Nicolas sospirava da dieci minuti dietro alla reflex, mentre cancellava e salvava le foto scattate durante la giornata.
Dario, poco distante, impegnato a sistemare il set, lo sentì.
<< Tutto bene? >> gli domandò preoccupato << Le foto non sono venute come le volevi? >>
<< Mh, no! Sono venute bene! >>
<< E allora? Che succede? >>
Le braccia di Dario circondarono le esili spalle del fidanzato, che non poté fare a meno di sorridere, abbandonandosi con la schiena al suo torace.
Nicolas amava i suoi abbracci, sprofondarci e nascondercisi dentro fino a quando voleva, senza il timore di essere infastidito o cacciato via.
Quello era il suo posto e sapeva che Dario, stando con lui, aveva accettato di essergli amico, amante, armatura, e luogo di rifugio.
<< Mi dispiace per Cesare e Nelson! >> disse << Sento di non avere fatto abbastanza per loro! >>
<< Hai fatto tutto quello che potevi fare, Nic! >>
<< Dici? >>
Il più piccolo allungò una mano per staccare la reflex dal treppiede, mostrando una foto in cui c'era un Cesare su giri, sorridente, che guardava dritto in camera, alzando la sua tazza, mentre Nelson, al suo fianco, l'osservava sottecchi, facendo finta di fare qualcosa al cellulare.
La stessa foto, scattata pochi minuti dopo, vedeva Nelson appisolato sul tavolo, sotto lo sguardo intenerito di Cesare, intento ad accarezzargli la testa.
<< Non possiamo sapere cosa succederà in futuro! >> sbuffo Dario, divertito, lasciando che l'altro girasse la macchina fotografica verso di loro per scattare un rocambolesco selfie.
Ovviamente, ne uscì uno scatto orrendo, ma... erano loro, quindi quella era una bella foto a prescindere, e Nicolas l'avrebbe conservata come faceva con tutte le altre scattate in precedenza.
Quando giunse l'ora di pranzo, Cesare lasciò a Nelson un contenitore con dentro un pranzo da leccarsi i baffi, e soprattutto sano.
E Nelson sorrise, contagiando i colleghi.
<< Quindi, sei riuscito ad avere il numero di quella cameriera, Tonno? >> chiese Frank, punzecchiando il povero ragazzo con la sua inseparabile bacchetta.
<< Sei di una cattiveria immensa, lo sai? >>
Le risate si propagarono per lo studio, ed anche Nicolas riuscì a ridere di gusto.
Dario aveva ragione, non potevano sapere cosa sarebbe successo in futuro, però, sapeva che, in qualunque modo sarebbe andata, sarebbe andata bene.
E questo gli bastava.
FINE.
Beh, siamo arrivati alla fine.
Ciao a tutti, sono Noemi, e si... il finale di questa storia lascia molto a desiderare, me ne rendo conto, ma sono una di quelle a cui piace anche lasciare i finali aperti, quindi a voi la libertà di decidere come potrebbe finire.
We è una storia senza pretese, nata dalla voglia di evadere un po' da questa situazione in cui ci ritroviamo a dover stare, forzatamente, a casa.Sono felice che ci siano persone che l'hanno apprezzata, quindi ringrazio voi e chiunque si prenda un pochino di tempo per leggere.
GRAZIE A TUTTI, a presto, e mi raccomando, come dice Dario:
"Restate lucidi, preservate la vostra lucidità!"
STAI LEGGENDO
WE // CELSON
FanfictionIl piano di Cesare era abbastanza semplice. Lui e Nelson avrebbero iniziato a stare più vicini del solito, i primi giorni, poi sarebbe stato tutto un crescendo [...] Era un piano perfetto, non c'era possibilità di fallimento.