4-La terza rapina

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Il professore iniziò a parlare, disse varie cose, che aveva molte idee in mente, ma che quella era la più sensata.
<< Professore, cosa rapineremo? >> Chiese Tokyo
<< Cosa rapineremo? Rapineremo la gioielleria di Gallen Herson!! >>
Tutti lo guardarono stupiti, e Denver chiese << Chi sarebbe Gallen Herson? >>
<< Non chi, cosa. Gallen Herson, o almeno quello che ne rimane, era un ricco proprietario di miniere, un giorno trovò il diamante rosa, dal valore di centodue miliardi di euro a grammo; lui ne trovò esattamente otto tonnellate, era il più ricco del mondo, ma solo per poche settimane. Durante il trasporto di alcuni pezzi del diamante, inciampò su un masso caduto, inciampando cadde e si ruppe una gamba. Nessuno venne lì a soccorrerlo, erano troppo impegnati ad ammirare il diamante che non sentivano le sue urla, e dopo due anni lo trovarono là dentro, morto di fame e di sete. Ora il diamante è custodito nella sua vecchia gioielleria, ormai non è più in vendita, ma è visitabile, e noi approfitteremo di questo!! >>
Bogotà intervenne << Quindi ruberemo ad un morto? >>
<< Proprio così!! >> Rispose il professore.
Tutti si misero a ridere, stavano per fare il colpo del secolo, e continuarono a ridere, ridere e ridere. Ma le risate non durarono eternamente, Gandia era già arrivato nel rifugio, e aspettava il momento migliore e poi... Boom, zack, boom. Tutti si misero a piangere, era vero, Gandia l'aveva appena ucciso, senza rimpianto, Gandia era un assassino, e colpì di nuovo, stavolta andò a segno, la tristezza negli occhi della banda era più che evidente. Tristezza, rabbia, collera, tutto quanto in un solo momento, Helsinki aveva perso tutto, Oslo, Nairobi, ma stavolta non poté accettarlo, prese una granata e la lanciò addosso a Gandia, che cadde a terra. A Helsinki bastava, continuò, prese un coltello e cominciò a staccargli gli occhi, poi gli bucò un polmone, lo stava per fare soffocare, quando gli ficcò il coltello in bocca, poi sul fegato, poi sul ginocchio.
<< Soffri, devi soffrire!! >> Ripeteva Helsinki, ma stavolta la banda non lo fermò, anzi, lasciarono il cadavere a terra e corsero da Gandia, e piano piano lo uccisero.

La casa di carta ( nelle mani del dolore )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora