Capitolo 2 - Prova

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Arion's Pov

<<Fermatevi! Non lo voglio, non voglio!>> senza che io possa muovermi vengo spinto verso la mia vecchia casa genitoriale, quella che oramai per me non ha più valore. Quel capitolo si è chiuso nel momento in cui ho deciso di abbandonare la mia vecchia vita: perché devo continuare a nascondersi quando posso essere me stesso? Io sono sbagliato.

Perchè, però, vengo avvicinato a quelle persone che vogliono bene a una concezione errata di me? Il figlio che loro conoscono non è affatto chi sono io.

<<BASTA!>>

Mi sveglio bruscamente, guardandomi subito intorno per accertarmi di non aver per davvero fatto ritorno alla casa della mia immaginazione; con sollievo ricordo gli eventi del giorno prima, indotti dalla visione di Victor dormiente al mio fianco <<Non si è scomposto, eppure ho urlato>>

Mendicando protezione e conforto mi infilo tra le sue braccia, circondandomi il busto con esse: quella stretta ha il potere immediato di calmarmi, e lentamente scivolo di nuovo nel sonno, ora privo di incubi e immagini disgraziate.

Victor's Pov

<<Buongiorno>> sentendo la mia voce roca Arion si desta completamente, aprendo gli occhi <<Mi dispiace tu abbia fatto un brutto sogno, stanotte>> <<Tu come fai a->> si accorge di essere a petto nudo, appiccicato al mio corpo <<Io non->> ridacchio accarezzandogli le spalle <<Non c'è di che>>

Poco dopo mi raggiunge per la colazione, ancora imbarazzato per la scena di prima. Si siede al tavolo a testa bassa <<Che c'è?>> <<N-Nulla>> verso il thè anche nella sua tazza <<Ti ho già detto che non mi ha dato fastidio>>

Già, è questo il punto: perché ieri l'ho trattato con sufficienza e questa notte non ho mosso un dito per allontanarlo da me?

Arion è un ragazzo giovane, lo conosco appena e già gli permetto così  tanta libertà nei miei confronti?

Questo non và affatto bene, non comprendo la ragione delle mie azioni, del perché non riesca a essere più di tanto distaccato: è vero che non gli ho raccontato chissà che della mia vita -anzi-, ma gli sto parlando con fare amichevole, fin troppo per uno come me.

<<Quindi sarai il mio mentore?>> <<Certo>> traggo un lungo sorso di bevanda scura <<Ho visto che hai una borsa con te, cosa contiene? A livello magico, si intende>> <<Il mio grimorio>> alzo un sopracciglio, sorpreso <<L'ho appena iniziato!>> si affretta a mettere le mani avanti, il che mi fa ridere <<Vai avanti>> <<Qualche vasetto, dei sacchetti di erbe, alcuni cristalli, il mio incensiere e un pendolo>> <<Allora oggi mi dimostrerai di cose sei capace>>

(skip time)

<<Ti giuro che ne sono capace!>> <<E allora accendila>> <<Non ci riesco, l'energia di questo posto... Non mi piace>> <<È vero, questo è un luogo singolare, intriseco di storia>> mi appoggio a lui per poi posare le mani sulle sue <<Concentrati, ti aiuterò con la mia energia>>

Avverto il flusso caldo dei suoi poteri unirsi ai miei, e subito dopo la candela viola si accende <<Visto? Non era difficile>> <<Ora prova con questo albero. Stabilisci una connessione con lui e prova a raccontarmi la sua vita>> Arion si gratta la nuca con una piccola smorfia in volto <<Non sono molto bravo con la Terra>> <<Quindi non padroneggi tutti gli elementi>> <<No.... Sono molto legato all'Aria, però!>>

Sospiro massaggiandomi le tempie <<Avanti, dunque, stupiscimi>>

Con mia grande meraviglia riesce per davvero a farlo, alzando un forte ma piacevole vento, che gli smuove i capelli. Sulle sue labbra nasce un sorriso: è a stretto contatto con quell'elemento, fa parte di lui, sento che gli è stato facile ottenerne il dominio <<Eccellente>> di colpo la brezza cessa e Arion torna a guardarmi, ancora felice <<Bello, vero?>> la sua gioia mi contagia, facendo sorridere anche me <<Sì, bello sul serio...>>

[Kyouten] Qualcosa di piùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora