Gran Ballo parte 2

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Cloette è ancora indecisa, guarda più volte tutti gli invitati, il suo sguardo si posa su quello di David, ma non ha il coraggio di sceglierlo. <<Cosa penserebbe lui se lo facessi? E cosa penserebbero gli altri, compreso Hanry?>>. I suoi pensieri vengono interrotti dalla voce del conte.
"Se posso darvi un consiglio altezza, è giusto che a condividere questo onore con voi ci sia Sir David, l'eroe del giorno"
Cloette è sorpresa dal consiglio datogli da Hanry, l'ultima volta lo aveva definito un nemico, ma sa bene che ogni cosa detta da lui non è casuale.
"Avete ragione Conte, il cavaliere merita un premio per tutto ciò che sta facendo in difesa del nostro Regno".
Cloette si alza in piedi, David le si avvicina. È teso ed incredulo, non aveva mai osato chiederle di danzare insieme. Arrivato da lei fa un inchino e poi presa la sua mano la conduce delicatamente al centro della sala. L'orchestra intona le note di un famoso Valzer, intorno a loro si dispongono tutti gli invitati, a cerchio, per ammirarne la bellezza ed eleganza. Come da tradizione, arrivati a metà del ballo, anche gli altri invitati si uniranno alle danze. Cloette trova che David stia conducendo il ballo magnificamente, lei si lascia trasportare in volteggi che rendono ancora più ampio il suo abito. Si guardano negli occhi ma nessuno dei due osa dire una parola, non adesso che sono così osservati almeno. David ha l'impressione di perdersi nell'azzurro cielo degli occhi di lei, così intensi, così ipnotici. Ma anche Cloette è catturata dagli occhi neri di David, non aveva mai potuto notarli così da vicino, e certamente non aveva mai visto niente del genere, così scuri da far fatica a distinguere la pupilla dall'iride. Dopo uno dei tanti volteggi, Cloette sente che qualcosa non va, chiude gli occhi e trattiene il respiro in preda al dolore alla spalla. David la sente irrigidirsi, non ne comprende il motivo.
"Va tutto bene principessa?"
"Si" riesce a dire cercando di controllare il suo tono e la frequenza respiratoria. Nel frattempo tutti gli invitati si uniscono alle danze. Adesso David, si sente più leggero e vorrebbe provare a chiarire con lei il malinteso del mattino.
"Riguardo a ciò che è successo oggi..." Cloette lo interrompe, l'ultima cosa che vorrebbe in questi momento è conversare, con la paura che dal suo tono possa trasparire sofferenza.
"Non ne parliamo, è tutto dimenticato".  "Vi prego principessa, vorrei potermi spiegare"
"Stavate solo eseguendo degli ordini, l'ho capito".
La musica termina, il primo ballo si conclude. David sta per chiedere a Cloette di ballare ancora insieme ma non fa in tempo, il conte di Katte lo batte sul tempo.
"Principessa, posso avere l'onore?".

"Non mettere in pericolo la tua copertura mai più" le dice in tono fermo mentre fa un sorriso, agli occhi degli altri la loro deve sembrare una tranquilla conversazione.
"Speravo che mio padre prendesse in considerazione il mio pensiero, ma mi sbagliavo" abbassa gli occhi sconsolata.
"Sei rigida, perché?"
"Non lo immagini?"
"Perché non hai preso gli antidolorifici?"
"L'ho fatto!" Risponde stringendo gli occhi per il dolore ed ormai spazientita dai modi sempre duri di Hanry.
"Anche con David eri così? Sì è accorto di qualcosa?"
"I-io non lo so, non credo". In realtà è certa che lui abbia notato la rigidità del suo braccio, ma non ha il coraggio di dirlo ad Hanry, ultimamente sembra non farne una giusta e non vuole deluderlo ancora.
"Seppure lo avesse notato e gli fosse sorto il sospetto non ti avrebbe comunque mai tradita, è per questo che ti ho consigliato di danzare con lui"
"Perché dici questo?"
"È innamorato di te". Cloette è spiazzata ed imbarazzata da quella risposta. Non riesce a dire null'altro.
"Termina il ballo con me, poi recati in terrazza, da lì ti verrà facile declinare gli inviti che riceverai. Domani mattina ci servi al ritrovo, ci sono pessime novità purtroppo"
"Si tratta di Charlotte vero? L'hanno imprigionata?"
"Sì, e non soltanto lei, ne parleremo domani". Cloette abbassa gli occhi, si sente terribilmente in colpa per quanto successo.

Derek si trova fuori le stalle, come di consueto si occupa di controllare le carrozze degli invitati. Mentre accarezza uno dei cavalli più belli che abbia mai visto gira lo sguardo verso la terrazza della sala da ballo. Lì ci sta Cloette, probabilmente lo stava osservando già da un po', lei sta sorridendo e gli fa un cenno di saluto col capo, lui ricambia facendole una riverenza volutamente goffa, voleva farla ridere e ci è riuscito. Vede comparire qualcuno alle spalle di lei e prontamente si nasconde dentro la stalla ma continuando ad osservare la terrazza.
"È David!" dice con tono irritato.

"Che dolce risata, pensavate a qualcosa?"
Cloette si gira al suono di quella domanda.
"Sir David, non siete a ballare?"
"In realtà non amo così tanto i balli, ma secondo mio padre questi eventi di corte non si possono saltare, soprattutto se si vuole far carriera" si avvicina fino a ritrovarsi poggiato alla ringhiera, proprio di fronte a lei.
"Voi di certo non avrete problemi a far carriera, mio padre non ha mai nascosto la stima che nutre per voi"
"No, lui no". La guarda e vi è un momento di imbarazzante silenzio, poi lei torna con lo sguardo verso i giardini.
"Ho apprezzato ciò che avete detto a tavola, è stato un commento coraggioso"
"Coraggioso? Secondo molti la mia opinione era inesperta e stupida" risponde in tono aspro, senza più nascondere la rabbia che prova per ciò che era successo.
"Ma infondo a chi interessa veramente l'opinione politica di una donna? L'avete sentito mio padre <<sono gli uomini a governare>>, volendo sottolineare il fatto che io nonostante sia la sua unica figlia, non conterò nulla, ma sarà l'uomo che lui sceglierà per me, ad avere decisioni governative". A David dispiace sentire quelle parole, ma soprattutto l'amarezza con cui vengono pronunciate.
"Posso immaginare ciò che provate"
"No, vi assicuro che non potete. Nessun uomo può comprendere ciò che prova una donna costretta a darsi ad un uomo che non conosce, che non ha scelto e che di certo non ama. E ancora meno potete comprendere come ci si sente nel non venire considerate in nessuna decisione".
"Probabilmente no, ma se credete che nei matrimoni combinati sia solo la donna a soffrire allora il vostro pensiero è al quanto egoistico". David rimane un momento spiazzato, nemmeno lui sa come le sia uscita quella frase, Cloette lo guarda stupita.
"Ehm, io... Perdonatemi altezza, è chiaro che non intendessi dire ciò che ho detto, io, non so, la frase mi è uscita male, volevo dire che...". La risata tenera di Cloette lo fa interrompere.
"Perché ridete?"
"Scusatemi, ma non ho resistito al vostro goffo modo di giustificarvi" dice in tono dolce.
"Non avete motivo di scusarvi, è bello poter scambiare opinioni con chi ha il coraggio di dirmi veramente ciò che pensa. Ma ora vogliate scusarmi" dice Cloette prima di fare un cenno di saluto e lasciare la terrazza.

David rimane in terrazza, ripensa a ciò che è appena successo, quando si sente poggiare una mano sulla spalla.
"Una principessa e una bandita, possibile che tu non possa innamorarti di una donna alla tua portata?" Esclama Philip divertito. David lo guarda con aria indispettita.
"Non mi piace Lady Bluette, e smettila di ripeterlo, vuoi che venga condannato per tradimento?!" Philip scoppia a ridere.
"Rilassati e chiaro che si sta solo scherzando e comunque perché hai escluso solo la bandita? Allora non mi sbagliavo del tutto" dice Philip per poi fare un sorrisetto compiaciuto, cosa che fa nuovamente irritare David.

Terminato il ricevimento tutti gli invitati si recano verso le proprie carrozze. Derek si avvicina ad Hanry.
"Conte di Katte, vi serve aiuto?". Hanry lo guarda e fa un impercettibile segno affermativo con il capo, mentre a voce rifiuta l'aiuto. Questo è il loro modo di comunicare. Derek ha compreso, <<domani la banda si riunisce>>.

Spazio Autrice
Ammetto che in questo capitolo non è successo molto, ma vi prometto che il prossimo sarà più avvincente...
Comunque se vi va lasciate una stellina ed un commento

Lady Bluette (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora