6-La vendetta della banda

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La banda ormai non c'era più, se si può chiamare banda, Lisbona fece la stessa fine di Tokyo, Palermo e il professore, suicidati dalla disperazione. Denver e Stoccolma dovettero scappare con loro figlio, andarono in paesino in Umbria, dove nessuno avrebbe cercato. Rimasero in tre, gli unici talmente forti da resistere, Helsinki, Bogotà e Marsiglia. Cosa potevano fare, il piano era del professore, il genio era il professore, loro erano il braccio, un soldato, un saldatore e un sicario, non potevano di certo inventare il piano del secolo, ma forse potevano agire tramite braccia. Corsero verso la valigia del professore, certo, frugare nella valigia di un defunto non è la cosa migliore, ma loro lo dovevano fare, loro dovevano agire. Trovarono i piani del piano, sapevano come rapinare la gioielleria, ma il piano era progettato per nove, non per tre. Pensateci, un saldatore deve sapere bene cosa e dive saldare, deve avere l'ingegno per stare attenti a non bruciarsi, un soldato deve sapere come scappare o difendersi nel modo giusto, e infine un sicario deve stare attentissimo a non farsi scoprire, la mente c'era. Dopo qualche settimana il piano era perfetto, l'unica cosa da fare era studiarsi per bene il piano.
Il piano consisteva nell'intrufolarsi nei camion di trasporto, trasportavano di tutto, viveri, carta igienica, quello che serviva, ed è così che riuscirono ad entrare nella gioielleria con le maschere di Dalì. Ma stavolta, invece di rubare il diamante, decisero di incidere sul diamante il simbolo della resistenza, le maschere di Dalì. Dopo due mesi di studio decisero di entrare in azione!!

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