"Siamo a casa"
Annunciai apprendo la porta.
"HEY HEY HEYYY"
"Oh ciao, bokut- dov'è T/N?"
Mi girai di spalle.
"AH. M-ma perché siete entrambi dentro la mia felpa"
"Kenma aveva freddo" "T/N aveva freddo"
Rispondemmo all'unisono finendo per guardarci.
"Beh, bokuto è arrivato poco fa e ora sta giocando alla play"
"Ho notato" sussurrò T/N sbadigliando e stringendomi più forte.
"ha sonno" affermò kuuro vedendo la ragazza con gli occhi chiusi appoggiata alla mia schiena.
"Che c'è kenma?"
Domandò poco dopo kuuro vedendo la mia reazione.
"S-si è addormentata in piedi"
Sussurrai guardandola con la coda dell'occhio.
Il Moro sorrise e fece un cenno con il viso indicandomi di portarla in stanza.
La presi in spalla facendo attenzione a non svegliarla e la poggiai sul mio letto.
Posizionai dei cuscini e una coperta e terra e mi misi lì.La mattina dopo mi svegliai sentendo un penso sul petto, tentai di muovermi ma non ci riuscì.
"T/tn?" Sussurrai assonnato.
Si era raggomitolata su di me, il viso sul mio petto e la gamba intrecciata tra le mie cosce, non era la prima volta che dormivamo assieme ma non la smetteva di intenerirmi.
Se ero abituato, perché mi sono messo per terra? Perché le mie insicurezze mi portano a pensare che una volta sveglia lei si potesse arrabbiare con me e non vorrei mai che accada.
La abbracciai ritornando a dormire."OIIIII SONO LE 3 DEL POMERIGGIO IDIOTI"
sentì delle urla raccapriccianti, è ovviamente la voce di terushima.
"Oh madonna, proprio il bambino iperattivo doveva svegliarmi"
"Oi a chi hai dato del bambino iperattivo?"
"A nessuno~"
feci per svegliare T/N che però si stava già stiracchiando poi mi stiracchiai anche io.
Passammo l'intero pomeriggio a giocare e a tentare di cucinare, fallendo miseramente, dovendo poi chiamare sugasawa aka sugamama.
Verso le 8 coloro che non vivevano in questo appartamento ritornarono a casa lasciandoci io e Kuuro nuovamente soli.
Mi stiracchiai chiudendo la porta e mi lanciai sul divano che era tutto disordinato.
Kuuro stava bevendo un sorso d'acqua quando si avvicinò e si mise a terra in parte al divano.
Si girò in modo da guardarmi in faccia, io ero sdraiato.
"Mh?"
Appoggiò la guancia sul divano e non la smise di guardarmi, poi sorrise.
"Fai impressione"
Confermai mettendogli la mia mano in faccia, lui mi afferrò delicatamente il polso e la spostò.
"Non sei mai cambiato"
"Cosa intendi dire con questo?"
"Intendo dire che...non importa cosa succede, tutti gli anni passati, le tinte tarocche che ti fai, te sei sempre lo stesso, nessuno ti ha mai cambiato."
"Questo perché gli unici che potevano cambiarmi mi sono stati accanto sin da piccolo, sono cresciuto con voi e voi siete gli unici che possono realmente cambiarmi, perché vi ho dato la mia anima"
Kuuro sorride dolcemente e rise.
"Non è da te mostrare affetto" mi scompigliò i capelli.
Rilasciai un mugolio infastidito e spostai la sua mano.
Quando cessarono le sue risate mi richiamò.
"Kenma?"
"Mhh?" Chiesi ancora infastidito.
"Ti voglio bene"
Rimasi qualche secondo in silenzio e poi sussurrai un "anch'io"
Azione che fece sorridere ancora di più il Moro che mi abbracciò.
"Comunque le mie tinte non sono tarocche"
"Behhh"
"Oi."
"Ok, ok, ok, ma hai la ricrescita lunga quanto il mio cazzo"
"Oi con le parole, comunque mi sa che li ritingo tutti di nero...o boh forse un'altro colore"
Kuuro annuì sorridendo.
Così ci addormentammo mezzi abbracciati, io sul divano e lui per terra.
Una settimana dopo uscii per la parrucchiera e tinsi le punte bionde di nero, ritornando come un tempo.
"T/N?"
Erano le 7 e il sole stava tramontando, riuscivo a vederla a malapena ma sono riuscito comunque a riconoscerla.
Era per terra sulla sponda del fiume vicino a casa mia e di kuuro, appoggiata ad un albero rannicchiata su se stessa e coi capelli che le coprivano il viso.
"T/N!"
Corsi subito da lei capendo che qualcosa non andava, mi abbassai, le spostai i capelli dal viso e le alzai il mento con d'indice.
Ciò che vidi mi spezzò il cuore, lacrime salate si posavano sulle ferite che si trovavano sul suo viso.
"T/n... che è successo?" Riuscì a malapena a parlare, lei si girò non riuscendo a guardarmi negli occhi, sospirai e abbassai lo sguardo, le presi la mano, mi girai e la misi sulle mie spalle, lei tentò di scendere ma non ci riuscì.
"Kenma mettimi giù!"
Urlò colpendomi con le gambe.
Non risposi ma la portai a casa, nessuno dei due parlò.
Kuuro era da tsukishima e sarebbe ritornato tardi.
La portai in bagno e la appoggiati sul lavandino, lei mantenne lo sguardo basso mentre io presi del disinfettante, del cotone e dei cerotti.
Iniziai col versare del disinfettante sul cotone e pulire le ferite.
T/N faceva del suo meglio per trattenere i gemiti di dolore.
"T/N...non serve far finta di essere ok, ti conosco e so quando qualcosa non va...T/N...ti chiedo solo...di essere te stessa con me, per favore"
Lei mi guardò finalmente dritto negli occhi, nessuno disse nulla, eravamo solo noi due, a fissarci...nient'altro, non c'era nulla ma noi.
Finalmente si decise a parlare.
"Non ho più una casa"
"Sarò io la tua casa"
Lei mi guardò stupita prima di scoppiare di nuovo a piangere, mi abbracciò.
Tremava, molto e ciò mi faceva soffrire ancora di più.
"k-kenma..grazie di esistere, mi sei sempre rimasto vicino a-anche nei momenti più difficili, sei sempre stato l'unico che mi ha accettata, quello che mi fa sentire giusta...<<mi sento come se la mia esistenza non è nulla ma uno sbaglio>>
<<allora la renderò giusta>>...ricordi?"
Mi sorrise debolmente.
silenziosamente scese una lacrima sulla mia guancia.
Si allontanò e mi guardò negli occhi di nuovo.
"...perché...continui a starmi vicino? Perché non smetti di camminare con me?"
scossi leggermente la testa.
"Non sto camminando con te, tu mi hai insegnato a volare e ti ringrazio, mi hai insegnato anche a vivere, non solo esistere, ad ascoltare, non sentire, a vedere, non osservare, a provare...e non pensare"
Li mie mani si trovavano sui suoi fianchi e le sue braccia attorno al mio collo.
Scese dal lavandino.
"Ti voglio bene"
Mi sorrise asciugando le sue lacrime
"Anche...io" sorrisi e asciugai anche le mie.
"Ora, fatti un bagno caldo e rilassati, io intanto preparo la cena, mh?"
Lei annuì con un mugolio e io uscì dal bagno.
Dopo un ora finì di preparare la cena e sentì T/N chiudere la porta del bagno