A tempo debito.

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Mentre pensi se sia giusto o sbagliato,
ti perdi ad osservare il cielo stellato.
La tua scelta ormai hai preso
seppur felice non sembra ti abbia reso,
infatti non nasce nessuna spontanea risata
quando chiedi «come è andata?».
Alcun sorriso contagia il tuo sguardo
il quale rifugge codardo
nella fredda indifferenza
che non scalfisce l'apparenza.
Ora le iridi sono illuminate
dalle lacrime rimaste incastrate
tra la delusione e l'amarezza
poiché hanno lo stesso sapore di una carezza.
«Mi manchi» è ciò che ti vorrei dire,
eppure è ciò che non vorresti sentire.
L'inverno ha gelato i fiori
proprio come i cuori,
ma soltanto tu conosci la verità,
celata con grande affannosità.
Per questo nient'altro mi è concesso fare
se non scrivere tali parole amare.

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