C'è quel momento della giornata in cui non sai cosa fare, il mondo diventa grigio e passi le ore sul letto a guardare il cellulare, i compiti non li hai fatti, vabbè, tanto non li faresti comunque. Magari avevi anche degli impegni ma li hai saltati e sei lì, davanti al niente con lo sguardo fisso al muro chiedendoti perché.
Guardi fuori. Tutto tace, dalla tua finestra si intravedono soltanto le luci della sera che illuminano la strada e le insegne lampeggianti dei negozi. Tu osservi, il tempo sembra fermarsi, ai tuoi occhi tutto sembra piccolo ed insignificante, ma forse sei soltanto tu l'unica cosa insignificante.
Qualche volta ti alzi, magari per andare in bagno o per mangiare qualcosa. Hai il viso di chi non dorme da giorni eppure non hai mosso un dito, cos'è che ti consuma così tanto?
Cammini nella tua stanza in cerca di qualcosa da fare, ma ci sono così tante cose che la tua testa va in confusione, e allora ti siedi, guardi fuori, non stai cercando qualcosa stai solo aspettando che il tempo passi, stai solo provando a non pensare alla solitudine che provi, vorresti scappare da quella camera, ma non puoi e quindi resti lì immobile con la mente che viaggia, provi ad uscire dalla tua gabbia ma alla fine c'è sempre qualcosa che ti riallaccia le catene ai polsi, potresti fare mille cose ed invece pensi, pensi, pensi che alla fine si sa, pensare fa solo male.
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Racconti nati dalle Lacrime di chi non sa parlare a voce alta
Historia CortaNon so gridare, quindi scrivo. ~ b r e v i r a c c o n t i ~