"Momenti inopportuni"

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Cesare sapeva di non essersi comportato bene nei confronti degli altri componenti della Valle in quei giorni, ma aveva bisogno del loro aiuto, e ne andava anche della serenità collettiva.

Si preparò un discorso, giusto per non rimanere senza nulla da dire, in ogni caso, e si fece coraggio.

<< Ho bisogno che uno di voi faccia finta di stare con me, così da convincere Dario a smettere di starmi addosso, e capisca il mio totale disinteresse per Nic! >>

Le facce scioccate con cui lo guardarono Nelson e Tonno gli smorzarono tutto il coraggio acquisito nelle ore precedenti.

Insomma, gli stava chiedendo di fingere, non comprendeva perché fossero così sconcertati.

<< Stai dicendo sul serio? >> gli domandò Tonno, poco convinto.

Pensava fosse uno scherzo.

E se non era uno scherzo, la situazione stava prendendo una piega molto strana.

<< Certo che sto dicendo sul serio! Rega, lo so, sono stato una merda ultimamente, però aiutatemi, per favore! >> li supplicò << Non so cosa fare! >>

<< Quindi... è per questo che non ci sei con la testa ultimamente? >> chiese Nelson, titubante.

Alla sua risposta affermativa, i due si guardarono, domandandosi sul da farsi.

Avrebbero entrambi aiutato Cesare senza pensarci due volte, il tutto stava nel: Chi dei due sarebbe stato disposto a spingersi più lontano, nonostante si trattasse di finzione?

Per quanto la loro apertura mentale fosse ampia, gli era stato chiesto di mostrarsi in atteggiamenti confidenziali, intimi, comprese carezze e baci, anche se, questi ultimi, occasionalmente o in caso di estrema necessità.

<< Ti voglio bene, Cesare, lo sai, ma se c'è uno che non bacerei mai all'interno della Valle sei tu! >> disse Tonno tirandosi indietro.

<< Lo so, anche a me fa rabbrividire l'idea, però sono al limite, ve l'ho detto! >>

Era tutto nelle mani di Nelson.

L'interessato sembrò pensarci un po' prima di rispondere.

<< Fammi capire, non durerà più di qualche settimana, giusto? >>

<< Si, e non dovremo "dare spettacolo" tutti i giorni! Quanto basta per far stare tranquillo Dario! >>

<< E io cosa ci guadagno? >>

<< Cucinerò per te tutti i giorni, ti porterò la colazione e il pranzo in studio! E se tutto fila liscio, ogni tanto, ti porterò fuori a cena! >>

<< Beh, in questo caso... >>

Cesare sorrise, vittorioso. Convincere Nelson a fare qualcosa non era mai stato difficile, soprattutto per lui che conosceva alla perfezione i suoi gusti, e sapeva quanto all'altro piacesse la sua cucina.

<< Nelson, hai una ragazza con cui convivi, te lo sei dimenticato? >> lo canzonò Tonno, guardandoli male entrambi.

In quel momento Nelson si rabbuiò.

Da un po' le cose non andavano bene con Beatrice. Passavano la maggior parte del tempo a litigare su come lui impiegasse costantemente le energie a inseguire i suoi progetti, senza lasciare spazio alla loro relazione.

Almeno, Nelson ne parlava così ai più, ma la ragione principale per cui litigavano era dovuta al suo sempre più evidente disinteresse nei confronti della ragazza, ormai, stanca di essere messa da parte senza un minimo di riguardo.

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