Non appena Jane torna a casa, la prima cosa che fa è togliere quei maledetti tacchi.
Dopo aver passato un'oretta nel suo bagno, prestando accuratamente attenzione alla sua ordinaria beauty routine, va a letto, trascurando Lorenzo, che dorme beatamente. Trascorre tre ore a fissare il soffitto, finché non decide di alzarsi e preparare una tisana, sia per contrastare il bruciore allo stomaco, dovuto alla sbornia, sia per rilassarsi e prendere sonno. Dopo svariati tentativi, si addormenta, nel confortevole divano del salotto, tra i cuscini e i suoi mille pensieri. Per qualche bizzarro motivo, aveva pensato e ripensato a quella ragazza del bar...come si chiamava? ah si, Alice.
Vediamo più nel dettaglio di chi vi sto parlando.
Alice è una bella ragazza, bella proprio per la sua semplicità. Ha ventotto anni e ha una laurea in statistica, nonostante si ritrovi a lavorare in un locale notturno.
Ha i capelli castani, ricci e arrivano poco sotto il seno. La cosa più bella che possiede sono gli occhi: uno strano mix di verde e blu, sono bellissimi. Inoltre, profuma di agrumi. Emana un odore molto aspro, un po' come la sua personalità.
Tornando a Jane, la mattina seguente, viene svegliata da un forte rumore, come quello di un bicchiere di vetro che fa quando cade per terra. Effettivamente, il rumore è proprio quello, e ad averlo provocato è stato Michael, così estremamente indaffarato da non concentrarsi su quello che che stesse facendo, ma sugli impegni che avrebbe dovuto portare a termine sul posto di lavoro.
Jane allora si alza, ancora assonata, stiracchiandosi e stropicciandosi gli occhi, e vede Michael, intento a ricomporre il bicchiere, evitando di tagliarsi, ma comunque provando a fare un buon lavoro.
<è inutile che provi a ripararlo, ormai è rotto> -esclama Jane con voce ancora assonnata, mentre cerca di raggiungere Michael.
<è un regalo di tua madre e pensavo ci tenessi> -risponde dispiaciuto Michael.
<non fa niente, ne abbiamo altri undici> -dice Jane- <e poi quello che rotto difficilmente si recupera>.
Proprio mentre pronuncia queste parole vede la sua storia d'amore crollare in frantumi.
Vuole tanto bene a Michael, il quale si merita davvero una bella storia con un lieto fine, ma quell'amore, scoppiato a ciel sereno cinque anni fa, si è trasformato in abitudine. Dopo aver realizzato ciò, Jane prepara un breve discorso, da far sembrare il più naturale possibile, che avrebbe informato Michael dei suoi sentimenti.
<amore ci vediamo a pranzo, devo correre al lavoro> -le dice Michael dandole un bacio frettoloso e uscendo di casa.
Quasi si sentiva in colpa, ma per Jane, era ora di ascoltare il suo cuore, che urlava già da tempo.
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The first time I was happy
ChickLitQuesta è la storia di una ragazza che crede di aver conosciuto la felicità nella sua vita ordinaria. Cosa succederà quando incontrerà una persona che le stravolgerà ogni sua sicurezza?