pronto soccorso gli disinfetto le ferite e gli casso una garza sopra, finito di fare questo lo abbraccio.

Abbiamo passato il pomeriggio uno abbracciato all'altro, gli accarezzo i capelli noto che si é addormentato cosí lo porto in una camera sperando sia la sua lo stendo sul letto faccio per andarmene ma mi tira facendomi stendere affianco a lui «non te ne andare perfavore» lo abbraccio e mi addormentò anche io avendo tra le braccia Tae.

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