Sono in trincea .
Sono qui, con la mia divisa e il mio fucile, e le persone mi guardano spaventate .
Oggi è venuto da me un uomo, un padre di famiglia. Mi ha supplicato di farlo passare per tornare a casa . Era venuto in questa città solo per un incontro di lavoro.
Adesso si ritrova senza lavoro, senza casa e non ha i soldi per trovare un posto dove dormire finchè la quarantena non sarà finita.
"Non posso, mi dispiace"
È tutto ciò che potevo dire. Non posso.
Non ho mai visto piangere così un uomo della sua età. Mi ha pregato. I suoi occhi erano disperazione assoluta.
"Non posso, mi dispiace"
E vedevo il suo sguardo che mi giudicava , ma stavo solo cercando di fare bene il mio lavoro. Eppure, cos'altro avrebbe potuto fare ?
Nessuno lo avrebbe aiutato. Un uomo con una casa e una famiglia, stanotte, potrebbe dormire per strada. E io non ho fatto nulla. Non posso.
So che ho fatto solo il mio dovere. So che sto facendo il mio dovere. Sto aiutando a contrastare il virus.
Ma quell'uomo , chi lo aiuta ?
-Alessandro, 35 anni. Militare.
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Covid-19
Short StoryCredevamo che niente sarebbe cambiato. Ci sbagliavamo. Entra nei pensieri della gente in questa situazione di panico, trova il tuo personaggio preferito e condividilo! N.B. Le storie non sono legate tra loro, potete leggerle anche in ordine sparso