C'era una volta il mondo, il nostro mondo. Una Terra bellissima ma che correva troppo, tanto da preoccupare lo stesso Kairos, il dio del tempo.
Dal suo palazzo di orologi, osservava le lancette impazzite, girare sempre più velocemente. Gli orologi più grandi, rappresentavano le nazioni, quelli più piccoli i singoli esseri umani.
Nonostante lui fosse il dio del tempo, non sapeva cosa fare ed era sempre più preoccupato per la sorte dell'umanità.
Decise quindi di andare a trovare Gea, la dea creatrice della Terra e di tutti gli elementi.
Quando arrivò alla sua splendida dimora, all'interno di un'enorme quercia secolare, rimase stupefatto.
Gea giaceva priva di sensi sul suo trono, fatto di rami, edera e rose. Spaventato Kairos corse da lei e la strattonò dicendo : "Gea svegliati! Ti prego rispondimi!"
La Madre Terra bruciava da quanto era calda, aveva la febbre altissima. Alle parole del suo amico, aprì leggermente gli occhi e starnutì. Tante goccioline caddero sulla Terra come rugiada, ma non era un presagio di qualcosa di buono.
Kairos le chiese cosa stesse succedendo e Gea iniziò il suo racconto:
"I miei amati essere umani, hanno perso qualcosa d'importante nella fretta di andare sempre più veloci. Sono malata, i miei mari e i miei fiumi sono malati, come anche le mie piante, l'aria stessa e i miei poveri animali. Se gli uomini non troveranno quello che hanno perso, io non potrò più porre rimedio a quello che stanno facendo".
Preoccupato, il dio del tempo le chiese : "cosa hanno perso gli esseri umani?"
"La scintilla di luce nei loro cuori. Aiutali, ti prego, prima che sia troppo tardi!" furono le ultime parole che riuscì a sussurrare Gea, prima di cadere in un sonno profondo.
Kairos corse alla sua torre, non sapeva cosa fossero le scintille di luce, ma voleva fare qualcosa. Pensò che se il problema era legato al tempo che scorreva troppo velocemente, allora doveva fare qualcosa per rallentarlo.
Nel riflesso dell'orologio, il più grande di tutti, che rappresentava il mondo intero, vide l'umanità stremata da una malattia che circolava veloce, silenziosa e invisibile. Aprì il vetro del grande orologio e con tutta la sua forza, cercò di frenare le lancette impazzite.
In quel preciso momento, una nazione alla volta, iniziarono a rallentare. Le persone non erano più in giro o al lavoro ma nelle loro case.
Qualcosa stava funzionando, il brutto male sembrava diminuire ma era sempre lì, come un'impalpabile nube nera.
Kairos sapeva che non poteva lasciare le lancette, altrimenti tutto sarebbe sprofondato nel caos. Doveva trovare il modo per avvisare gli esseri umani, che avevano perso qualcosa e che dovevano ritrovarlo.
Al centro del grande orologio, c'era una sfera di cristallo che era collegata alla Terra.
Il dio del tempo, provò a mandare il suo messaggio attraverso di essa a tutto il genere umano.
Concentrò lì la sua magica energia , affinché lo sentissero tutti ma si accorse che in realtà, gli unici a percepire il suo messaggio erano solo i bambini.
La mente degli adulti, nonostante il tempo fosse rallentato, correva ancora troppo velocemente e non era in grado di recepire l'importante avvertimento.
I bambini ascoltavano curiosi, pur non sapendo cosa fossero le scintille di luce che avevano perso. Provarono a parlare con i loro genitori, che preoccupati per quello che stava accadendo, non gli diedero ascolto.
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Scintille di luce
FantasyIn un periodo così difficile, ho pensato che sarebbe stato bello realizzare qualcosa per intrattenere i bambini. Hanno il diritto di continuare a sognare e di vedere presto il lieto fine di questa brutta situazione. Ho scritto per loro una favola, u...