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Non appena arrivate a casa mia scaricammo le nostre borse e ci avviammo verso la porta. Non era nemmeno chiusa a chiave, questa cosa era molto strana, Jiri chiude tutto a chiave se potesse anche il frigo. Entrammo, tutto buio, tapparelle abbassate.

Io: Oh c'è nessuno? Che succede?

Come nei peggiori film comici comparvero tutti

Tutti: Sopresaaaaa

Io: Sono basita.... Adesso ci manca la torta con qualcuno che esce nudo e siamo apposto

Enr: Ci avevo pensato lo ammetto

Io: E te pareva! Comunque ragazzi lei è Christi, lavoravamo insieme anche a Orlando

Chr: Ciao ragazzi!

En: Piacere di conoscerti splendore, io sono Enrico Cester

Ji: Mi ricordo di te

Chr: Sì anche io, sei suo fratello, allo spettacolo a SeaWorld quando lei è uscita dall'acqua sparata in aria da Tilikum hai rischiato l'infarto. Ti ho visto

En: Prende già per il culo Jiri, mi sta già simpatica.

Chr: *a bassa voce* Gaia ma chi è quel ragazzo in disparte tra la porta e le scale? È da quando siamo entrate che ci fissa

Alzai lo sguardo e vidi Jenia con un bicchiere di plastica in mano che ci fissava

Io: Lui è Jenia, uno dei compagni di squadra di mio fratello.

Chri: Quel Jenia?

Io: Quale vuoi che sia? Senti io vado su nelle camere a portare le borse. Ti lascio coi ragazzi, mi raccomando non cascare subito tra le braccia di Cester

Chri: Ci proverò ma non garantisco niente

Ecco, era già rimasta ammaliata dalla bellezza del centrale. Enrico dovrà ringraziarmi a vita per averla portata con me. Speravo che andando al secondo piano Jenia mi avrebbe seguita, dovevo assolutamente parlargli. Infatti, poco dopo salì su anche lui, feci finta di niente fino a quando me lo ritrovai proprio di fronte

Io: Ah ciao, non ti avevo visto

Je: Già tornate dalla Norvegia?

Io: Erano finiti i salmoni, non aveva senso

Je: Fino a quando state qui?

Io: Lunedì sera ripartiamo

Je: Come stai?

Io: Come l'altro giorno bene

Je: Senti possiamo parlare?

Io: Mi sembra che lo stiamo già facendo

Je: Beh sì, intendevo parlare di altro.

Io: Dimmi ti ascolto

Je: Ehm, è un po' difficile da spiegare

Io: Se riesci entro stasera che con Christi vorremmo andare a fare un giro

Je: Sì sì, volevo semplicemente chiederti scusa per Capodanno, non mi aspettavo venisse anche Wiem, non l'avevo invitata, me la sono trovata lì e non sapevo cosa fare. Poi tra alcool e divertimento siamo finiti a letto, mi dispiace. Mi dispiace se ti ho ferita con il mio comportazione

Io: *Comportamento. Tranquillo Jenia, tutto okay, anzi sono contenta che avete fatto pace

Je: Il fatto è che non abbiamo fatto pace, anzi appena svegli abbiamo litigato di nuovo e se ne è andata, sta volta spero e penso per sempre.

Io: Okay, guarda che io non ho nessun problema...

Je: Allora come mai sei sparita subito dopo? Non mi hai più scritto, quando ci siamo sentiti rispondevi a monosillabi ed eri scazzata.

Io: Perché mi aveva dato fastidio il tuo atteggiamento, mi hai invitato e ho passato sostanzialmente la serata da sola, manco sei venuto una volta da me a chiedermi come andava, cazzo Jenia è stato il mio primo Capodanno senza Blake, nemmeno un attimo sei venuto da me, sempre appicciato a Wiem

Je: Lo so, ti ho visto che eri lì da sola, triste, avrei voluto venire, ma Wiem era peggio di una cozza, non se ne andava. Scusami se ti ho fatto passare un Capodanno orribile.

Io: Tranquillo.

Je: Ora torno giù, spero potremmo tornare come prima. Ciao Gaia.

Stava uscendo dalla mia stanza

Io: Nano francese?

Je: Eh? Come mi hai chiamato?

Io: Dai vieni qui, vieni ad abbracciarmi

Tornò indietro e mi abbracciò.

Io: Dai un po' mi eri mancato anche se ero incazzata con te

Je: Anche tu Gaia, non sai quanto. Ti voglio bene


Instagram Jenia GrebennikovWhere stories live. Discover now