Capitolo 2.

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Capitolo 2.

Come già dissi, le sei ore passarono velocemente.

Justin alla prima ora, si era mostrato un ragazzo educato e gentile, ma sinceramente, ero convinta che fosse solamente un approccio.

Ovvero, ci stava provando con me. Era impossibile che il ragazzo più ricercato della scuola, colui che si è scopato tutta la scuola, tutto ad un tratto, fosse gentile ed educato.

Ritornando al mondo reale, uscii da scuola per andare a casa.

Presi il bus, e con le cuffie nelle orecchie, aspettai la mia fermata.

Justin's point of view:

Salii sulla mia macchina. Mettendo le chiavi nel nottolino, girai e misi in moto.

Durante il viaggio in macchina, ripensai alle ore scolastiche. Quella Cat.. Caitlin. Questo era il suo nome.

Era bellissima, mi attraeva per davvero. I suoi capelli castano chiaro, i suoi occhi...

Ripensandola rabbrividii.

Come cazzo facevo a pensare di una ragazza così? Non mi era mai capitato. Avrò fatto la figura del piscione.

Eppure era bella, bella da morire. Me la sarei portata a letto, prima o poi.

Tornando a casa, salutai Chaz e Ryan, i miei migliori amici. Vivo con degli amici e non con la mia famiglia perché per frequentare questa scuola di merda mi sono dovuto trasferire a un migliaio di chilometri dai miei.

Nella mia città, non c'erano scuole, se non le materne.

Lasciando perdere questo, Chaz aveva ordinato delle pizze. Ci sedemmo a tavola e iniziammo a mangiare.

"Com'è andata oggi, Justin?" mi chiese mentre addentava un trancio della sua pizza.

"Mhh" dissi pensando, "Bene. Sì, è andata bene oggi. E a voi?"

"Dai, dillo che ne hai adocchiata un'altra." disse Ryan ridacchiando.

Sbuffai. "Okay, sì è vero, ho adocchiato una."

"Mhh, e lei è..?" volle sapere Chaz.

"Si chiama Caitlin --" fui interrotto da Ryan.

"Aaah, Caitlin Beadles!" disse quasi urlando "Wow, quella sì che è una bomba!"

"Si ma finirà a letto con me, ben presto" feci l'occhiolino a Ryan.

"Ma una potresti lasciarcela anche a noi... Stiamo nelle scuole affianco, ma nessuna ci interessa lì. Caitlin la conosco, l'ho conosciuta ad un bar. È davvero bella." disse sorridendo maliziosamente.

Non so perché, ma la rabbia stava prendendo il mio controllo. "Lasciala in pace" sbottai, "è mia. Vi farò vedere fra pochi giorni che finirà nella mia stanza da letto."

Finita la pizza, mi alzai dalla tavola e salutai i ragazzi con un cenno, andandomene in camera mia.

Caitlin's point of view:

Arrivata a casa, salutai i miei e mio fratello Christian.

Christian era un anno più piccolo di me, ha 15 anni e non è un fratello rompiscatole del tutto.

Anzi, devo dire che certe volte è un buon psicologo.

Mentre pranzavamo, parlammo del più e del meno, di come era andata a scuola, e del compito di matematica di Chris.

Finito il pranzo, salii in camera mia e iniziai a studiare. Avevo milioni di cose da fare.

Dopo 3 ore, avevo finito i compiti. Andai nel bagno, mi spogliai, ed entrai nella doccia. Il contatto dell'acqua con la mia pelle mi fece rilassare.

Pensai a Justin. Ero davvero curiosa di sapere perché si fosse comportato così.

Nel senso che, volevo capire perché si era mostrato tutt'altro da ciò che è per davvero.

L'avevo visto adocchiare tante ragazze, portarsele a letto, e poi scaricarle. E lo avevo pure visto mentre scaricò una a scuola urlandole in faccia.

Sapevo che Justin non era il ragazzo gentile con cui si era presentato. Non lo ero affatto.

Non credo nelle voci, per carità. Ma lo avevo visto con i miei occhi. E la sua faccia sapeva di falsità.

Però, mio dio... È bellissimo. Occhi color miele, capelli castano-biondo, le labbra bellissime. I suoi lineamenti...

Basta Caitlin. Dissi a me stessa.
Stavo davvero pensando così di Justin? Nha, magari mi ero fatta trasportare dai miei soliti film mentali.

Uscii dalla doccia, indossai l'accappatoio ed entrai in camera mia.

You know my heart by heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora