Capitolo 22

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Passavo ormai tanto tempo su quel tetto, era come se tutto si fermasse lì, il mio dolore e i miei pensieri.
Erano passate settimane da quello scontro con Daniel, ma niente era cambiato oltre a quello.

Passavo le mie giornate a chiacchierare con Luce, andavo da katy, sentivo i miei e erano anche venuti domenica scorsa.

Nei giorni seguenti a quello scontro, Daniel andava nel nostro posto, quella panchina e quella fontana che aveva permesso di farci incontrare.
Mi accorsi di lui solo dopo 2 giorni che affacciandomi alla finestra lo vidi lì, con lo sguardo rivolto verso la facciata della mia camerata. Quel giorno mi vide, ci guardavamo, anche nei giorni successivi, ma questo non portò a nulla, solo a soffrire per entrambi.
Per questo avevo fatto mettere una tenda, in modo da non farmi vedere da lui .
Continuò per una altra settimana, poi smise di venire, forse capì o semplicemente si era stancato e aveva ragione.
Io invece avevo trovato conforto sul tetto dell'ospedale, avevo chiesto il permesso di stare lì e vedere il tramonto tutti i giorni.
Portavo con me, sempre, una piccola coperta e miei disegni.
Nessuno sapeva dove mi trovavo solo il dottor Robbinson, che dopo aver acconsentito la mia richiesta aveva espresso semplicemente di stare attenta.

La mia malattia invece era stabile si era accelerata, però non aveva dato nessun segno di pericolo. Le chemio stavano funzionando .
Avevo iniziato di nuovo a studiare, era il mio secondo anno di università e da li a poco dovevo eseguire alcuni esami.

Ero completamente immersa nello studio, nei miei disegni e in quel posto quando qualcuno fece un colpo di tosse.
Mi girai di scatto incredula che qualcuno mi avesse trovato, lì sopra, dove tutto taceva.

Quel ragazzo che tanto avevo evitato mi guardò negli occhi e venendo verso di me mi fece segno " Posso sedermi vicino a te?"

Annuì senza proferire parola.

La sua vicinanza, il suo profumo era come aria pura per i miei polmoni, per non parlare del mio cuore che si accese come non faceva da tanto,martellava nel petto senza sosta.
Stranamente non ero agitata, mi sentivo tranquilla.

"È così hai trovato un altro posto in cui rifugiati.. " disse calmo, non era nervoso o arrabbiato, semplicemente tranquillo, proprio come me.
Accenai un sorriso,ma non risposi guardavo diritto davanti a me quel panorama mozzafiato fatto di palazzi e parchi .
Il sole stava calando e io e Daniel li pronti ad accogliere quelle sfumature del cielo. Andavano all'arancione al giallo fino ad estendersi sempre più nel cielo cristallino.

"Mi sei mancata Elena"

" anche tu Daniel.."

Ci beammo di quel tramonto e dei nostri silenzi, di quella adrenalina che nasceva quando stavamo vicino. Tutto era perfetto il panorama e lui.

"Parlami Elena , ti prego , grida, insultarmi, ma di qualcosa.."

" va via Daniel ..."

Avvicinò le sue mani al mio viso e con un dito sollevò il mio volto in modo da poter incastrare i nostri occhi. Fu proprio in quel momento che vidi la sua sofferenza, i suoi occhi emanavano tristezza, erano di un verde scuro con un luccichio dorato .
Come potevano gli occhi esprimersi così? Come si poteva capire anche non aprendo bocca? Eppure lui, mi scrutò ogni parte di me, spogliò la mia anima e non se ne rese conto. Daniel mi faceva diventare vulnerabile solo al tocco.
Mi alzai e bloccai il contatto visivo, stavo raccogliendo le mie cose per andarmene, ma la sua mano delicata bloccò il mio polso..

" Non andrò via io, ma questa volta neanche tu Elena capisci ? Non te lo permetterò almeno fin quando non mi dirai che per te non sono stato nulla, dimmelo Elena gridamelo in faccia che per te non sono niente, dimmi che non provi nulla per me .."
Lasciai violentemente la sua presa e iniziai a innervosirmi facevo passi avanti e lui man mano uno indietro
" cosa della frase vai via non capisci eh? Non voglio vederti ok? " gridai con tutta la voce che avevo in corpo e lui sfacciato "non hai risposto alle mie domande .."

"Cosa vuoi sapere se provo qualcosa per te ? Se mi sono innamorata di te? Bhe mio caro Daniel io non lo so, non so cosa significa vabbene? Quel che sono consapevole e che ho trascorso il più bel mese del mondo, mi hai fatta sentire viva, felice e non posso dirti di non provare nulla perché non è cosi ok? Contento? .." gridai con tutto il fiato che avevo in corpo puntando un dito contro di lui picchiettandolo sul sul petto.

Mi bloccò in un abbraccio e mi sussurrò all'orecchio "Voglio essere quel Daniel , Elena , quel Daniel che aspetta la sua Lucida per amarla, voglio che ti fidi di me perché anche se non vorrai io aspetterò come il tuo amato angelo .."

Fu in quel momento che capì di essermi innamorata di lui. Non riuscivo a stare senza, avevo bisogno di lui, delle sue attenzioni del suo ridere e dei suoi baci, come l'aria. Se c'era lui con me, il mondo faceva meno male , se stava lui io ero felice.
Daniel era, più o meno la cosa che mi faceva desiderare di essere viva.
Capì che niente aveva senso senza di lui, così lo baciai con tutta me stessa. Fu un bacio disperato il nostro. Un bacio che avevamo desiderato da tanto . Un bacio travolgente che mi fece dimenticare di tutto il male che mi faceva il mostro che avevo.
Per una volta nella mia vita , non avevo scelto me stessa, ma avevo scelto noi.

La Forza del Cuore  ( COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora