Il profilo bianco dell'altare della patria si staglia oltre il tappeto di tegole, terrazzi, giardini pensili, interrotto solo dall'ansa grigiastra e pigra del Tevere. Da dietro la parete di vetrocemento al venticinquesimo piano si ammira un paesaggio della città eterna che non risparmia nulla all'occhio di chi guarda; una vista che evidenzia ogni contraddizione, ogni stridore tra cemento e mattoni, tra giovane acciaio brunito e rame verdastro ossidato dai secoli.
Palazzi in cristallo e calcestruzzo sopravanzano antiche dimore di nobili e papi, palazzi come la sede della "BBC Costruzioni".
Bruno Belleri fa rotolare i cubetti di ghiaccio sul fondo del bicchiere, poi butta giù l'ultimo dito di Martini, regala ancora un altro sguardo alla città distesa ai suoi piedi, addenta l'oliva e la sfila dallo stuzzicadenti. Nella sala conferenze lo sta aspettando la presentazione del suo progetto più ambizioso.
Dà le spalle alla vetrata, appoggia il bicchiere sul vetro della scrivania, sfiora la superficie dell'interfono.
- Siamo pronti, Katia?
- Sì, signor Belleri. Ci sono tutti, la stanno aspettando.
- Molto bene.
Sfiora di nuovo l'interfono e la comunicazione si chiude.
Ripensa a quando ha ereditato l'impresa di costruzioni dal padre stroncato da un incidente stradale quando lui aveva poco più di vent'anni.
Resistere alle pressioni della madre e degli avvoltoi che avrebbero voluto vederlo cedere l'azienda per dedicarsi ad altro era stato tutt'altro che semplice. Così come non era stato semplice riuscire in poco tempo a trasformare quella piccola impresa in una delle maggiori realtà italiane nel campo dell'edilizia.
Si gira di nuovo verso la vetrata che occupa l'intera parete dietro la scrivania, non guarda il sontuoso panorama, ma la sua immagine riflessa: i capelli grigio scuro tagliati a spazzola s'incastrano in un viso dai lineamenti più duri e spigolosi di quelli di diciannove anni prima.
Diciannove anni, tanto era servito per realizzare un miracolo solo in apparenza impossibile. Certo, era stato indispensabile dare una mano alla sorte, soprattutto nei primi anni, quando tutto il lavoro gravava sulle sue spalle e sulla sua inesperienza: aveva considerato le amicizie influenti come parte dell'eredità e, a differenza del padre, non si fece scrupoli nel chiedere e pagare favori a politici e malavitosi; ma ciò che rappresentò la svolta per la BBC fu un'idea tutta sua. E grazie a quell'idea, ora è lì.
Sorride compiaciuto, si sistema il colletto della camicia bianca privo della cravatta, che non mette mai, infila la giacca del completo nero, poi si dirige a lunghi passi verso la porta dell'ufficio, che trova già aperta da Katia, la sua segretaria personale.
- Ha con sé gli appunti che le ho dettato?
- Sì, signor Belleri. - la donna mostra una cartelletta in pelle con il marchio della BBC Costruzioni impresso a fuoco.
- Allora possiamo andare.
Katia fa strada lungo il corridoio che attraversa l'open space e conduce alla meeting room aziendale, Belleri la segue, gli occhi grigi incrociano gli sguardi reverenziali dei dipendenti, che ricambia con sorrisi preconfezionati.
Il corridoio termina davanti a una porta a due battenti. Katia si ferma e si mette di lato, poi guarda Belleri in attesa di un suo cenno.
- Sono pronto. - dice.
La donna apre la porta.
Oltre la soglia la sala conferenze della BBC Costruzioni S.p.a., le poltroncine riservate al pubblico sono occupate a macchia di leopardo, gli astanti divisi in gruppuscoli parlottano nell'attesa che l'evento abbia inizio. In fondo alla sala, su di una pedana rialzata, è pronto il tavolo attrezzato con microfoni e un computer portatile. Quando Belleri fa il suo ingresso, per un istante brevissimo, cala il silenzio poi tutti si dirigono verso di lui. Una selva di mani si tende verso Belleri, che affabile le stringe una a una. Sorride. Mentre avanza verso il fondo della sala dispensa e riceve pacche sulle spalle, regala inchini appena accennati a potenti politici ed eleganti baciamano alle loro signore.
Si arresta e si guarda attorno.
- Katia, non abbiamo mandato l'invito al ministro?
- Ha avuto un contrattempo, me lo hanno comunicato poco fa.
- Dovrebbe esserci il sottosegretario al suo posto.
- Anche lui è col ministro, hanno mandato un alto funzionario.
Indica un uomo sulla quarantina, seduto, che prende appunti su
di un'agenda.
- Bene, vedo invece che Vitali è venuto di persona.
- Sì, la sua banca crede molto in questo progetto. Pare che investirà capitali consistenti a sostegno.
Belleri sorride soddisfatto, poter contare su di una banca come la FinCapital è fondamentale se si vogliono raggiungere obbiettivi ambiziosi. Tuttavia la sua segretaria non immagina quale sia l'unica cosa in cui Vitali crede davvero.
- Un ottimo lavoro, Katia, direi che possiamo cominciare.
Belleri con un rapido cenno del capo chiama a sé chi lo assisterà
nella presentazione.
Mentre i partecipanti prendono posto sulle poltrone, si dirige verso la pedana, le luci si abbassano e il logo della Bruno Belleri Costruzioni compare luminoso sullo schermo da proiezione alle spalle del tavolo.
Belleri siede senza dire nulla, fa un cenno di assenso e le immagini cominciano a scorrere.
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Dove scorre il male
Mystery / ThrillerDieci anni fa. In una notte d'estate, un intero quartiere viene spazzato via. Oggi. In una piovosa mattina d'autunno due writer vengono giustiziati alle porte della capitale. Due eventi parte di un enigma che solo il commissario Sammarchi è in grado...